Libri di G. Cogeval
Degas. Capolavori dal Musée D'Orsay
Libro: Libro rilegato
editore: Skira
anno edizione: 2012
pagine: 208
Edgar Degas è stato uno dei principali protagonisti della pittura francese della seconda metà dell'Ottocento. Pur condividendo gli ideali impressionisti, assunse tuttavia una posizione del tutto autonoma all'interno del movimento, affrontando differenti temi e padroneggiando le più svariate tecniche di realizzazione. Pubblicata in occasione dell'esposizione torinese, la monografia presenta una selezione di dipinti, disegni e sculture di Degas che ripercorrono l'intero arco artistico di questo grande maestro, che tanto profondamente ha segnato la pittura europea agli albori dell'età moderna. Grazie ai capolavori provenienti dalle raccolte del Musée d'Orsay (che vanta uno dei nuclei più rappresentativi dell'intera produzione dell'artista) è possibile immergersi nelle atmosfere parigine degli artisti, dei letterati, dei caffè e della musica o nei bellissimi, e poco conosciuti, paesaggi francesi. E poi i soggetti più popolari dell'opera del pittore francese: i cavalli (con il famosissimo Défilé), le ballerine, con opere che spaziano in tutte le tecniche (dall'olio al pastello, alla gouache) con capolavori quali Prove di balletto in scena, Arlecchino e Colombina, Fin d'arabesque, oltre a una raccolta di sculture in bronzo, tra le quali spicca la celeberrima Piccola danzatrice di quattordici anni, scultura alta circa un metro e abbigliata con un tessuto di tulle.
La rivoluzione dello sguardo. Impressionismo e postimpressionismo del Musée d'Orsay
Libro: Libro in brossura
editore: Silvana
anno edizione: 2011
pagine: 320
Francia, le opere più celebri di artisti impressionisti e post-impressionisti provenienti dal Musée d'Orsay di Parigi. Lo scandaloso realismo di Gustave Courbet, la nuova visione temporale di Claude Monet, la straziante solitudine di Van Gogh, l'esotismo di Paul Gauguin, lo sguardo di Degas sulla danza in una rilettura di quel fondamentale momento di passaggio verso la modernità che L'Europa visse tra XIX e XX secolo, dalla nascita dell'impressionismo fino agli sviluppi delle poetiche successive, preludio delle avanguardie. Una potente "rivoluzione dello sguardo" che ha radicalmente mutato le sorti dell'arte, aprendo le porte alla visione dell'epoca moderna. Il catalogo, suddiviso in otto sezioni introdotte da un testo di Isabelle Cahn, accoglie i saggi di Gabriella Belli e Marco Vallora, un'intervista a Guy Cogeval, presidente del Musée d'Orsay,curata da Beatrice Avanzi ed è completato da una bibliografia.
Dalla scena al dipinto. La magia del teatro nella pittura dell'Ottocento. Da David a Delacroix da Füssli a Degas
Libro: Copertina rigida
editore: Skira
anno edizione: 2010
pagine: 408
"Questo catalogo, che accompagna l'esposizione internazionale di Marsiglia, Rovereto e Toronto, si propone di ricongiungere alla tradizione moderna il ritorno all'antico degli anni 1750-1800. Intende mettere in evidenza un XIX secolo divorato dalla passione per il teatro, partendo dal Neoclassicismo per giungere alla smaterializzazione dello spazio scenico voluta da Appia e Craig. La mostra vuole accompagnare i visitatori in un viaggio che da David conduce al tramonto del simbolismo, attraverso un secolo e mezzo di arte europea soggiogata dal demone della scena. Non solo artisti come David, Delaroche, Delacroix e Gustave Moreau hanno progettato costumi per il teatro e hanno collaborato con i drammaturghi del loro tempo, ma la loro pittura mostra i drammi e le tensioni propri dell'universo teatrale, sia nella drammaturgia dell'immagine sia nella prospettiva e nell'impianto delle scenografie. La generazione degli artisti simbolisti, specialmente il gruppo dei Nabis, ha partecipato attivamente al teatro sperimentale della sua epoca. Il mio intento è di ribadire che esistono diverse vie che portano alla modernità in pittura. La modernità non si limita a un cammino regolare e imperturbabile verso l'astrazione, come troppo spesso si è detto. Questo catalogo permette di esplorare altri percorsi, di associare la modernità a una teatralità che non è più un percorso a senso unico ma un doppio movimento di andata e ritorno dal dipinto alla scena." (Guy Cogeval)