Libri di Francesco P. Raimondi
Dialogo su Dio
Giulio Cesare Vanini
Libro: Libro in brossura
editore: La Scuola di Pitagora
anno edizione: 2017
pagine: 49
Il 9 febbraio 1619, quando aveva da poco compiuto 34 anni, Giulio Cesare Vanini fu bruciato a Tolosa per «ateismo, bestemmia, empietà e altri eccessi». Meno di tre anni prima, nel settembre 1616, aveva pubblicato la sua opera più famosa, il “De admirandis naturae reginae deaeque mortalium arcanis” (“I meravigliosi segreti della natura, regina e dea dei mortali”). La censura, approvandola senza battere ciglio, non vi trovò nulla di «ostile o contrario alla Religione Cattolica Apostolica Romana». In realtà, sebbene in modo velato e criptico, essa contiene e veicola idee a dir poco esplosive in materia di religione, politica, biologia e fisica. Idee per le quali, nel 1629, fu inserita nell' “Indice dei libri proibiti”. Tra i sessanta dialoghi in cui si struttura l'opera quello più celebre e rilevante è, senza ombra di dubbio, il “Dialogo su Dio”, il cinquantesimo, che in questo volumetto si riporta in forma integrale. Non è un dialogo come tutti gli altri ma, in virtù dell'autonomia e della coerenza interna che io caratterizzano, un'opera nell'opera e soprattutto, per la completezza ed esaustività degli argomenti trattati, una piccola stimma del pensiero sovversivo di Vanini. Con un saggio di Dario Acquaviva.
Giulio Cesare Vanini e l'Europa del Seicento
Francesco P. Raimondi
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2014
pagine: 936
In questa nuova edizione aggiornata Raimondi conduce una scrupolosa indagine critica sulla figura di Vanini, liberandola da una lunga serie di travisamenti storici e di pregiudiziali malevolenze, spesso dettate da motivazioni ideologiche. Avvalendosi della più ampia collazione di documenti finora messa a punto (l'apparato documentario consta di 206 documenti) e di una vastissima conoscenza della bibliografia vaniniana dal Seicento a oggi (comprendente circa 9000 titoli) l'autore, nel ricostruire gli ambienti culturali entro cui Vanini maturò la sua formazione filosofica, restituisce sia un variegato spaccato della cultura europea del secondo decennio del XVII secolo, sia un accurato profilo dell'evoluzione del pensiero vaniniano che, sfociando in un ateismo coerente e in un razionalismo radicale e antidogmatico, respinge ogni evasione di tipo metafisico e teologico e segna uno dei momenti più rappresentativi del pensiero europeo moderno. Il volume è infine corredato da una sezione documentaria e da un apparato iconografico.
Giulio Cesare Vanini e l'Europa del Seicento
Francesco P. Raimondi
Libro: Copertina morbida
editore: Ist. Editoriali e Poligrafici
anno edizione: 2005
pagine: 580
Il volume ripercorre la storia della vita e dell'opera di Giulio Cesare Vanini, filosofo naturalista e aristotelico nato a Taurisano (Lecce) nel 1585 e morto Tolosa nel 1619. Dopo aver studiato filosofia e teologia a Napoli, il Vanini proseguì gli studi di giurisprudenza a Padova, dove prese gli ordini carmelitani. Viaggiò molto, in Svizzera, Olanda, Francia e Inghilterra, dove abiurò la fede cattolica e fu incarcerato nel 1614 per aver attaccato la Chiesa anglicana. Ritornato al cattolicesimo, in Francia pubblicò le sue due opere, L'Amphitheatrum aeternae Providentiae e i dialoghi De admirandis naturae reginae deaeque mortalium arcanis. Accusato di ateismo, fu arrestato e condannato a morte, a Tolosa, nel 1616. Nell'opera che qui si presenta la ricostruzione della biografia e delle vicende vaniniane è ampia e articolata, fondata sull'esame di una numerosa serie di documenti (alcuni scoperti di recente) che vengono tutti riportati nella loro lingua originale. Essi seguono ed illuminano le vicende ed il pensiero del filosofo e mettono a fuoco gli ambienti culturali che frequentò, le influenze che subì e che esercitò sui suoi contemporanei e sugli sviluppi successivi della filosofia.