Libri di Gian Maria Panizza
Ombre, spiriti, spettri. Seconda raccolta di soprannaturale in versi. Ediz. multilingue
Libro: Libro in brossura
editore: Joker
anno edizione: 2025
pagine: 184
Tre anni or sono le Edizioni Joker pubblicarono "Parvenze, visioni, presagi. Soprannaturale in versi", una raccolta di poesie inglesi, francesi, latine e tedesche tradotte da Gian Maria Panizza. Nella postfazione l’autore le presentava come pagine scelte da un diario di viaggio fra le ombre “che si aggirano nei cimiteri, nelle case infestate, nelle città in rovina, nei boschi stregati”, dove, disse Novalis, assenti gli Dei, spadroneggiano spettri. In questo volume Panizza presenta un’ulteriore tappa del suo viaggio, una seconda raccolta di “soprannaturale in versi”, dedicata alle ombre, agli spiriti, agli spettri, in narrazioni provenienti dall’età classica al Medioevo, dal Romanticismo ad oggi, e da autori illustri agli anonimi protagonisti del cosiddetto immaginario popolare. Da Adriano a De la Mare, da Lucano a Cocteau, da Poe a Crowley a Paul Roland, da von Chamisso a Giraud, da Shelley a Bob Dylan, riscoprendo e visitando De Musset, Tennyson, Verlaine e Yeats, procurandoci incontri inaspettati tra le ballate piemontesi, le canzoni napoletane, le filastrocche inglesi per bambini.
I frammenti dello specchio. Divagazioni intorno al sacro, all'indicibile, all'immaginario
Gian Maria Panizza
Libro: Libro in brossura
editore: Joker
anno edizione: 2024
pagine: 162
«Con questi frammenti ho puntellato le mie rovine». Le Divagazioni che Panizza ci consegna sono nate in accordo alle celebri parole di Eliot nella Terra desolata. Il testo si propone come un passaporto, o meglio come un lasciapassare per l’Altrove, "quel Mond" come lo indica un’antica ballata piemontese ("La madre resuscitata"). In "Frammenti dello specchio" Panizza ci offre anche un “libro illustrato”, come si diceva una volta, cioè dotato di molte illustrazioni, scelte per stimolare il confronto con il testo. Oppure si può leggere come il diario di una serie di visite guidate a paesaggi letterari inquietanti, arcani, perturbanti, propri della nostra condizione di orfani del Sacro. Panizza propone al lettore di fermarsi a meditare insieme a lui nell’epoca dei frammenti, della tecnocrazia e del transumano.
Parvenze, visioni, presagi. Soprannaturale in versi
Libro: Libro in brossura
editore: Joker
anno edizione: 2022
pagine: 304
«Dove non ci sono Dei, spadroneggiano gli spettri» scrisse Novalisall’alba del XIX secolo: presagio di un malessere generale, visione diun mondo abbandonato dal Sacro, in preda alle Potenze oscure. Gliambasciatori, gli emissari dell’Aldilà – fantasmi, vampiri, Belle Damesenza pietà, morti viventi, Doppelgänger, fattucchiere, lupi mannari –trovarono rifugio nella letteratura e salvezza nella poesia che, raccogliendo i frammenti dell’universo magico, ha consentito e continua agarantire l’illuminazione, l’estasi, l’incantesimo, la trance: i versi nondescrivono, rivelano; non rappresentano, evocano; non discutono maavvertono; cantano, danzano al ritmo dei tamburi sciamanici.Gian Maria Panizza ha intrapreso un viaggio tra le ombre che si aggirano nei cimiteri, nelle case infestate, nelle città in rovina, nei boschidove un tempo alberi sacri furono venerati, nei giardini dimenticati:ha incontrato apparizioni, parvenze, manifestazioni e nella poesia latina, francese, inglese, tedesca dal medio evo ai nostri giorni – dominatida una tecnologia rapace e spudorata, nutrice di illusioni senz’anima,allenatrice di simulacri senza respiro.
La luce breve
Gian Maria Panizza
Libro: Libro in brossura
editore: Joker
anno edizione: 2023
pagine: 154
Il narratore rivive e racconta alcuni momenti negli ultimi mesi di vita della donna amata, che è appena mancata ma continua ad accompagnarlo finché si allontanerà definitivamente. Attorno a questa assenza / presenza altri ricordi: l’amata e odiata città dove nacque e vive il narratore, la casa natale con i suoi inquilini – un palazzo antico degradato a casa di ringhiera, anch’esso “morto” a metà degli anni Sessanta per una speculazione edilizia, una cascina sulle colline circostanti, paesaggi ed eventi di altri luoghi, il padre, la madre… La passione del narratore per la letteratura, e specialmente del fantastico e del soprannaturale, costituisce un altro motivo conduttore – a partire dal seminale incontro con i racconti di Poe (in una Biblioteca Circolante gestita da un amico del padre del narratore, figura hoffmanniana di un ermetico ed equivoco ex prestigiatore da fiera). Tenue ma tenace, un filo lega l’evocazione dei defunti, magica e stregonesca, la rappresentazione di un universo gravido di segni e frammenti del Sacro, dove viventi, trapassati, Dei in esilio e "révénants" convivono nella generale condizione del "perturbante".