Libri di Francesco Viviano
Visti da vicino. Falcone e Borsellino come nessuno li ha mai raccontati
Francesco Viviano, Alessandra Ziniti
Libro: Libro in brossura
editore: PaperFIRST
anno edizione: 2022
pagine: 220
Giovanni Falcone e Paolo Borsellino raccontati dai loro amici più intimi e dai più stretti colleghi e conoscenti. Una lunga serie di aneddoti che risalgono a prima che diventassero famosi. Momenti indimenticabili, istanti divertenti che ci restituiscono il volto inedito dei due magistrati antimafia. Ed ecco, dunque, Giovanni Falcone che colleziona papere e penne stilografiche, con le sue battute di ironia demenziale, con la guerra delle molliche a tavola, ma anche con i suoi amori tormentati e le sue lacrime davanti ai drammi di alcuni dei collaboratori di giustizia che avevano deciso di parlare con lui. Ed ecco Paolo Borsellino, uomo all'antica, dall'umanità travolgente, rilassarsi con la sua piccola barca di vetroresina o a cavallo di una bicicletta, a pesca grossa durante il soggiorno da “recluso” all'Asinara o “in fuga” dalla scorta per una passeggiata notturna a Mondello con un suo “fratello”. È la narrazione del volto ancora poco conosciuto di due uomini che, sotto l'immenso peso dell'ansia e delle responsabilità della missione che li ha portati insieme fino alla morte, sapevano anche sorridere e divertirsi. Ed è anche la storia di una grande amicizia fra due uomini diversi eppure uguali: Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
Mare nero. Un Inviato di «Repubblica» sul fronte dei migranti
Francesco Viviano
Libro
editore: Ernesto Di Lorenzo Editore
anno edizione: 2018
Non lasciamoli soli. Storie e testimonianze dall’inferno della Libia. Quello che l’Italia e l’Europa non vogliono ammettere
Francesco Viviano, Alessandra Ziniti
Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2018
pagine: 180
Quello che l’Italia e l’Europa non vogliono sentire e vedere emerge in maniera drammatica dalle testimonianze raccolte da Francesco Viviano e Alessandra Ziniti, due giornalisti che da anni portano all’attenzione dell’opinione pubblica una situazione che non può più lasciarci indifferenti. Gli accordi stipulati dal nostro governo con quello di Tripoli e con le tribù locali hanno ridotto gli sbarchi ma hanno intrappolato in Libia centinaia di migliaia di migranti, ridotti a schiavi e soggetti a ogni tipo di tortura. Donne e bambine violentate, costrette a prostituirsi, giovani in fuga dai loro paesi e trasformati in torturatori crudeli, assenza di qualsiasi diritto. L’inferno esiste, ed è in Libia. I racconti di questo libro arrivano da coloro che sono miracolosamente riusciti a sfuggire ai lager libici, e in alcuni casi a individuare i loro torturatori e ad assicurarli alla giustizia italiana. Ma non c’è giustizia che possa riscattare chi ha perso qualsiasi dignità. Dobbiamo fermare questa tragedia, non favorirla contrastando chi in ogni modo cerca di contenerla, come le organizzazioni umanitarie che, accusate addirittura di accordi con i trafficanti, sono costrette in buona parte a ritirarsi, lasciando campo libero alla guardia costiera libica che riporta nei lager gli scampati alla morte in mare. Un incubo senza fine. Nonostante l’encomiabile impegno della nostra marina militare, che da anni si prodiga per salvare quante più persone possibile. Con un intervento di Giusi Nicolini, ex sindaco di Lampedusa.
CARABINIERI. DUECENTO ANNI DELL'ARMA
FRANCESCO VIVIANO
Libro
editore: IMPRIMATUR EDITORE
anno edizione: 2016
Io, killer mancato
Francesco Viviano
Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2014
pagine: 180
Il ragazzo sta per ammazzare un uomo. È in un vicolo di Palermo e deve vendicare suo padre. Quel ragazzo poco più che adolescente ha imparato a sopravvivere nel cuore nero della Sicilia e ora è a un bivio. "Io, killer mancato" è la storia di Francesco Viviano, cresciuto tra i mafiosi e diventato uno dei più importanti inviati italiani. È la storia di un ragazzo che ce l'ha fatta. Che non si arrende ai soldi facili, che non cede alla vendetta: non vuole fare come i suoi amici e diventare il braccio destro dei boss della Piana dei Colli. Cameriere, marmista, pellicciaio, muratore, commesso. Poi la svolta, fattorino e telescriventista per l'Ansa, quindi giornalista. Prima all'Ansa, poi a "la Repubblica". È qui che Francesco Viviano tira fuori tutto quello che ha imparato tra i vicoli di Palermo, perché lui sa come muoversi e dove trovare le notizie, sa con chi deve parlare e come farlo. Attraverso il suo sguardo, il lettore rivive gli anni folli delle guerre di mafia, il maxiprocesso nell'aula bunker dell'Ucciardone, gli omicidi Falcone e Borsellino, le grandi confessioni dei pentiti, l'arresto di Brusca, la caccia al papello di Riina, le prime rivelazioni sulla trattativa tra mafia e Stato. "Io, killer mancato" è anche la storia dell'amicizia con Peppe D'Avanzo, Mario Francese e Attilio Bolzoni, di coloro che hanno fatto giornalismo cercando insieme gli scoop o strappandoseli di mano... Prefazione di Attilio Bolzoni.
Visti da vicino. Falcone e Borsellino gli uomini e gli eroi
Francesco Viviano, Alessandra Ziniti
Libro: Libro in brossura
editore: Aliberti
anno edizione: 2012
pagine: 181
Giovanni Falcone e Paolo Borsellino visti da vicino, raccontati da chi, per anni, ancor prima che diventassero i magistrati antimafia che tutti conosciamo, ha vissuto al loro fianco momenti indimenticabili. Colleghi, investigatori e collaboratori ma anche amici veri, che - diversamente da quanto fatto da chi in questi vent'anni si è vantato della loro amicizia fino ad ora non avevano mai raccontato nulla di quel rapporto così intimo che hanno conservato nei loro cuori. Ed ecco, dunque, Giovanni Falcone con la sua mania per le collezioni di papere e penne stilografiche, con le sue battute di ironia demenziale, con la guerra delle molliche a tavola, ma anche con i suoi amori tormentati e le sue lacrime davanti ai drammi di alcuni dei collaboratori di giustizia che avevano deciso di parlare con lui. Ed ecco Paolo Borsellino, uomo all'antica, dall'umanità travolgente, rilassarsi con la sua piccola barca di vetroresina o a cavallo di una bicicletta, a pesca grossa durante il soggiorno da "recluso" all'Asinara o "in fuga" dalla scorta per una passeggiata notturna a Mondello con l'amico più stretto. È il racconto del volto inedito di due uomini che, sotto l'immenso peso dell'ansia e delle responsabilità della missione che li ha portati insieme fino alla morte, sapevano anche sorridere e divertirsi. Ed è il racconto di una grande amicizia fra due uomini diversi eppure uguali: Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
Alfano. Biografia non autorizzata
Francesco Viviano, Alessandra Ziniti
Libro: Copertina morbida
editore: Eir
anno edizione: 2011
pagine: 320
I maledetti e gli innocenti
Francesco Viviano, Alessandra Zinniti
Libro: Libro in brossura
editore: Aliberti
anno edizione: 2010
pagine: 235
"Il pedofilo del doposcuola. Solo il titolo dell'articolo mi causò un violento conato di vomito che mi costrinse a sedermi al tavolo della cucina. Per fortuna che Daniele, mio marito, era uscito per andare in università e che i ragazzi erano tutti fuori, Marco e Andrea alla solita partitella di calcio e Sofia, la piccolina, a giocare da un'amichetta. Mi costrinsi a leggere l'articolo che raccontava dell'arresto di quel mostro che conoscevo così bene". Milena, madre di tre figli, legge una notizia sui giornali per lei sconvolgente. In prima pagina c'è la foto di quel ragazzo del seminario, un suo lontanissimo ricordo d'infanzia. Ex seminarista, impiegato modello, arrotondava lo stipendio dando lezioni ai ragazzini del quartiere. E a lei. Ma poi diventava violento e scambiava le foto dei loro nudi in pose oscene su internet. A tradirlo è stata proprio la rete, dove è stato intercettato dagli investigatori del Nucleo telematico. Milena rivive il trauma di un'infanzia violata, decisa però a ricordare tutto, fare finalmente chiarezza e chiudere definitivamente con una parte dolorosa del suo passato. Lettere, foto, una ciocca di capelli, una collanina con una croce d'argento, un Vangelo con la dedica di un sacerdote, un campanello arrugginito di una bicicletta, un soldatino di piombo, delle conchiglie e un quaderno, avvolto in una carta da pacco dello stesso color legno del mobile. Quello che legge, tra mille domande e sofferenze, è proprio il suo diario.
I misteri dell'agenda rossa
Francesco Viviano, Alessandra Ziniti
Libro: Libro in brossura
editore: Aliberti
anno edizione: 2010
pagine: 158
Avrebbe un nome e un volto il "signor Franco", l'uomo che secondo Massimo Ciancimino apparterrebbe ai servizi segreti e che fu l'ombra vicina a suo padre. L'identità, che Francesco Viviano e Alessandra Ziniti attribuiscono al personaggio più misterioso della storia della Repubblica, è solo uno dei tanti tasselli inquietanti che i due giornalisti hanno ritrovato e riportato in questo libro, portando le lancette del tempo indietro al 1992, l'anno delle stragi di Capaci e via D'Amelio. Andando a scovare documenti rimasti nei cassetti per vent'anni, ignorati o dimenticati troppo a lungo, come la lettera autografa di Don Vito Ciancimino in cui chiedeva insistentemente di essere ascoltato in Parlamento a proposito di ciò che successe in quegli anni. O come l'appunto di un anonimo funzionario di Stato in cui veniva suggerito, punto per punto, ciò che il pentito Vincenzo Scarantino avrebbe dovuto "confessare" per incastrare il gruppo di fuoco che aveva ammazzato Borsellino e la sua scorta. Confessioni ritrattate più volte e ora minate dalle dichiarazioni del boss Gaspare Spatuzza. E allora, cosa accadde davvero in quegli anni? Ci fu davvero una trattativa tra lo Stato e Cosa nostra? Attraverso un percorso fatto di carte inedite e nuove rivelazioni, gli autori hanno incontrato in località segreta Gaspare Mutolo, le cui dichiarazioni a Falcone prima e a Borsellino poi, sulle collusioni tra istituzioni e mafia, furono per molti la causa della morte dei due magistrati.
Morti e silenzi all'università. Il laboratorio dei veleni
Francesco Viviano, Alessandra Ziniti
Libro: Libro in brossura
editore: Aliberti
anno edizione: 2010
pagine: 105
Erano docenti, ricercatori, studenti, dipendenti, che per motivi di studio o di lavoro frequentavano il laboratorio di Farmacia dell'Università di Catania. Respiravano veleno e lo sapevano. L'avevano denunciato con lettere, con appelli e perfino denunce. Ma nessuno, per anni, li ha voluti mai ascoltare. Anzi, minimizzavano. Loro, intanto, si ammalavano e morivano lentamente, uccisi dall'aria killer della Facoltà. Una strage silenziosa che doveva però rimanere riservata: perché non si poteva "sporcare" il buon nome dell'Università. E molti, tra i vertici dell'Ateneo, hanno fatto di tutto per nascondere quanto accadeva. C'erano relazioni tecniche che denunciavano livelli di inquinamento più alti addirittura di quelli industriali. Tutto scritto, nero su bianco. Ma non si poteva rivelare che c'era un laboratorio di morte dove decine di studenti, docenti e dipendenti perdevano la vita, azzannati dal cancro e da malattie inguaribili ai polmoni e alla gola. Tutti ne parlavano, tutti sapevano che le vittime avevano studiato e lavorato per anni proprio lì, nel laboratorio dell'Università. Ma, incredibilmente, il silenzio ha accompagnato una storia dannata e orribile per tanto, infinito tempo. Come se nessuno se ne fosse mai accorto. In questo libro, per la prima volta, alcuni documenti inediti confermano le gravi responsabilità di chi sarebbe dovuto intervenire e non lo ha fatto.
Mauro De Mauro. La verità scomoda
Francesco Viviano
Libro: Libro in brossura
editore: Aliberti
anno edizione: 2009
pagine: 176
1962: un vecchio verbale di polizia viene ritrovato da Mauro De Mauro, giornalista del quotidiano siciliano "L'Ora". Si tratta delle rivelazioni di un pentito mafioso, risalenti al 1936, che descrivono l'organigramma completo di Cosa Nostra. Un giornalista d'assalto come De Mauro non si lascia sfuggire l'occasione e pubblica il verbale sul giornale palermitano in tre puntate. Un documento scioccante e allo stesso tempo decisivo per le sorti di De Mauro, che oggi potrebbe costituire la giusta chiave per ristabilire i motivi della sua scomparsa, avvenuta il 16 settembre 1970 a Palermo. A processo in corso contro la cupola di Cosa Nostra, l'inchiesta di Francesco Viviano, inviato speciale di "Repubblica", fa a pezzi le tesi montate per un trentennio sulla morte di De Mauro: le indagini che il cronista fece sulla scomparsa del presidente dell'Eni Enrico Mattei, quella sul presunto traffico di stupefacenti e svariate altre ipotesi, poi rivelatesi veri e propri depistaggi. Dietro la morte di De Mauro ci sarebbero infatti il famigerato tentato golpe di Junio Valerio Borghese e la ricostruzione con troppi anni d'anticipo degli interessi che la mafia siciliana tesseva insieme a illustri personalità del mondo politico, nobiliare e imprenditoriale, che da Palermo portavano dritto dritto a Roma.