Libri di G. Gozzi
La dichiarazione universale dei diritti dell'uomo cinquant'anni dopo
Libro
editore: CLUEB
anno edizione: 2022
pagine: 200
Islam e modernità. L'incontro dell'Islam con l'Occidente
Hamadi Redissi
Libro: Libro in brossura
editore: Ombre Corte
anno edizione: 2014
pagine: 136
Questa raccolta di saggi di Hamadi Redissi consente di acquisire uno sguardo critico sull'Islam attraverso un approfondito confronto con l'Occidente. I saggi ricostruiscono l'evento traumatico della scoperta della potenza del mondo occidentale alla fine del secolo XVIII e le risposte che l'Islam tentò di fornire per essere all'altezza della sfida: dai movimenti di riforma (Islah) alla fine del secolo XIX, all'affermazione di un "Islam radicale", come quello dei Fratelli musulmani, negli anni Venti del secolo XX, all'estensione a livello internazionale della rete di Al-Qaida. Ciò che Redissi sottolinea è la destrutturazione e perdita dell'unità dell'Islam come conseguenza dello scontro con la modernità occidentale. Si produsse così una lacerazione tra tradizione e modernità che aprì il mondo islamico alla controversa ricezione delle influenze occidentali nell'ambito del diritto e dei diritti, dei processi di secolarizzazione, del cammino verso la democrazia nella stagione appena avviata delle "primavere arabe". II libro di Hamadi Redissi è un importante contributo per comprendere il dibattito all'interno dell'Islam e per individuare le vie verso un possibile incontro con l'Occidente. Con la prospettiva introdotta da questo volume, questioni decisive del nostro tempo, come lo "scontro di civiltà" e il terrorismo di matrice islamica, trovano delle fondamentali categorie interpretative.
Santa Lucia, 17 Secoli di storia, culto, tradizioni. La Martire siracusana rimane fonte di luce e grazia per chi la invoca
Libro
editore: Sometti
anno edizione: 2002
pagine: 208
Popoli e civiltà. Per una storia e filosofia del diritto internazionale
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2006
pagine: 294
Due sono i temi al centro di questo volume: la ricerca sulle radici dello "scontro di civiltà" e l'analisi delle odierne trasformazioni del diritto internazionale. Rispetto al primo punto, il volume intende sollecitare e promuovere l'avvio di studi e ricerche sulla storia del diritto internazionale, per comprendere come lo scontro tra le civiltà abbia in realtà radici profonde, risalenti almeno all'età del colonialismo del secolo XIX. La fine del sistema coloniale dopo la Seconda guerra mondiale ha creato le condizioni che hanno determinato il tramonto della posizione "eurocentrica" del diritto internazionale e ha permesso l'avvio di una riflessione sui principi del diritto internazionale aperta ai contributi di altre civiltà, in particolare di quella islamica. La seconda parte del volume affronta invece le prospettive che si aprono ad un nuovo ordine mondiale e alla sua possibile forma istituzionale, discutendo alcuni temi fondamentali: dall'ipotesi della dissoluzione delle Nazioni Unite in una pluralità di sistemi regionali, alla prospettiva della creazione di una nuova comunità internazionale, al progetto kantiano di una giuridificazione delle relazioni fra gli Stati. Il volume analizza la pluralità delle opzioni che si presentano alla definizione del futuro assetto mondiale.
L'Occidente e l'ordine internazionale
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2008
pagine: XII-287
Il volume nasce dall'incontro e dal contributo di diverse prospettive disciplinari: il diritto internazionale e comparato, le relazioni internazionali, la scienza politica, la storia del pensiero politico, la filosofia morale. Al centro della comune riflessione vi è il processo di civilizzazione nel rapporto tra l'Occidente e altre civiltà e culture. Quale ordine internazionale può scaturire da questo confronto che appare in gran parte conflittuale? Il volume suddivide i contributi in tre sezioni che affrontano il tema comune secondo tre differenti prospettive: i nuovi fenomeni di formazione di un diritto tra nazioni in Occidente, il ruolo dell'Europa in seno alla comunità internazionale ed infine il Terzo Mondo e altre civiltà e culture di fronte alla "missione civilizzatrice" dell'Occidente. L'insieme dei contributi del volume rivela così una trama unitaria che viene sviluppata intorno al tentativo di leggere criticamente, da un parte, la tendenza dell'Occidente (o parte di esso) ad affermare, a livello planetario, la propria egemonia politica e culturale e, dall'altra, il tentativo del mondo occidentale di ribadire la centralità dei principi di diritto contro le inaccettabili ragioni della forza.
Diritti umani e cooperazione internazionale allo sviluppo. Ideologie, illusioni e resistenze
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2010
pagine: 116
In occasione del 60° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo, intento del volume è proporre una valutazione critica, condotta con un approccio interdisciplinare, dei suoi contenuti, delle sue matrici ideologiche e del suo fondante approccio universalistico, alla luce dei mutamenti storico-politici, ideologici, culturali e socio-economici intercorsi dal dopoguerra a oggi. Queste pagine offrono una ricostruzione completa del ben più ampio e complesso contesto nel quale il concetto e la forma contemporanea dei diritti umani si trovano oggi a riproporre significati, ideali e principi di riferimento per la riflessione e l'azione politica. Nonostante l'innegabile carattere innovativo della Dichiarazione del 1948, le analisi qui presentate compongono un quadro generale costellato di promesse mancate e di drammatici fallimenti, fra i quali si possono annoverare episodi di violazione dei diritti e dei bisogni dei minori e una sostanziale incapacità di promuovere una reale politica per l'infanzia. Mentre, d'altra parte, il presunto universalismo dei diritti umani viene evocato allo scopo di imporre l'egemonia occidentale ad altri popoli e ad altre culture.
I confini dei diritti. Antropologia, politiche locali e rifugiati
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2010
pagine: 151
La questione dei richiedenti asilo viene sempre più spesso posta in termini legali, inscritta all'interno dei discorsi giuridici su cittadinanza e appartenenza, e della sovranità nazionale come criterio di inclusione ed esclusione. Allo stesso tempo, la riduzione dei diritti umani a premio per pochi mostra il nesso ambiguo tra diritti pensati come universali e inalienabili, e la loro effettiva declinazione e gestione attraverso gli ordinamenti giuridici comunitari o nazionali. Nel tentativo di far dialogare tra loro antropologia e diritto, la prima parte del volume ripercorre i mutamenti degli ultimi anni nell'assetto geopolitico, nelle politiche di classificazione, gestione e controllo dei flussi di richiedenti asilo, e nei paradigmi interpretativi dei refugee studies. La seconda parte del volume è dedicata all'evoluzione del diritto relativo alle questioni che attengono ad asilo e rifugio, con una particolare attenzione alle condizioni dei porti al di qua e al di là dell'Adriatico; mentre l'ultima parte del volume intende dare voce alle politiche e alle esperienze locali in Emilia-Romagna e a Ravenna, tanto a livello istituzionale quanto a livello individuale.
La società dei consumi. I suoi miti e le sue strutture
Jean Baudrillard
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2010
pagine: 256
"Baudrillard, ovvero le seduzioni dell'immaginario come potenza che muove il mondo, lo distrugge e lo ricrea di continuo". Così è stato scritto in occasione della recente scomparsa di un pensatore al quale il linguaggio contemporaneo deve alcune parole chiave, tra cui almeno quelle di "simulacro" e "iperrealtà". Il consumo è per Baudrillard un processo di comunicazione che trasforma gli oggetti in simboli di un codice inteso a classificare e contrassegnare. Nuove gerarchie sociali rimpiazzano così le vecchie differenze di classe. Il consumatore vive le proprie scelte come libere, e tuttavia egli stesso - vittima della coazione a distinguersi - cessa di essere persona per farsi oggetto tra gli altri. Sullo sfondo, un sistema di produzione che postula la perpetua eccedenza dei bisogni rispetto ai beni. A oltre trent'anni dalla pubblicazione, quest'opera fondativa - anticipatrice di tanti studi sul consumo mediatico, del sesso e del tempo libero - non ha perso nulla della sua forza profetica.
The future of the Euro-Mediterranean relationships
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2012
pagine: 141
Di necessità, la cosiddetta "primavera araba" impone un ripensamento delle relazioni fra le due sponde del Mediterraneo; così come interrogano sul tema le persistenti tempeste nel vicino Oriente: trattandosi di uno scacchiere delicatamente (e pur pericolosamente) interconnesso. Il volume raccoglie contributi di studiosi italiani e di studiosi stranieri appartenenti all'area interessata. Nella presa d'atto che sin qui le relazioni euromediterranee hanno privilegiato i rapporti con regimi arabi autocratici, e sono state prevalentemente improntate alla realizzazione di obiettivi economici e di sicurezza - quali il libero scambio o l'apertura agli investimenti esteri, il controllo migratorio e la lotta al terrorismo - piuttosto che alla promozione del confronto su temi quali la democrazia, la libertà di associazione e di espressione, e il rispetto dei diritti umani, il volume raccoglie riflessioni e proposte sulle modalità e sui contenuti ai quali ci si deve oramai volgere per un rilancio del partenariato euromediterraneo improntato all'incontro, al dialogo, al riconoscimento fra le diverse culture, quali unici strumenti atti a consentire una neutralizzazione di tutti i fondamentalismi.
La società dei consumi
Jean Baudrillard
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2008
pagine: 294
"Baudrillard, ovvero le seduzioni dell'immaginario come potenza che muove il mondo, lo distrugge e lo ricrea di continuo". Così è stato scritto in occasione della recente scomparsa di un pensatore al quale il linguaggio contemporaneo deve alcune parole chiave, tra cui almeno quelle di "simulacro" e "iperrealtà". Il consumo è per Baudrillard un processo di comunicazione che trasforma gli oggetti in simboli di un codice inteso a classificare e contrassegnare. Nuove gerarchie sociali rimpiazzano così le vecchie differenze di classe. Il consumatore vive le proprie scelte come libere, e tuttavia egli stesso - vittima della coazione a distinguersi - cessa di essere persona per farsi oggetto tra gli altri. Sullo sfondo, un sistema di produzione che postula la perpetua eccedenza dei bisogni rispetto ai beni. A oltre trent'anni dalla pubblicazione, quest'opera fondativa - anticipatrice di tanti studi sul consumo mediatico, del sesso e del tempo libero - non ha perso nulla della sua forza profetica.