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Libri di Francesco Piva

Uccidere senza odio. Pedagogia di guerra nella storia della gioventù cattolica italiana (1868-1943)

Uccidere senza odio. Pedagogia di guerra nella storia della gioventù cattolica italiana (1868-1943)

Francesco Piva

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2015

pagine: 320

Virilità - guerra - "bella morte": associato alla giovinezza a partire dalle guerre della rivoluzione francese e consolidato in quelle nazional-patriottiche, quel nesso fu riproposto alle generazioni giovanili che attraversarono gli ultimi decenni dell'800 e i primi quarant'anni del '900. Ne fu influenzato anche il mondo giovanile cattolico: questa ricerca ricostruisce in particolare il messaggio educativo rivolto dal ramo giovanile dell'Azione cattolica italiana agli iscritti e ai militanti che, tra il 1868 e il 1943, si confrontarono con le guerre contemporanee. Quando all'inizio del '900 la Gioventù cattolica iniziò ad assumere dimensioni di massa, venne elaborato un modello di virilità considerato capace di portare il giovane soldato non solo ad adattarsi alla guerra, ma ad eccellere al massimo nelle virtù militari: proprio in quanto addestrato al combattimento interiore e al ferreo controllo degli impulsi sessuali, era pronto anche sul piano personale a reggere la fatica di uccidere e la disponibilità ad essere ucciso. Esempio e guida per i compagni nelle micidiali violenze delle guerre novecentesche. Il libro ripercorre lo sviluppo di questo paradigma, le argomentazioni pedagogiche e il discorso pubblico con cui l'associazione andò configurando, nelle diverse congiunture storiche, la sua collocazione all'interno della nazione.
35,00

Storia di Leda. Da bracciante a dirigente di partito

Storia di Leda. Da bracciante a dirigente di partito

Francesco Piva

Libro

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2009

pagine: 304

Bracciante della bassa Emilia, priva di mezzi e di istruzione, Leda Colombini è una donna che agli inizi degli anni Cinquanta del secolo scorso arrivò ai vertici della Federbraccianti e negli organismi direttivi del Partito comunista; un percorso scandito in seguito da altre tappe prestigiose, come l'elezione al Parlamento per tre legislature. Il volume ricostruisce il suo itinerario formativo, intrecciando la memoria della protagonista con un'accurata analisi dei contesti in cui si trovò ad operare. Emerge così lo spaccato di una moltitudine di lavoratrici dei campi, dalle "celebri" mondine del Nord alle neglette raccoglitrici del Sud: doppio lavoro, migrazioni, disuguaglianze con gli uomini, lotte per l'occupazione, salario, assistenza. Parallelamente il libro racconta l'evoluzione di Leda: come una scuola di partito le offrì coordinate teoriche, tirocini sul campo e cercò di forgiarne il carattere; come due leader colti e appassionati - Luciano Romagnoli e Ruggero Grieco - seppero accompagnarla al ruolo. Si delinea così la vocazione pedagogica che i grandi partiti di massa seppero esercitare in quegli anni nei confronti della base, consentendo anche a donne e uomini in fondo alla scala sociale di diventare dirigenti.
32,50

Azienda e partito. Gli operai del Poligrafico dello Stato nel periodo fascista
23,24

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