Libri di Farida Simonetti
Il servizio Spinola. Il tè fra Oriente e Occidente
Farida Simonetti, Donatella Failla, Andrea Lercari, Matteo Moretti
Libro: Libro in brossura
editore: SAGEP
anno edizione: 2019
pagine: 144
L’acquisizione del MIBAC per la Galleria Nazionale di Palazzo Spinola di un prezioso servizio di porcellana cinese commissionato a fine Settecento da un raffinato esponente della prestigiosa famiglia degli Spinola è l’occasione per approfondire l’affascinante storia del tè e dell’origine del suo uso, prima in Cina e poi in Giappone, dove divenne protagonista del rigido e complesso rito della “cerimonia del tè”. Sviluppandosi l’importazione in Occidente grazie ai commerci delle Compagnie delle Indie, con il tè si diffuse la necessità di oggetti per servirlo prima anche essi importati dall’Oriente, poi prodotti dalle manifatture europee che dall’inizio del Settecento riuscirono a produrre porcellana. Il libro ricostruisce questo viaggio, dalle terre della Cina ai salotti dell’Europa settecentesca, e attraverso i documenti dell’aristocratica famiglia degli Spinola e la presentazione dei servizi a essa appartenuti offre un quadro del diffondersi della moda del tè anche nella società genovese.
Le tentazioni di sant'Antonio Abate. Arte e letteratura
Libro: Libro in brossura
editore: Scalpendi
anno edizione: 2018
pagine: 160
Questo volume nasce dalla volontà di raccontare l'affascinante storia che caratterizza un'opera singolare come la tavola raffigurante le Tentazioni di sant'Antonio Abate proveniente dalla collezione di Francesco Maria Balbi e da alcuni anni concessa in deposito presso la Galleria Nazionale di Palazzo Spinola di Genova grazie a un illuminato mecenate. Un gesto generoso che ha permesso non solo di rendere fruibile al pubblico uno dei celebri dipinti un tempo conservati nelle nobili raccolte cittadine sei e settecentesche, ma anche di approfondire nel corso degli ultimi anni lo studio dei suoi complessi contenuti iconografici e delle articolate vicende collezionistiche, giungendo a nuove proposte anche per quanto riguarda la paternità. Tradizionalmente riferito a Pieter Bruegel il Giovane, il dipinto è stato, infatti, accostato alla produzione di Jan Verbeeck, membro di una famiglia di pittori di Mechelen.