Libri di Giancarlo Caporali
Costantino Mortati a Macerata: la Costituzione materiale e il pensiero giuridico
Libro: Libro in brossura
editore: Eum - Centro Edizioni Università di Macerata
anno edizione: 2024
pagine: 273
Il presente volume raccoglie gli atti del convegno tenutosi a Macerata il 4 e 5 maggio 2023, intitolato "Costantino Mortati a Macerata", attraverso cui si e' inteso ricordare l’insigne Autore, da un lato tracciando un quadro dell’esperienza accademica, dei suoi studi e degli scritti pubblicati durante il periodo in cui visse e operò presso l’Università di Macerata, 1939-1942, dall’altro evidenziando sia l’influenza che Mortati ebbe sulla giuspubblicistica del suo tempo sia l’attualità del suo pensiero. Costantino Mortati ha ancora molto da insegnare e i contributi raccolti, che analizzano da plurimi e complementari punti di vista l’articolato percorso del pensiero giuridico e costituzionalistico del giurista calabrese, concorrono a offrire un meditato approfondimento di una pluralità di tematiche che non soltanto mantengono un consistente grado di attualità nella discussione giuspubblicistica, ma continuano a sollevare un dibattito concettualmente e dommaticamente inesausto.
Lo stato sociale: dottrina e modelli giuridici. Volume Vol. 1
Giancarlo Caporali
Libro: Libro in brossura
editore: CEDAM
anno edizione: 2018
pagine: XLIV-291
Il presente volume, che costituisce il primo di due, approfondisce la questione della genesi dottrinale e dell'elaborazione di una modellistica stricto sensu giuridica dello Stato sociale, offrendo un'analisi inedita e alquanto innovativa delle sue radici. Sulla scorta della trattatistica filosofico-giuridico, da Moro a Fichte, passando per Campanella, Grozio, Spinoza, Leibniz, Thomasio, Muratori, Montesquieu, Bentham, l'Abbé de Saint Pierre, De Fenelon Salignac e Condorcet, questo studio ricostruisce e lumeggia dal punto di vista teorico il problema dei principii fondamentali dello Stato sociale. Si tratta di un lavoro che apre scenari inediti per capire come i grandi filosofi-giuristi dei secoli XVI-XVIII si ponessero la questione della miseria e della povertà, prospettando una concezione del tutto nuova dello Stato su cui sarebbe gravato un vero e proprio obbligo di intervenire per proteggere gli individui e in special modo i meno abbienti. Una particolare attenzione è rivolta alla nascita dei diritti sociali e al principio di uguaglianza da molti prospettato come fondamento della funzione sociale dello Stato. In tal senso, si rivela come un importante strumento per quanti si interessano alla dimensione teorica del Diritto pubblico, non solo in prospettiva nazionale, ma anche in prospettiva europea.