Libri di G. Falezza (cur.)
Paolo Veronese. Nuovi studi e ricerche
Libro: Copertina morbida
editore: Marsilio
anno edizione: 2019
pagine: 143
Nel 2014, in occasione delle mostre dedicate a Veronese alla National Gallery di Londra e al palazzo della Gran Guardia a Verona, la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Verona, durante la manutenzione e revisione dei restauri effettuati nel corso degli anni, ha esteso le indagini e analizzato ancora una volta, con nuovi mezzi, le opere del pittore. Negli ultimi anni il perfezionamento delle tecniche e dei metodi che preservano l'integrità strutturale e funzionale delle opere d'arte, anche grazie all'attivazione a Verona del Laboratorio LANIAC (Laboratorio di analisi non invasive per l'arte antica, moderna e contemporanea), ha permesso un progressivo incremento delle conoscenze delle tecniche pittoriche e del disegno sottostante il dipinto. Il volume, curato dalla stessa Soprintendenza veronese, presenta i risultati della nuove ricerche sulle opere di Paolo Veronese, studiate mediante raggi X, infrarossi e scanner multispettrale, con testi di studiosi maturi o all'inizio della loro carriera. Lo scopo è quello di condividere le importanti ricerche effettuate negli anni, che spaziano dallo studio approfondito di dipinti come "Il Martirio di San Giorgio", la "Adorazione dei magi" e la "Pala Marogna", alle ricostruzioni dei tessuti degli abiti delle figure delle tele e lo studio dei pigmenti contenuti nei dipinti, con una platea di esperti e interlocutori. Il libro è un contributo importante che testimonia il progresso della ricerca e i benefici dell'approccio scientifico sulla conservazione e l'interpretazione critica delle opere d'arte.
Archeologia e storia sul monte Castelon di Marano di Valpolicella
Libro: Copertina morbida
editore: Società Archeologica
anno edizione: 2016
pagine: 400
L'importanza storico-archeologica del Monte Castelon di Marano di Valpolicella era già nota agli studiosi e alla comunità locale, oltre che per l'esistenza di un castello medievale sulla sua sommità, per la scoperta, avvenuta nel 1835, di un tempio romano dedicato a Minerva sulle sue pendici orientali. Assai più complessa e ricca si è ora rivelata, grazie alle indagini condotte negli ultimi anni dalla Soprintendenza Archeologia del Veneto, la storia insediativa di questo sito, sede prima di un villaggio protostorico con il suo luogo di culto, poi di un importante santuario romano, contraddistinto da più fasi edilizie, ed infine di un insediamento fortificato nel Medioevo. Ciascuna di queste fasi di frequentazione del Monte ha lasciato tracce strutturali e materiali assai importanti (anelli bronzei, ampie porzioni della pregevole decorazione parietale nel c.d. I stile pompeiano del primo edificio di culto realizzato in età tardo-repubblicana, cospicui resti del tempio di età imperiale). La storia del luogo di culto si conclude in età tardoantica, ma sulla sommità dell'altura dal X secolo sorge un castello, continuando la storia insediativa del Castelon.