Libri di Ghislain Devroede
Una malattia chiamata «genitori»
Anne Ancelin Schützenberger, Ghislain Devroede
Libro: Copertina morbida
editore: Di Renzo Editore
anno edizione: 2012
pagine: 152
Una malattia chiamata «genitori»
Anne Ancelin Schützenberger, Ghislain Devroede
Libro: Copertina morbida
editore: Di Renzo Editore
anno edizione: 2010
pagine: 149
In maniera del tutto inconsapevole, i nostri genitori, i nostri nonni, i nostri avi, ci lasciano in eredità problemi non risolti, traumi non "digeriti", segreti indicibili. Quando le cose non vengono dette, il corpo lui sì - deve per forza esprimerle: questa è la somatizzazione. Il corpo del bambino - figlio, nipote o pronipote che dir si voglia - qualunque sia la sua età, si trasforma nella voce dell'antenato ferito, nella "parola" del suo trauma. Diventa allora necessario "tirare fuori lo scheletro dall'armadio", decodificare le ferite non rimarginate e occuparsene, per liberarsi - alfine dal "freddo" che ci hanno portato dentro.
Una malattia chiamata «genitori»
Anne A. Schützenberger, Ghislain Devroede
Libro: Copertina morbida
editore: Di Renzo Editore
anno edizione: 2008
pagine: 152
In maniera del tutto inconsapevole, i nostri genitori, i nostri nonni, i nostri avi, ci lasciano in eredità problemi non risolti, traumi non "digeriti", segreti indicibili. Quando le cose non vengono dette, il corpo lui sì - deve per forza esprimerle: questa è la somatizzazione. Il corpo del bambino - figlio, nipote o pronipote che dir si voglia - qualun-que sia la sua età, si trasforma nella voce dell'antenato ferito, nella "parola" del suo trauma. Diventa allora necessario "tirare fuori lo scheletro dall'armadio", decodificare le ferite non rimarginate e occuparsene, per liberarsi - alfine dal "freddo" che ci hanno portato dentro.
Una malattia chiamata «genitori»
Anne Ancelin Schützenberger, Ghislain Devroede
Libro: Copertina morbida
editore: Di Renzo Editore
anno edizione: 2006
pagine: 152
In maniera del tutto inconsapevole, i nostri genitori, i nostri nonni, i nostri avi, ci lasciano in eredità problemi non risolti, traumi non "digeriti", segreti indicibili. Quando le cose non vengono dette, il corpo lui sì - deve per forza esprimerle: questa è la somatizzazione. Il corpo del bambino - figlio, nipote o pronipote che dir si voglia - qualunque sia la sua età, si trasforma nella voce dell'antenato ferito, nella "parola" del suo trauma. Diventa allora necessario "tirare fuori lo scheletro dall'armadio", decodificare le ferite non rimarginate e occuparsene, per liberarsi - alfine dal "freddo" che ci hanno portato dentro.