Libri di Filippo Piccione
Radici di terra e memoria
Filippo Piccione
Libro: Libro in brossura
editore: Epigraphia
anno edizione: 2025
pagine: 190
Un'opera che intreccia storia personale e memoria collettiva, restituendo con autenticità uno spaccato di vita rurale nell'Italia del dopoguerra. Attraverso una narrazione ricca di dettagli e di atmosfere, il libro racconta le esperienze del nonno Vanni, figura emblematica di un'epoca in cui il lavoro nei campi, la fatica quotidiana e il senso di comunità scandivano l'esistenza di intere generazioni. L'autore ripercorre con grande sensibilità storie di sacrificio e resilienza, episodi di vita vissuta che spaziano dall'economia di sussistenza ai rapporti tra contadini e pastori, dalle difficoltà del periodo bellico e postbellico alla graduale trasformazione del tessuto sociale ed economico. Ogni capitolo è un tassello di una memoria preziosa, un racconto che porta con sé il sapore della terra, il valore della famiglia e l'importanza delle radici. Con uno stile fluido e coinvolgente, "Radici di terra e memoria" non è solo un viaggio nella storia di una famiglia, ma anche una testimonianza che invita il lettore a riflettere sull'eredità culturale e sulle trasformazioni della società contadina. Un libro che si rivolge a chi desidera riscoprire le proprie origini, a chi ama le narrazioni autentiche e a chi è affascinato dalla storia di un'Italia che non deve essere dimenticata.
Diario minimo dell'inquieto vaccinato
Filippo Piccione
Libro: Libro in brossura
editore: Gruppo Albatros Il Filo
anno edizione: 2023
pagine: 324
Cos'è rimasto di quell'esperienza personale e collettiva che va sotto il nome di pandemia? È un lontano ricordo? Ha lasciato un profondo segno nella nostre coscienze? Siamo tutti così tranquilli all'indomani del successo della campagna vaccinale? O le varianti di cui si parla oggi sono ancora motivo di preoccupazione? Come nel libro precedente, Lo strano taccuino di un contagiato, ne Il diario minimo dell'inquieto vaccinato, Filippo Piccione non si limita a descrivere alcuni passaggi essenziali del 2021 e 2022, che hanno cambiato le sorti della lotta al Covid-19. Ma con uno sguardo indagatore profondo e una vis polemica garbata e determinata - diretta in particolare a contestare apertamente il comportamento discutibile e pernicioso di alcuni "eminenti" intellettuali i quali prima, con inusitata virulenza, si erano scagliati contro la campagna vaccinale e poi, con l'invasione militare Russa, si dichiaravano convinti "pacifisti" e al tempo stesso strenui oppositori dell'invio delle armi a sostegno della resistenza dell'Ucraina - affronta anche diverse problematiche che riguardano la società tutta, dalla corruzione alle morti sul lavoro, dagli episodi di cronaca violenta alle notizie sul fronte della guerra in Ucraina. Non mancano i temi più leggeri, tutt'altro che banali, che vanno dal calcio al festival di Sanremo, agli eventi straordinari legati alle grandi personalità del mondo politico, economico e culturale, fino ai momenti più intimi e personali, a dimostrazione che la vita abbraccia questioni e sentimenti di diversa natura, e che l'individuo può scegliere più o meno liberamente come occupare il tempo e le proprie risorse, anche di fronte a emergenze planetarie.
Lo strano taccuino di un contagiato (marzo 2020 - marzo 2021, aspettando il salvifico vaccino)
Filippo Piccione
Libro: Libro in brossura
editore: Gruppo Albatros Il Filo
anno edizione: 2021
pagine: 280
Il 2020 è stato un anno che difficilmente si riuscirà a dimenticare. L'avvento inaspettato della pandemia globale di Covid-19, il lockdown forzato, le tragiche notizie trasmesse dai telegiornali hanno stravolto l'esistenza di ognuno, costringendoci a ridefinire i paradigmi di riferimento della società in cui viviamo. Ci siamo ripetuti che sarebbe andato tutto bene, che tutto sarebbe ritornato come prima, ma più passavano i mesi, più ci rendevamo conto che il futuro sarebbe cambiato inesorabilmente. A volte ha prevalso la speranza, a volte la disperazione, e di sicuro il virus ha creato una nuova scala di valori, oltre a differenti modi di sentire. Filippo Piccione in questo suo diario fornisce la sua personale interpretazione degli avvenimenti che hanno sconvolto l'Italia nel corso della pandemia: come un fotografo che scatta delle istantanee mosso dall'esigenza di mettere a fuoco ciò che vede e sente, egli compie una riflessione a tutto tondo su politica, filosofia, religione, ponendo un particolare accento sugli avvenimenti di cronaca e sul disagio provato da bambini e adolescenti, che più di tutti hanno perso una parte importante della loro crescita individuale. La vaccinazione di massa ha gettato uno spiraglio ottimistico sul prossimo futuro, ma sconfiggere definitivamente il subdolo virus dipenderà dalla responsabilità e dal coraggio che ognuno di noi saprà dimostrare.
Manuel, il clochard che voleva emulare Davide
Filippo Piccione
Libro: Copertina morbida
editore: Gruppo Albatros Il Filo
anno edizione: 2020
pagine: 222
Al centro di questo romanzo ci sono gli invisibili e i silenziosi. Li chiamano clochard, senza tetto, senza fissa dimora perché la loro casa sono gli angoli riparati delle metropoli. Quasi sempre si tratta di uno stato di necessità ma, a volte, raramente, per qualcuno di loro, è una libera scelta. Manuel lo diventa perché in parte è costretto e in parte lo fa lucidamente voltando le spalle a tutto: il lavoro, la casa, la moglie, l'Italia. Ed è proprio lui il catalizzatore che farà incontrare Federica e Rosalie. Le due donne che decidono di raccontare la sua storia. Ne nasce un sodalizio fondato da un unico intento, che nel corso degli anni si consolida e le avvicina sempre di più. Ci sono relazioni che nascono dal nulla e che diventano delle vere e proprie rivelazioni grazie a qualcuno incline a sperimentare e penetrare in profondità una realtà diversa dalla propria. Una realtà che svela e suscita, come nel caso di Filippo Piccione, una non comune sensibilità e predisposizione d'animo nei confronti di chi vive ai margini della società. E mentre l'autore coglie e fa suoi gli aspetti più intimi ed enigmatici, comprese le sorprendenti qualità umane e intellettuali, scopre che alcuni di loro lo fanno per libera scelta, come Davide e Manuel, in cerca di un "altrove" che non troveranno mai.
Il contadino va a teatro
Filippo Piccione
Libro: Libro in brossura
editore: Gruppo Albatros Il Filo
anno edizione: 2019
pagine: 245
Come la madeleine di proustiana memoria, la visione di Viddranu Sugnu - opera teatrale ispirata all'autobiografia Il bracciante di Berbaro di Marsala - diventa per l'autore la miccia in grado di scatenare un susseguirsi di ricordi, suggestioni e intime riflessioni che riversa con generosità in queste pagine. Dagli anni dell'infanzia quando, per ragioni di carattere economico, dovette interrompere gli studi dopo la licenza elementare, ai pomeriggi trascorsi al Cinema Teatro Vaccari, che alimentarono - insieme alla visione dei fotoromanzi rubati alla sorella - il sogno ambizioso e mai realizzato di diventare attore; e poi il trasferimento a Roma, dove, lontano dall'amata Sicilia, proseguirà con fatica gli studi nel poco tempo libero dal lavoro; e dove, come in una scena di un vecchio film, durante una delle lunghe passeggiate in solitaria incontrerà la futura moglie. Una catena di eventi che cambieranno nettamente il corso della sua vita, ma che non gli faranno mai dimenticare le proprie origini: vídrannu sugnu - sono un contadino - che con la forza delle proprie braccia e grande spirito di intraprendenza è riuscito finalmente ad arrivare a teatro.
Il circolo di lettura di Rebibbia
Filippo Piccione
Libro: Copertina morbida
editore: Gruppo Albatros Il Filo
anno edizione: 2018
pagine: 283
La condizione di recluso può rappresentare una sfida insuperabile, specie per chi, fino a poco tempo prima, faceva parte a pieno titolo di quella che normalmente viene denominata "società civile". È il caso di Plinio G., un ex professore rimasto impigliato nelle fitte reti della malavita organizzata. In prigione l'unica fonte di svago per lui sono i libri e fra tutti i generi Plinio G. predilige le lettere, in particolare quelle che Gramsci scrisse dal carcere alla sua famiglia. Nelle sue parole si ritrova, a lui si ispira quando decide egli stesso di cimentarsi nella scrittura. Toccanti le espressioni che adopera nelle lettere inviate a Elena, la figlia prediletta, che gli risponde con l'affetto necessario a restituirgli il gusto di tornare a vivere con dignità, sebbene nella sua non invidiabile condizione di recluso. E saranno, accanto alla tenera e commovente corrispondenza epistolare con la figlia adolescente, ancora i libri a salvarlo dalla profonda prostrazione in cui era scivolato, fino al punto di accarezzare l'idea del suicidio. Il suicidio, una scelta che cerca di spiegare studiando e ricorrendo a illustri precedenti.
Strada statale 115 km 36
Filippo Piccione
Libro: Copertina morbida
editore: Gruppo Albatros Il Filo
anno edizione: 2014
pagine: 304
Anche questo sarà un romanzo
Filippo Piccione
Libro: Copertina morbida
editore: Bibliotheka Edizioni
anno edizione: 2016
pagine: 192
Autismo. Una parola misteriosa e indecifrabile, nel cui spettro rientrano le sindromi più disparate, i casi clinici più sorprendenti, gli studi medici più controversi. Aldemio e Gilda sono due ragazzi affetti da autismo. Il primo passa le sue giornate alternando improvvisi scoppi d'ira a monotona quotidianità, la seconda osserva la realtà che la circonda dall'inaccessibile torre d'avorio in cui si è rinchiusa, un luogo mentale dove regnano solitudine e solipsismo. Poi, quasi per caso, avviene il miracolo. Aldemio ritorna nell'alveo della normalità grazie alle parole di una famosa canzone, decidendo, dopo la sua guarigione, di dedicare tutte le sue attenzioni e il suo amore a Gilda, facendola riaffacciare alla vita. Insieme saranno pronti ad affrontare il mondo. Un mondo che riserverà loro incredibili sorprese.
Il pozzo assassino di villa Petrosa
Filippo Piccione
Libro: Copertina morbida
editore: Bibliotheka Edizioni
anno edizione: 2015
pagine: 194
Il 25 giugno 1965 è una data che gli abitanti di Villa Petrosa, contrada dell'entroterra marsalese, non dimenticheranno. Il giorno in cui persero la vita nove persone, inghiottite da un pozzo profondissimo. Tra queste Filippo Angileri, calatosi nelle viscere della terra per provare a salvare chi, prima di lui, era già sceso, tentando di dare il suo contributo. Una drammatica catena umana che, a distanza di 50 anni, resta un'indelebile ferita nell'animo di chi ne è stato testimone. L'autore, utilizzando un artificio letterario, immagina che Filippo sia sopravvissuto alla sciagura e con lui instaura un toccante dialogo, analizzando i momenti di quella giornata e, in un vertiginoso andirivieni temporale, scandaglia la storia italiana fino ad oggi. Ne fuoriesce un lucido ritratto di mezzo secolo d'Italia in cui dinamiche politiche, intrecci fra criminalità e stanze del potere, pochi slanci culturali e troppe sciagure si rincorrono senza continuità. Un viaggio nella memoria, sospeso fra disillusione e amarezza. Un viaggio nella nostalgia, quel ponte fra un passato perduto e un futuro ignoto, nel quale si spera che qualcosa potrà accadere, pur sapendo che difficilmente avverrà.
Carlo, Maria e il mare di Sicilia
Filippo Piccione
Libro
editore: Bibliotheka Edizioni
anno edizione: 2014
pagine: 167
Alcune storie d'amore sono capaci di travalicare il tempo. Quella di Carlo e Maria è una di queste. Una storia iniziata nei primi anni '80, interrotta a causa di restrittivi retaggi culturali, spezzata dalle inevitabili onde del destino. Una storia che, seppur soffocata, non cessa di alimentare il suo fuoco sacro e che tornerà ad infiammare, dopo molti anni, i cuori dei suoi protagonisti. Sullo sfondo la Sicilia, una terra ricca di contraddizioni e meraviglie, di contrasti ed incanti, di anomalie e slanci vitali. Un libro, questo di Filippo Piccione, che tocca le corde più intime del lettore attraverso un apparato affabulatorio capace di far confluire la storia privata con quella universale. E tra le righe di una passione dirompente, emerge anche la figura di un'Italia lacerata dai conflitti interni, massacrata dalle istituzioni pubbliche e politiche, schiava della criminalità organizzata e inerme davanti alla dilagante violenza che la attraversa.
Il bracciante di Berbaro di Marsala
Filippo Piccione
Libro: Copertina morbida
editore: Gruppo Albatros Il Filo
anno edizione: 2011
pagine: 189
"Il 13^ corso VAM di Viterbo non era diverso né dal 12^, né dal 14^. La sua particolarità risiedeva nel fatto che era frequentato da me che, non ancora ventiduenne, ero venuto dal profondo Sud, da Marsala..." Comincia così il racconto di una vita intensa, dall'infanzia nella contrada Berbaro di Marsala, il lavoro dei campi, la necessità di lasciare la scuola alla quinta elementare, il garzonato, al trasferimento a Roma per la leva militare, il lavoro alle Poste, come fattorino telegrafico, la testardaggine a riprendere e proseguire gli studi, il diploma, la laurea, il concorso di gruppo "A" al ministero del Tesoro e poi da dirigente al ministero della Giustizia, l'impegno politico e sindacale e, ancora, l'incontro con Lea e la vita insieme. Filippo Piccione, il bracciante di Berbaro di Marsala, racconta in questa emozionante autobiografia un pezzo di storia italiana vissuto con gli occhi di un ragazzo che ha nostalgia della sua terra, ma che al tempo stesso sente l'irresistibile bisogno di emanciparsi.