Libri di Gabriele Damiani
Il destino, forse
Gabriele Damiani
Libro: Libro in brossura
editore: Autodafé
anno edizione: 2010
pagine: 160
Giorgio De Paulis, rampollo di una delle famiglie più importanti dell'immaginaria (ma non troppo) Civita, è il protagonista e la voce narrante; Gaia Splendiani, la vedova di un ex collega di De Paulis, con i suoi affascinanti occhi viola, l'altro personaggio principale. Legati dal comune dramma della vedovanza, da antichi vincoli di amicizia, da interposti legami professionali, Giorgio e Gaia affrontano, nell'arco di pochi giorni, gli imprevisti che il destino si diverte a mettere sulla loro strada, complici due misteriosi incidenti mortali e un sospetto di spionaggio industriale. Ambientato nel 1993, il romanzo ci presenta in realtà un efficace ritratto dell'Italia provinciale, lontana dalle mode estetiche e culturali del momento, come era e come continua a essere. Con il realismo di chi non scade nella macchietta, l'autore evoca in modo impietoso ritmi e atmosfere che riecheggiano, anche nel linguaggio e nella vivacità narrativa, i toni della grande commedia all'italiana cinematografica.
Un buon sapore di morte
Gabriele Damiani
Libro
editore: Aliberti
anno edizione: 2008
pagine: 213
Il ritratto dell'Italietta passionale e meschina all'epoca di Tangentopoli. Un vero giallo all'italiana, dove nessuno è innocente. Una donna ricca, la più ricca del Paese. E potente, moglie del procuratore capo della Repubblica Lorenzo Nardis. Ma anche un'amante irrefrenabile, compagna di letto di troppi uomini. Così, quando il commissario Mauro Alesi la trova strangolata sul suo letto di casa, ha un doppio problema: risolvere il caso in fretta e, soprattutto, senza dare scandali, prima che la scabrosa vicenda finisca sulla bocca di tutti. Ma dietro c'è molto di più. Sullo sfondo di un piccolo centro dell'Umbria, l'immaginaria Civita, all'epoca della Tangentopoli degli anni Novanta, va in scena un intrigo che mescola corrotti, concussi e vicende di letto. Un affresco della provincia italiana, scritto da un esordiente che sembra infilarsi diritto nella tradizione migliore del romanzo italiano, dal giallo alla De Angelis al piccolo mondo di Piero Chiara, fino alle tinte brillanti di Andrea Camilleri: un po' commedia, un po' suspence.