Libri di G. M. Anselmi (cur.)
Il gusto della ricerca. A proposito di Piero Camporesi
Libro: Copertina morbida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2018
pagine: 414
Piero Camporesi cantore degli umili, degli straccioni, dei vagabondi e degli affamati. Piero Camporesi narratore del ventre, del sangue, della carne. Piero Camporesi esploratore di tutti i gironi dell'inferno, dell'umanità più putrida e verminosa. Piero Camporesi filologo, storico, antropologo, critico letterario. Piero Camporesi academico di nulla academia. A vent'anni dalla scomparsa, studiosi di ogni appartenenza si riuniscono e pensano uno degli intellettuali più radicali che il secondo Novecento italiano abbia conosciuto. Un cercatore controcorrente, che è stato capace di scoprire l'universo cancellato dalla storia ufficiale dell'età moderna servendosi delle fonti più varie e forzando i consueti limiti metodologici imposti alle discipline; che è stato capace di sondare i recessi della letteratura cosiddetta minore rispetto a quella del canone e cavarne testimonianze inedite per sfatare i troppi falsi miti che ci hanno raccontato sul nostro passato. Piero Camporesi ha ricostruito il paesaggio della fame, gli usi e abusi del pane stupefacente, la geografia dei sensi e dei corpi, le follie del carnevale e delle altre feste che rovesciano l'ordine costituito. Libero pensatore, ha saputo appropriarsi delle nuove istanze provenienti d'Oltralpe in storiografia e antropologia, nello studio della cultura materiale e del folklore. La sua lingua è un capolavoro ipnotico e corroborante che ha affascinato generazioni di lettori. Per questo oggi è necessario fermarsi e domandare: chi è Piero Camporesi? O, meglio: cosa è Piero Camporesi? Per fare il punto su colui che è stato ed è tuttora uno dei maestri segreti della cultura italiana. Per questo "Il gusto della ricerca" raccoglie le testimonianze di chi l'ha conosciuto e i saggi di studiosi di molteplici discipline, nonché uno scritto dello stesso Camporesi, ad accompagnare la ripubblicazione del corpus delle sue opere avviata dal Saggiatore nel 2016. Una lettura che costringe a misurarsi con la potenza sanguigna ed esaltante di un classico, che rimarrà sempre attuale. Premessa di Corrado Augias.
Storie mirabili. Studi sulle novelle di Matteo Bandello
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2012
pagine: 302
"Storie vere" ma anche "mirabili". Racconti che nascono dal mondo quotidiano o dalla storia antica o recente, ma che stupiscono per la loro straordinarietà. Sono le novelle di uno dei più affascinanti scrittori del Rinascimento italiano: Matteo Bandello (1485-1561), domenicano, vescovo, uomo di alta cultura, di frequentazioni aristocratiche, colte e mondane, in tutta Europa. Storie dalle quali, attraverso una traduzione francese, lo stesso Shakespeare trarrà ispirazione - per "La dodicesima notte", "Molto rumore per nulla", ed anche "Romeo e Giulietta". L'eccezionale vena creativa di Bandello riflette e fa rilucere in paradossale bellezza le contraddizioni dell'umanesimo e del primo Rinascimento: di un'epoca aurea per il pensiero e insieme di un mondo più spesso tragico che lieto, un mondo inquieto ed enigmatico, e tuttavia fiducioso nella virtù e nella ragione. Un mondo che vive guerre feroci, e insieme conosce espressioni artistiche altissime, una rivoluzione scientifica, la scoperta della stampa, le esplorazioni geografiche. I saggi raccolti nel volume, espressione di nuove direttrici di ricerca, mostrano come ancora oggi il libro della memoria dei nostri grandi classici sia una risorsa inesauribile e necessaria alla nostra identità culturale.

