Libri di G. Manghetti (cur.)
Gli archivi della Fondazione Primo Conti
Libro: Copertina morbida
editore: Società Editrice Fiorentina
anno edizione: 2019
pagine: 59
Concepita secondo criteri tradizionali, la presente pubblicazione si rivolge a chiunque voglia conoscere più da vicino il patrimonio archivistico e bibliografico conservato nella splendida struttura quattrocentesca, sulle colline fiesolane, di Villa Le Coste, un tempo abitazione e studio del Maestro Conti e oggi sede della Fondazione Primo Conti. La guida costituisce una sorta di porta d'accesso al sistema informativo dell'Archivio della Fondazione, dove si trovano documenti d'inestimabile valore storico-culturale per lo studio e l'approfondimento dei movimenti artistici e letterari del primo Novecento.
Firenze futurista 1909-1920. Atti del Convegno di studi (Firenze, Palazzo dei Medici, 15-16 maggio 2008)
Libro: Copertina morbida
editore: Polistampa
anno edizione: 2011
pagine: 264
Atti del convegno di studi svoltosi a palazzo Medici Riccardi (Firenze) il 15 e il 16 maggio 2009, a cento anni dalla pubblicazione del manifesto del Futurismo su "Le Figaro" di Parigi. Hanno collaborato la Provincia di Firenze, il Gabinetto G.P. Vieusseux, la Fondazione Primo Conti, l'Università di Firenze - Centro Studi "Aldo Palazzeschi", la Fondazione Spadolini Nuova Antologia, l'Associazione Firenze Arte e l'Ente Cassa di Risparmio di Firenze.Il capoluogo toscano fu uno dei più importanti luoghi di espressione di questo movimento d'avanguardia artistico-letteraria. All'epoca, Firenze viveva una delle sue più vitali stagioni culturali: le nuove idee portate dalla "rivoluzione" di Filippo Tommaso Marinetti ebbero immediatamente risonanza nel dibattito delle riviste, delle esposizioni d'arte e delle celebri "serate futuriste" che si tenevano nei caffè e nei teatri; in poco tempo, le novità fiorentine si irradiarono in tutta Europa. Si aggiunga che alcuni degli gli esponenti più conosciuti del movimento furono legati alla città: oltre a Marinetti, ricordiamo Giovanni Papini, Aldo Palazzeschi, Giuseppe Prezzolini, Ardengo Soffici, Primo Conti, Carlo Carrà e Umberto Boccioni
Bruciamo le biblioteche? Il libro futurista nelle collezioni pubbliche fiorentine. Album 1909-1944
Libro: Copertina morbida
editore: Polistampa
anno edizione: 2009
pagine: 92
Catalogo della mostra allestita a Palazzo Corsini Suarez di Firenze dal 14 maggio al 15 giugno 2009. Il volume dedica attenzione esclusiva a uno degli aspetti più radicalmente innovativi del poliedrico movimento di Filippo Tommaso Marinetti: la rivoluzione editoriale e tipografica. Individuato un delimitato arco temporale, che si apre con l'anno di nascita del futurismo (1909) e si chiude con quello di morte del suo fondatore (1944), i 131 riprodotti offrono una significativa rappresentazione di un percorso creativo nello specifico tutto incentrato sul libro futurista, tra paroliberismo, capovolgimento dell'architettura della pagina stampata, ardite sperimentazioni sui materiali. Per questo motivo nell'Album è stato riservato ampio spazio alle immagini dei singoli documenti, tutti illustrati grazie alla riproduzione a colori delle copertine e, talvolta, di alcune tavole interne. In ordine cronologico, è ripercorsa la storia del libro futurista: dalle prime edizioni futuriste di "poesia", nel periodo eroico delle parole in libertà quando ci si avvaleva ancora di un'impostazione artigianale, pur con ambizioni di tipo industriale attestate da pionieristiche campagne pubblicitarie agli esiti editoriali di un'arte tipografica di guerra e dopoguerra, tra picchiate, collaudi, aeropoemi e aeropitture.
Scherzi di gioventù e d'altre età. Album Palazzeschi (1885-1974)
Libro
editore: Polistampa
anno edizione: 2009
pagine: 320
Per Giovanni Papini. Nel 50° anniversario della morte dello scrittore
Libro: Copertina rigida
editore: Società Editrice Fiorentina
anno edizione: 2008
pagine: 136
Nel 50° anniversario della morte di Giovanni Papini (1956-2006), sulla scia delle numerose pubblicazioni uscite per l'occasione, si è tornati a parlare di uno degli intellettuali più rappre-sentativi e discussi del nostro Novecento. Una ravvivata attenzione che nel monumentale archivio dello scrittore, e soprattutto nelle ricche sezioni dei manoscritti e degli epistolari, ha trovato preziosa materia prima per far luce su "una figura unica, insostituibile, a cui tutti come nel 1956 commentò Eugenio Montale dobbiamo qualcosa di noi stessi".

