Libri di Francesco Eugenio Negro
Memorie di una coscienza
Francesco Eugenio Negro
Libro: Libro in brossura
editore: pbv edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 117
L’autobiografia non è la citazione di episodi di una vita, ma come e cosa pensi alla fine del viaggio.
Semplicità ed empatia. «Quando gli anni e l’esperienza ti avran dato la sapienza…»
Francesco Eugenio Negro
Libro: Libro in brossura
editore: Il Formichiere
anno edizione: 2023
pagine: 55
Se alla fine della nostra esperienza ci sentiamo realizzati vuol dire che siamo diventati ciò per cui eravamo stati creati. Ognuno ha in sé un compito, decidere la propria vita, nel rispetto dei propri doveri e nella ricerca di ciò che si è. Si deve solo seguire e assecondare la voce che parla dentro, non scoraggiarsi e avere sempre il desiderio di raggiungere un archè, contemporaneo obbiettivo e fine, la scelta della propria vita. “Diventa ciò che sei”, dice Nietzsche. Ciascuno, al termine di questo percorso, dovrebbe, secondo la mia opinione, tramandare la propria storia, ciò che ha reso significativa, con l’esperienza del poi, la propria esistenza. Non per orgoglio personale, piuttosto perché altri, se lo desiderano, ne possano trarre una qualche utilità nel viaggio che anche loro dovranno compiere. Lasciare traccia di sé in funzione di altri è il fine di questo processo. Informare per formare. Il messaggio potrà essere rigettato ma è doveroso trasmetterlo perché, per alcuni potrebbe essere un’utile scintilla nascosta sotto la cenere capace di accendere una nuova fiamma, il bagliore del nuovo o un giro lungo che sollecita nuove idee. Accontentarsi di poco, desiderando molto.
In viaggio con Hahnemann. Alle origini dell'omeopatia
Francesco Eugenio Negro
Libro
editore: Il Formichiere
anno edizione: 2021
pagine: 149
Questo saggio non è una biografia di Hahnemann (Meißen, 1755 - Parigi 1843), il fondatore dell’omeopatia, piuttosto un insieme di riflessioni, un’“indagine”, appunti di viaggio nella mente, una tavolozza con tanti colori che compongono la figura di uno scienziato colto, un medico inserito nella cultura dell’epoca. Sono considerazioni che nascono dall’osservazione di due ritratti di Hahnemann colti in altrettanti momenti importanti della sua vita: il primo, l’incisione dell’edizione dell’Organon del 1819, il secondo del 1838. Proviamo a immaginare che Hahnemann, dopo oltre due secoli, riprenda oggi il suo viaggio da dove lo aveva terminato, ritornando tra noi, con il suo bagaglio di intuizioni e di scoperte. Era stato lui, per primo, a condurre con rigore scientifico una sperimentazione sull’uomo sano, selezionando i sintomi provocati dal rimedio, confrontandoli con quelli determinati dal placebo. Per primo aveva esplorato il mondo chimico-fisico della diluizione e della dinamizzazione del farmaco. Sempre aggiornato sui progressi che il suo tempo offriva, aveva intuito l’esistenza delle vitamine, le correlazioni psicosomatiche e somatopsichiche, l’origine microbiologica del vaiolo.
Portatore di età. Considerazioni di un giovane-anziano al tempo della pandemia
Francesco Eugenio Negro
Libro: Libro in brossura
editore: Il Formichiere
anno edizione: 2021
pagine: 51
Che cosa è l’età. Un numero che aumenta progressivamente. Il tempo è uguale per tutti e vola via con velocità che percepiamo solo dopo. Il racconto di una fase della vita, legato alla pratica sportiva, è spunto di riflessione. “Se tutto questo l’ho fatto io, lo può fare chiunque purché lo voglia. In sintesi gli anni che abbiamo ancora davanti a noi, devono essere vissuti come stoccate, uno per volta... ancora una, ancora una”.
Vivere come persona. Umanesimo ed ecologia in medicina
Francesco Eugenio Negro
Libro: Libro in brossura
editore: Il Formichiere
anno edizione: 2020
pagine: 63
Non credere a “si dice, si fa”. Quel “si”, uniformato da un collettivo esterno, vorrebbe che tu pensassi come vogliono altri. Il “si” è privazione di qualsiasi libertà di espressione della tua persona. Guarda i fatti, capaci sempre di smentire le teorie. Non credere che la maggioranza sia sempre dalla parte della ragione. Pensa che per conoscere qualcosa c’è bisogno di qualcosa d’altro e che si può giungere alla vetta da più sentieri di pari dignità. Vivi il tuo prossimo come fine e osservalo come un’opera d’arte . Vivere l’altro è sapersi adattare, cambiando maschera che, in antico etrusco è “persona”. Cura il corpo rispettando la fisiologia, la mente imparando ogni giorno qualcosa di nuovo e lo spirito aiutando il tuo prossimo, facendo sempre il meglio di cui sei capace.
Ho visitato Chopin
Francesco Eugenio Negro
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2007
pagine: 120
«Oggi, devo andare a visitare Monsieur Fryderyk Chopin. È malato. Mi è stato raccomandato da Madame Sand. So che è un famoso musicista, noto nell'alta società. Non l'ho mai ascoltato, in effetti non dà molti concerti. Se non mi avessero detto chi era, avrei capito attraverso il nome di Madame Sand, solo che era un intellettuale. Abita a Place d'Orleans. Mi è venuto ad aprire un cameriere. Gli ho consegnato il mio biglietto da visita e lui mi ha preso il pastrano». «Jean Jacques Molin... il dottor Molin? Il Maestro l'attende in salotto». «Sentiamo cosa può raccontare un italiano di Chopin! La voce, veniva dal fondo buio di una sala di Varsavia. Ero andato a presentare il mio libro, all'Istituto di cultura italiano. Venni a sapere dopo, che la domanda, veniva dal direttore del Conservatorio di Varsavia. Una frase di benvenuto in polacco, aveva preceduto la mia conferenza in italiano, con traduzione in contemporanea. Mi volevo accattivare l'uditorio? Forse! Alla domanda che, veniva dal buio risposi: "Sulla musica nulla...!" Lei è a conoscenza che Chopin si curasse con l'omeopatia? Ho visitato Chopin, è stato ridotto per il teatro nel 2002 partecipando con successo al Festival di Portovenere».