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Libri di Farhad Bitani

La leonessa di Guennol

La leonessa di Guennol

Roberta Colombo

Libro: Libro in brossura

editore: Robin Edizioni

anno edizione: 2021

pagine: 211

“Perché inventarsi qualcosa, quando possiamo raccontare la verità e mischiarla a un po’ di fantasia?” Da questa domanda, fondamentale per un autore (e a porsela è infatti un giovane aspirante scrittore) è opportuno partire per individuare la questione di base del mystery La Leonessa di Guennol, un romanzo agile, scorrevole e intrigante. Sebastian, il narratore, che frequenta la scuola di scrittura del professor Marshall, deve incontrare il “suo” personaggio, un essere reale in carne e ossa; deve seguirlo e farsi raccontare, o “indovinare”, la sua vita. Realtà e narrazione fantastica, verità storica e immaginazione, improbabili ipotesi e sconcertanti coincidenze, tutto si intreccia in una trama complessa ai limiti dell’assurdo che a un certo punto sembra prendere il sopravvento su colui che se ne crede l’autore. E che relazione ha col personaggio incontrato da Sebastian la misteriosa statuina della leonessa antropomorfa risalente alla remota età dell’Impero elamita, reperto archeologico sulla cui esistenza storica non sussistono dubbi ma sul cui potere magico ci si interroga vanamente da secoli? Sia nella cosiddetta realtà che nella sua ricreazione romanzesca non per tutte le domande esiste una risposta. Prefazione di Farhad Bitani. Postfazione di Fabio Sindici.
14,00

Addio Kabul

Addio Kabul

Farhad Bitani, Domenico Quirico

Libro: Libro in brossura

editore: Neri Pozza

anno edizione: 2021

pagine: 336

Nell'agosto del 2021 l'esercito degli Stati Uniti ha lasciato definitivamente Kabul dopo aver combattuto una lunghissima e sanguinosa guerra. Ora che la sconfitta è venuta, è il momento di ammetterlo: l'America, l'Occidente, sono rimasti vent'anni in Afghanistan, vi hanno condotto una guerra, scelto e gettato via alleati e governanti, distribuito denaro (150 miliardi dollari l'anno) e ucciso migliaia di persone sulla base di un'antropologia immaginaria, tutta agghindata di mediocri astuzie: una favola che dava una forma confortante ai nostri desideri poiché, al di là del folclore e della storia, non ci siamo mai veramente occupati di chi siano gli afghani; non erano infatti i loro guai la ragione per cui eravamo andati in Afghanistan. Oggi, dopo vent'anni di questa fiaba sanguinaria, ancora non sappiamo chi sono davvero i talebani che ci hanno cacciati via, sono rimasti qualcosa di inaccessibile e di oscuro: quali classi sociali rappresentano? Dove reclutano martiri e guerrieri infiniti? Perché, e in che modo, ridotti a turbe di fuggiaschi sconfitti del 2002, sono diventati la bufera che a passi di lupo ha conquistato il paese? Da questa domanda nasce il presente libro, che è un dialogo notturno tra un ex capitano dell'esercito afghano e un giornalista occidentale, ed è fatto di semplice discorrere e narrare come in un accampamento attorno al fuoco, mentre la notte incombe. Un dialogo che è un viaggio dentro al cuore di tenebra dell'Afghanistan e una lunga meditazione sulla violenza che ha travolto un paese e rischia di condurlo al collasso.
18,00

L'ultimo lenzuolo bianco

L'ultimo lenzuolo bianco

Farhad Bitani

Libro: Libro in brossura

editore: Neri Pozza

anno edizione: 2020

pagine: 208

«Sono tante, forse troppe, le cose che ho visto nei miei primi trentatrè anni di vita. Adesso le racconto. Ho lasciato le armi per impugnare la penna. Traccio i fatti senza addolcirli, senza velarli. Dopo aver vissuto l’infanzia, l’adolescenza e la prima giovinezza nell’ipocrisia, ho un tremendo bisogno di verità». Inizia così la sconvolgente testimonianza di Farhad Bitani, ex capitano dell’esercito, un giovane uomo che ha attraversato da osservatore privilegiato la storia dell’Afghanistan: dal potere dei mujaheddin ai talebani fino al governo attuale, che vive sotto l’ombrello occidentale. Farhad nasce a Kabul nel 1986, ultimo di sei fratelli. Suo padre è un generale dell’esercito di Mohammad Najibullah Ahmadzai, il quarto e ultimo presidente della Repubblica Democratica dell’Afghanistan. Ma, con la presa del potere da parte dei mujaheddin, el 1992, le cose cambiano. Solo rinnegando il passato e diventando un mujahed, il padre di Farhad avrà salva la vita. Da quel momento l’esistenza del giovane Farhad cambia radicalmente. La sua famiglia si trasferisce in una grande casa, presidiata dagli uomini della scorta. È a loro che Farhad chiede in prestito le armi, per i suoi giochi di bambino. Quello che sogna è un futuro da combattente, alla testa di un manipolo di uomini. Sparare, uccidere, avere potere e ricchezza: non c’è nulla che desideri di più. Ma le cose sono destinate a mutare ancora. Quando i talebani strappano il potere ai mujaheddin, la sua famiglia cade in disgrazia. Mentre suo padre si trova in prigione, Farhad conosce la fame, la miseria, l’indottrinamento forzato all’Islam. Condotto allo stadio, viene costretto ad assistere alle lapidazioni del venerdì, le punizioni per gli infedeli, coloro che trasgrediscono le leggi del fondamentalismo. Sarebbe facile cedere all’imbarbarimento, credere a ciò che viene inculcato, diventare come coloro che professano la pace, alimentando la guerra. Ma se fosse possibile un destino diverso? Si può attraversare l’inferno e uscirne redenti? Da guerriero islamista a dialogatore per la pace, attraverso questo libro possente e drammatico Farhad Bitani offre al mondo il vero volto dell’Afghanistan, raccontando in maniera vivida la guerra civile, la violenza gratuita, le perversioni del potere e l’uso della religione come strumento politico. Prefazione di Domenico Quirico.
17,00

The last white sheet. The hell and the heart of Afghanistan

The last white sheet. The hell and the heart of Afghanistan

Farhad Bitani

Libro: Copertina morbida

editore: Guaraldi

anno edizione: 2016

pagine: 154

"Quando andrò in Afghanistan per raccontare la ritirata, l'ennesima, dell'Occidente, porterò con me questo libro di Farhad Bitani. Perché raramente ho sentito, in un libro che parla di molte cose, l'odore della guerra: fumo, sudore pane stantio e immondizie. È l'odore delle cose che non sono più e non sono ancora morte. La vita non l'ha ancora afferrata questo giovane afgano: ella ha per lui un'aria di inafferrabilità. Ma in questo libro è già stata ridotta in minimi termini. C'è tutto, anche se in linee sottilissime. Racconta cose terribili e piccoli gesti della vita quotidiana che, in quello spazio, hanno un significato arcano e difficile. Guarda dentro con infinita pazienza. Racconta di qualcuno che è stato ucciso. Le parole non esprimono emozione: è un fatto. Si nasce, si combatte, gli amici muoiono, i nemici muoiono, si muore noi stessi." (Domenico Quirico)
12,90

L'ultimo lenzuolo bianco. L'inferno e il cuore dell'Afghanistan

L'ultimo lenzuolo bianco. L'inferno e il cuore dell'Afghanistan

Farhad Bitani

Libro: Libro in brossura

editore: Guaraldi

anno edizione: 2014

pagine: 150

"Quando andrò in Afghanistan per raccontare la ritirata, l'ennesima, dell'Occidente, porterò con me questo libro di Farhad Bitani. Perché raramente ho sentito, in un libro che parla di molte cose, l'odore della guerra: fumo, sudore pane stantio e immondizie. È l'odore delle cose che non sono più e non sono ancora morte. La vita non l'ha ancora afferrata questo giovane afgano: ella ha per lui un'aria di inafferrabilità. Ma in questo libro è già stata ridotta in minimi termini. C'è tutto, anche se in linee sottilissime. Racconta cose terribili e piccoli gesti della vita quotidiana che, in quello spazio, hanno un significato arcano e difficile. Guarda dentro con infinita pazienza. Racconta di qualcuno che è stato ucciso. Le parole non esprimono emozione: è un fatto. Si nasce, si combatte, gli amici muoiono, i nemici muoiono, si muore noi stessi." (Domenico Quirico)
12,90

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