Libri di GEORGES SIMENON
La camera azzurra
Georges Simenon
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2008
pagine: 153
"Sei così bello" gli aveva detto un giorno Andrée "che mi piacerebbe fare l'amore con te davanti a tutti...". Quella volta Tony aveva avuto un sorriso da maschio soddisfatto: perché era ancora soltanto un gioco, perché mai nessuna donna gli aveva dato più piacere di lei. Solo quando il marito di Andrée era morto in circostanze non del tutto chiare, e Tony aveva ricevuto da lei il primo di quei brevi, sinistri biglietti anonimi, solo allora aveva capito, e aveva cominciato ad avere paura. Ancora una volta, nel suo stile asciutto e rapido Simenon racconta la storia di una passione divorante e assoluta, che non indietreggia nemmeno di fronte al crimine. Anzi, lo ripete.
La porta
Georges Simenon
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2024
pagine: 142
«Era possibile che per tutti quegli anni lei fosse stata felice con lui, e che lo fosse ancora?». Stenta a crederlo, Bernard Foy, e non solo perché ha perso entrambe le mani saltando su una mina e non si sente più un vero uomo, ma perché di uomini sua moglie Nelly, che del proprio passato non gli ha nascosto nulla, ha sempre avuto bisogno. Da vent’anni loro due si amano con lo stesso trasporto e la stessa urgenza di quando si sono conosciuti. Eppure Bernard, che passa le sue giornate a spiare le vite degli altri dalla finestra, ad ascoltare i rumori del palazzo e del quartiere, e soprattutto ad aspettare che lei torni dal lavoro, è tormentato dalla gelosia per la vita, di sicuro «più animata, più appassionante», che la moglie conduce fuori casa, e dal bisogno di sapere in ogni momento dove lei sia e che cosa stia facendo: tanto che la sua assenza gli provoca un acuto malessere fisico. Un malessere che è sensibilmente peggiorato da quando Nelly sbriga piccole commissioni per un giovane illustratore che la poliomielite ha inchiodato su una sedia a rotelle e che si è trasferito al primo piano del loro stesso palazzo. E poi, nonostante l’età, lei sembra ogni giorno «più bella, più desiderabile», il che colma Bernard di un’insostenibile angoscia: come non sospettare che si tratti di quella «luce particolare» che emana dal volto di una donna innamorata? A poco a poco, Bernard non farà altro che pensare alla porta dell’appartamento del primo piano, dove lui non è mai entrato, che non è mai riuscito neanche a intravedere... Nessuno come Simenon è capace di compiere, trascinando con sé il lettore, una simile, implacabile discesa nella mente di un uomo dominato dalle sue ossessioni – ossessioni che non potranno che portare a un epilogo fatale.
Malempin
Georges Simenon
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2024
pagine: 142
Malempin, scrive André Gide nei suoi appunti per un libro su Simenon, è la «messa in pratica» perfetta di quello che l’autore definisce il suo «metodo»: «far rivivere il passato nel, e attraverso il, presente. Qui i ricordi del passato si alternano al racconto del momento attuale ... E il passato fa luce sul presente, che senza quello rimarrebbe incomprensibile». Del passato, mentre veglia notte e giorno il minore dei suoi figli, affetto da difterite maligna, il dottor Édouard Malempin rievoca soprattutto l’infanzia: perché è stata quella – è sempre quella, Simenon ne è convinto non meno di Freud – a fare di lui l’uomo che è oggi. Determinanti sono stati certi odori (quello della cucina della casa dei genitori, per esempio), certe sensazioni (la beatitudine che provava allorché, malato, poteva «fare assenza» e isolarsi dal mondo), certe scene (la notte in cui si era svegliato e aveva visto il padre chino su di lui, o quando avevano portato in manicomio la giovane zia, una «femmina allo stato puro», bionda rosea e polposa, in preda a una crisi di follia) che si sono fissati nella memoria – ma più ancora le zone d’ombra e i misteri che non è mai riuscito a penetrare fino in fondo: la scomparsa di uno zio a cui i suoi genitori dovevano un bel po’ di soldi, l’aver sentito la madre mentire a un gendarme venuto a interrogarla, e quel polsino con un gemello d’oro che poco tempo dopo aveva visto in una discarica andando a scuola, e sul quale aveva sempre taciuto...
La morte di Auguste
Georges Simenon
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2025
pagine: 155
Arrivato cinquant’anni prima dalla nativa Alvernia senza un soldo in tasca, Auguste Mature, che muore, schiantato da un ictus, all’inizio di questo romanzo, è riuscito a trasformare il piccolo bistrot di rue de la Grande-Truanderie, dove andavano a bere un caffè corretto o a mangiare un boccone i lavoratori dei mercati generali – il «ventre di Parigi», come li chiamava Émile Zola –, in un ristorante che, pur conservando i vecchi tavoli di marmo e il classico bancone di stagno, è ora frequentato dal Tout-Paris. Gli è sempre stato accanto il figlio Antoine, il quale, prima ancora che la camera ardente sia stata allestita, deve fare i conti – alla lettera – con il fratello maggiore, un giudice istruttore aizzato da una moglie arcigna, e con quello minore, un cialtrone semialcolizzato che millanta fumosi progetti immobiliari e sopravvive spillando soldi al mite, generoso Antoine. Lo stesso Antoine contro cui ora si accanisce, sospettandolo di aver sottratto il testamento del padre e di volersi appropriare di un «malloppo» sicuramente nascosto da qualche parte. Simenon, anche questa volta, si rivela magistrale nel mettere in scena un dramma familiare, portando alla luce, come lui solo sa fare, attriti, risentimenti, menzogne. Sullo sfondo, l’imminente fine dell’universo – di facce, di odori, di rituali – dove i tre fratelli sono cresciuti: quelle Halles che nel giro di pochi anni spariranno, insieme a un pezzo dell’anima della città.
I tredici colpevoli
Georges Simenon
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2025
pagine: 151
Non ci sono parole per descrivere il distacco del giudice Froget, che dall’inizio dell’incontro non aveva modificato di una virgola il suo atteggiamento. Di solito i giudici istruttori fanno domande su domande, si accaniscono a confondere l’indagato e solo così riescono a strappargli la frase che costituisce una confessione. Lui invece lasciava all’interlocutore il tempo di riflettere, persino di riflettere troppo. I silenzi duravano parecchi minuti, le domande appena pochi secondi. Fino a quel momento ne aveva formulate solo due. Anni dopo, un esperto si sarebbe tolto la curiosità di contare le parole uscite dalla bocca di Froget nel corso di quel cruciale interrogatorio.
Maigret al Picratt's
Georges Simenon
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2001
pagine: 178
E' notte fonda a Pigalle, e l'insegna rossa del Paicratt's, dove approdano clienti che giocano lì la loro ultima carta, si riflette sul selciato come una chiazza di sangue. Poi anche quella si spegne. Una donna dal passo malfermo entra nel vicino commissariato di Rue de La Rochefoucauld. E' pesantemente truccata e sotto il finto visone indossa un abito di raso nero. Ha lo sguardo di una bambina ansiosa. E' una delle spogliarelliste del Picratt's. Dice di aver sentito due clienti che complottavano l'assassinio di una contessa piena di gioelli. Ma la mattina dopo ritratta. Poche ore dopo viene trovata strangolata nel suo appartamento. E quando anche una contessa morfinomane e decaduta viene assassinata, per Maigret è giunto il momento di indagare.
I Pitard
Georges Simenon
Libro
editore: Adelphi
anno edizione: 2000
pagine: 152
L'ha avuta finalmente la sua nave, il capitano Lannec, dopo anni passati a comandare quelle degli altri armatori! E nonostante le proteste della suocera e le lacrime della moglie l'ha chiamata "Fulmine dal cielo", a evocare la sua imprecazione preferita. Ma dei soldi della suocera, della sua malleveria, ha pur avuto bisogno per poterla comprare. Ed è per questo che sua moglie Mathilde, ha preteso di fare il primo viaggio insieme a lui, anche se tutto le sembra sporco, anche se soffre il mal di mare, anche se perfino a bordo non le riesce di abbandonare le sue maniere affettate. E un po' alla volta Lannec comincia a sentirsi inquieto, tanto più che prima di partire ha ricevuto un biglietto, anonimo e minaccioso.
Il morto di Maigret
Georges Simenon
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2000
pagine: 192
Che ci fa Maigret dietro il bancone di un bistrot di periferia? E perchè mai c'è un agente di polizia che serve ai tavoli? E' una lunga storia. Tutto è cominciato in una fulgida giornata di febbraio: uno sconosciuto ha chiamato Maigret dicendo di essere braccato e in pericolo di vita. Il solito burlone? Un esaltato? Ma lo sconosciuto ha continuato a chiamare, a invocare aiuto, tracciando con i suoi spostamenti una mappa dall'angoscia, un diagramma del terrore. E quella stessa notte il corpo dell'uomo, barbaramente accoltellato, è stato ritrovato in place de la Concorde. Da allora il commissario non ha più pace. Quel morto gli appartiene, è suo e ne vuole rintracciare la storia e vendicarne la morte, come fosse un amico.
Maigret va dal coroner
Georges Simenon
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2001
pagine: 159
L'Arizona è già il decimo stato e Tucson è solo l'ultima delle innumerevoli città piccole e grandi che il commissario Maigret attraversa, in compagnia dell'ufficiale dell'FBI incaricato di fargli da balia, nel corso del suo viaggio di studi americano. Questo viaggio gli consentirà di apprendere parecchie cose: dal funzionamento dei grammofoni meccanici a quello della giustizia americana; da come si viaggia sulle strade del deserto a come si conduce un interrogatorio. Apprenderà anche che se gli americani sono gentili con tutti e sorridono a tutti, poi la sera affogano in una bottiglia di wisky, e che a volte in una società civile e organizzata come quella americana, un delitto serve a ripristinare l'ordine costituito...
Félicie
Georges Simenon
Libro
editore: Adelphi
anno edizione: 2001
pagine: 144
Se ne sarebbe ricordato in seguito di quell'attimo, e non sempre con piacere. Per anni, in certe ridenti mattine di primavera, i colleghi dei Quai des Orfèvres avrebbero conservato l'abitudine di rivolgersi a lui con un misto di serietà e di ironia: "Senti Maigret" "Che c'è?" "C'è Félicie!". E allora lui la rivedeva, sottile, con i suoi vestiti chiassosi, i grandi occhi color nontiscordardimé, il naso impertinente, e il cappello poi, quel terrificante cappellino rosso piazzato in cima alla testa con una lunga penna verde cangiante infilzata come una freccia. "C'è Félicie!". Il commissario sbuffava. Lo sapevano tutti che Maigret si metteva a sbuffare come un orso quando qualcuno gli ricordava Félicie.
La prima inchiesta di Maigret
Georges Simenon
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2001
pagine: 184
E' il 15 aprile 1913. La polizia giudiziaria si chiama ancora Sureté e Jules Maigret, segretario del commissariato del quartiere Saint Georges, non sa che sta per cominciare la sua prima indagine. Ha 26 anni e l'aspetto di un adolescente segaligno, conosce a memoria il regolamento interno, è sposato da appena cinque mesi con una bella ragazzona piena di vitalità che ancora lo accompagna in ufficio ogni mattina e da quando è entrato nella polizia (circa 4 anni) è passato per le mansioni più umili. E adesso, all'una e mezzo di notte, gli arriva tra capo e collo un tizio in abito da sera che gli viene a raccontare di aver sentito le urla di una donna provenire dalla villa di un'importante famiglia appartenente all'alta società. Ora l'indagine è sua.
La verità su Bébé Donge
Georges Simenon
Libro
editore: Adelphi
anno edizione: 2001
pagine: 170
"Bébé! Che idea chiamarlo Bébé!": sono passati dieci anni dal suo matrimonio e Francois Donge non è ancora riuscito ad abituarsi a quel ridicolo soprannome che tutti hanno sempre usato per sua moglie. E nessuno, e tanto meno lui, avrebbe potuto immaginare che una domenica d'estate, servendo il caffè nel magnifico giardino della loro villa in campagna, proprio quell'essere immateriale, di squsita eleganza, avrebbe versato nella tazzina del marito una dose mortale di arsenico. Bébé Donge in prigione! Inimmaginabile: eppure eccola avviarsi verso il carcere, tranquilla e disinvolta. E Francois avrà tutto il tempo, durante la degenza in ospedale e nel corso del processo, per interrogarsi su quel gesto apparentemente inesplicabile.

