Libri di Frederic Prokosch
I cospiratori
Frederic Prokosch
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Medhelan
anno edizione: 2025
pagine: 300
Ambientato nella Lisbona passiva e sonnolenta dei primi anni '40 i cospiratori è una eccitante e coinvolgente storia di suspense. La capitale portoghese è l'unica porta che ancora l'Europa in guerra può chiudere dietro di sé, l'ultimo porto sull'Atlantico e il nuovo mondo. Non tutti quelli che arrivano, riescono ad andarsene. Ci sono spie e avventurieri, truffatori e truffati, diplomatici europei disposti a monetizzare i favori inerenti al loro status: passaporti, identità, nascondigli sicuri, la certezza di un volo o di un imbarco. Analisi sottile delle mente e dei sentimenti di un killer suo malgrado, i cospiratori è un romanzo che tiene il lettore col fiato sospeso mentre preda e cacciatore si danno il cambio.
Gli asiatici
Frederic Prokosch
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2014
pagine: 364
"Vi abbondano spicchi di luna e ciò che comunemente e quasi turisticamente (siamo, tuttavia, nel 1935) circola nel bazar orientale. Molti colori indaco, pavone, oro, verdi profondi e molte manciate di pietre che non giureremmo preziose. Ma l'atmosfera c'è: quel nescio quid, quel qualche cosa di morbido, di incosciente, di vizioso e di oppiaceo, di aromatico e di inebriante che parve entusiasmare lettori come Gide, Malraux e Camus... quell'aria da narghilè, da oppio e da vizi segreti gira a spirale intorno a tutto il libro e lascia forse pensare che il successo ottenuto non ne sia estraneo. Ma tant'è, il nostro interesse di lettore è dato da un particolare profumo artificioso, ma non artificiale e ormai assolutamente introvabile oggi. Questo profumo è l'esotismo, merce distrutta dal calpestio dei nuovi asiatici, delle orde di coloro che non sanno più sognare, immaginare e nemmeno vedere". (Goffredo Parise)
Il manoscritto di Missolungi
Frederic Prokosch
Libro
editore: Adelphi
anno edizione: 1989
pagine: 363
I cospiratori
Frederic Prokosch
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Settecolori
anno edizione: 2022
pagine: 280
Città d’ombre, passiva e sonnolenta, durante la Seconda guerra mondiale Lisbona diviene un frenetico bazar che l’invasione nazista dell’Europa riempie di profughi: in fuga, in cerca di asilo o di soccorso. La capitale portoghese è un luogo dove forse ci si può fermare o ci si può nascondere, un luogo da dove forse tutto può ricominciare. È l’unica porta che ancora l’Europa può chiudere dietro di sé, l’ultimo porto sull’Atlantico e il Nuovo mondo. Non tutti quelli che arrivano, riescono ad andarsene. Non tutti quelli che arrivano, vogliono andarsene. Ci sono spie e avventurieri, truffatori e truffati, doppiogiochisti portoghesi e agenti segreti d’ogni dove, diplomatici europei disposti a monetizzare i favori inerenti al loro status: passaporti, identità, nascondigli sicuri, la certezza di un volo o di un imbarco. E naturalmente ci sono femmes fatales e tavoli da gioco, dinner jackets e dry Martini, la ronda del sesso dove l’amore può uscire come lo zero alla roulette del casinò. Vincent, il protagonista di "I cospiratori", apolide suo malgrado, è appena evaso dalla prigione di Alfama, un’evasione «pilotata» che ha come obiettivo ultimo non la libertà, ma la morte. Deve uccidere, Vincent, uccidere chi ha tradito lui e i suoi compagni. Non ne conosce né il nome né il volto, e non ha molto tempo a disposizione. Non sa se chi ha tradito sia una «quinta colonna» interna, non sa neppure se possa veramente fidarsi della donna che ama… Analisi sottile delle mente e dei sentimenti di un killer suo malgrado, "I cospiratori" è un romanzo dove la suspense percorre ogni pagina e preda e cacciatore si danno il cambio. Uscito nel 1943, frutto di una conoscenza di prima mano di ciò che allora era la Lisbona neutrale eppure bellica e di cui qui viene dato un memorabile ritratto, "I cospiratori" inserisce Prokosch in quella ristretta cerchia di autori, Koestler, Malraux, Remarque, Silone che hanno saputo costruire romanzi di straordinario spessore avendo l’Europa e la sua «guerra civile» come sfondo privilegiato. Prefazione di Nanni Delbecchi. Postfazione di Raoul Maria de Gomera.