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Libri di Giancarlo Pontiggia

Effetti di natura

Anna Chiara Peduzzi

Libro: Libro in brossura

editore: Moretti & Vitali

anno edizione: 2025

pagine: 80

“‘Effetti di natura’ di Anna Chiara Peduzzi è una raccolta originale, d’intenso attrito mentale e filosofico. In un linguaggio spigoloso, duro e puntuto come una teoria di cristalli, di pietre rare o di cuspidi metalliche, l’autrice evoca momenti in cui l’esperienza quotidiana s’inarca verso l’inesprimibile, verso il magma delle sensazioni cruciali e fugaci, verso “il suono che sale dagli stagni” della mente “incisa di filamenti bianchi”. Qualcosa come un desiderio di misurarsi con l’impossibile, con la povertà radicale dell’essere, col fondo cavo della vita confinante con la morte o col nulla segna questi versi concepiti per linee sdrucciolevoli e sghembe, scanditi a strappi come colpi di frusta o coltello nel tessuto incerto, malato del tempo.” (Paolo Lagazzi). Postfazione di Giancarlo Pontiggia.
10,00

Contro il Romanticismo. Esercizi di resistenza e di passione
11,50

Bibliotheca latina. Storia e testi della letteratura latina. Per le Scuole superiori. Volume Vol. 2
28,00

Bibliotheca latina. Storia e testi della letteratura latina. Per le Scuole superiori. Volume Vol. 3
32,30

Selve letterarie

Selve letterarie

Giancarlo Pontiggia

Libro

editore: Moretti & Vitali

anno edizione: 2006

pagine: 224

17,00

Lo stadio di Nemea. Discorsi sulla poesia

Lo stadio di Nemea. Discorsi sulla poesia

Giancarlo Pontiggia

Libro: Copertina morbida

editore: Moretti & Vitali

anno edizione: 2013

pagine: 104

"La storia della mia poesia potrebbe essere riassunta così: sono nato nel 1952, ho esordito nel 1977, ma ho pubblicato il mio primo vero libro solo nel 1998. Insomma, è come se avessi esordito due volte. La prima volta, al tempo della rivista milanese Niebo e dell'antologia poetica La parola innamorata, fui come ipnotizzato dalla strabiliante ricchezza dei linguaggi contemporanei, dal loro caos avventuroso e colorato: ma non ci misi molto a capire che quelle poesie potevano piacere solo al mio tempo, non a me; che erano state scritte con la lingua, troppo facile, di un'epoca, e che - in ogni caso - non mi appartenevano. Allontanarle da me, prima che cadessi nella tentazione di farne un vero libro e di cristallizzarle in un'esperienza definitiva, significò poter ripensare la poesia in una dimensione più limpida e misurata, più severa e appartata: non sapevo ancora cosa volevo, ma sapevo ciò che non volevo più. Il ritorno ai classici latini e greci, letti appassionatamente durante l'adolescenza, e poi abbandonati all'Università, mi svelarono la vastità e la profondità di un pensiero poetico nato alla confluenza tra ispirazione e disciplina, natura e storia, memoria letteraria e tempo presente. (...) Passando gli anni, posso solo aggiungere di credere sempre meno nel potere del poetiche e sempre di più nella qualità sostanziale della poesia, che mi appare - al suo meglio - come una prodigiosa sintesi di immaginazione, pensiero e suono."
12,00

La materia del contendere

La materia del contendere

Giancarlo Pontiggia

Libro: Libro in brossura

editore: Garzanti

anno edizione: 2025

pagine: 112

Nel nuovo libro di Giancarlo Pontiggia, autore ormai centrale nella poesia dei nostri anni, tutto concorre a trasformare ogni pensiero in un'immagine. Alcune hanno natura di archetipo e si rifanno ai quattro elementi fondamentali di cui parlavano i primi filosofi: acqua, aria, terra, fuoco. Immagini ambivalenti, in ogni caso, com'è forse inevitabile che sia. E l'uomo stesso, nella sua lunga vicenda storica, è qui sentito e visto come un fossile. Ma l'indagine sull'uomo e sulla vita – in questo libro in cui si contende su ciò che è bene e ciò che è male, e nel quale si esplora la verità che si nasconde nelle cose – si alimenta di prospettive sempre diverse: nella poesia Dal Pleistocene c'è qualcuno che intravede il futuro e non sa se debba inorgoglirsene o preoccuparsi; dalle grotte di Lascaux salgono gemiti di ombre; il tempo, nella poesia Tutto è pieno di dèi, di vita che pullula, è un «sovrano senza regno / che getta la sua moneta a ogni bivio»; Il mondo nuovo offre una rappresentazione infera del nostro sentire contemporaneo: un mondo dove tutto sembra regolato meccanicamente per escludere ogni speranza; Ultimi pensieri di Marco coglie l'imperatore-filosofo nel momento in cui assiste, prossimo alla morte, allo sgretolarsi di ogni filosofia. Eppure, tutto il libro appare popolato di figure tutelari, forse salvifiche, e una brocca che cade in frantumi può ricomporsi come per miracolo. Poeta inquieto e sempre aperto a nuove soluzioni espressive, Pontiggia ci consegna con La materia del contendere un libro altamente meditativo, sospeso fra necessità e utopia, realtà e visione, intelligere e sentire.
18,00

Aurea dicta. Ediz. gialla. Per il Liceo classico. Volume Vol. 1

Aurea dicta. Ediz. gialla. Per il Liceo classico. Volume Vol. 1

Giancarlo Pontiggia, Maria Cristina Grandi

Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio

editore: Principato

anno edizione: 2022

30,30

Con parole remote

Con parole remote

Giancarlo Pontiggia

Libro: Libro in brossura

editore: Vallecchi Firenze

anno edizione: 2024

pagine: 152

«Pubblicata nel 1998 e insignita del Premio Montale, la prima raccolta poetica di Giancarlo Pontiggia, "Con parole remote", esce in questa nuova edizione con un racconto dell'autore. Dire però che si tratta della prima raccolta è improprio e riduttivo. Il volume già al suo apparire ha rappresentato non solo un esordio, ma un vero e proprio nuovo inizio. Per due ragioni: una estrinseca e una intrinseca. Quella estrinseca rinvia alla temperie poetica di quegli anni controversi. Invece quella intrinseca riguarda l'idea stessa di ciò che la poesia vuole essere. Testo inaugurale che è ben più di un debutto, perché è ripresa e ricominciamento, "Con parole remote" è abitato da una voce antica che lo intona e ne costituisce il basso continuo. Voce che precede ogni dire successivo. L'evocazione-invocazione attraversa, scandisce, ritma l'intera raccolta. Come per magia il silenzio è fatto risuonare di una verità sepolta, dimenticata, ma presente. Non altro il compito della poesia. Pontiggia è perfettamente consapevole che tutto il suo lavoro poetico "sottintende un dialogo segreto con delle forze, dei numi silenziosi e tutelari". Numi amichevoli, benefici, e dotati di una loro capacità salvifica, sono le metafore e le figure di senso che la poesia produce in modo nient'affatto arbitrario e che appartengono alla realtà, abitano le profondità dell'essere. La poesia non le inventa, semmai le riscopre e le accoglie. Compito della poesia, afferma Pontiggia, è "ricostruire una nuova sintassi, dialogica, leggibile, capace di custodire il senso del mistero, o almeno di non disperderlo, di serbare il suo nocciolo sacro, impronunciabile"» (dall'introduzione di Sergio Givone)
16,00

Materia verticale

Materia verticale

Imperatrice Bruno

Libro: Libro rilegato

editore: Nulla Die

anno edizione: 2024

pagine: 120

«C’è un daimon, all’origine del nuovo libro di Imperatrice Bruno: una voce che detta, assegnando un destino, liberando forze che giungono da un tempo lungo. E che si muovono tra opposte tensioni, congiungendo ciò che è separato e discorde. Già nel titolo si impone l’idea della verticalità: Eraclito direbbe che la via che conduce in alto è quella che conduce in basso, ed è unica, la stessa. Una scala lungo la quale si urtano vivi e morti, svegli e dormienti, e lungo la quale le parole si scontrano, si elevano e precipitano con la stessa densità.» (dalla prefazione di Giancarlo Pontiggia).
15,00

Seracchi e morene

Seracchi e morene

Mauro Ferrari

Libro: Libro in brossura

editore: Passigli

anno edizione: 2024

pagine: 104

«La poesia su cui va a chiudersi il nuovo libro di Mauro Ferrari presenta una caratteristica che colpisce per la sua eccezionalità, un caso pressoché unico – a mia memoria – nel panorama poetico contemporaneo. In essa sono infatti presenti i titoli delle cinque raccolte finora pubblicate dall’autore: Forme (1989), Al fondo delle cose (1996), Il bene della vista (2006), Vedere al buio (2017), La spira (2019). Così bene integrati nel tessuto dei versi, da rischiare l’invisibilità; ma così squillanti nella loro sequenza (che rispetta, con la sola inversione dei primi due titoli, l’ordine cronologico), da costituire una chiave interpretativa dell’intero libro, quasi Ferrari volesse invitare il lettore a retrocedere nelle raccolte precedenti, o meglio ancora a considerare tutta la sua produzione entro una prospettiva unica, di cui Seracchi e morene costituisce l’ultimo tassello (…). I versi di Mauro Ferrari – i suoi lettori ben lo sanno – sono sempre stati percorsi, fin dalle origini, da un rigore di indagine che riguarda non solo l’uomo e la sua coscienza, ma anche l’uomo e l’habitat, naturale e sociale, in cui vive. E il lettore non faticherà a rinvenire, nelle sette parti di questa nuova versione de La spira, alcune delle parole decisive del suo pensiero poetico: Storia, Sogno (entrambe con la maiuscola), utopia, vita, poesia, bene, male. Parole pressoché sconosciute alla poesia italiana contemporanea, ma che danno l’idea di quanto l’autore abbia a cuore il senso di quello che un tempo aveva nome “civiltà”. Colpisce nondimeno, nel nuovo libro, sia l’ampiezza del discorso, sia la forza di rappresentazione cui è giunto il pensiero dell’autore. E colpisce soprattutto, nella prima sezione della raccolta (Sotto le bombe), l’elemento di speranza che il poeta può consegnare ai “commercianti di luce”, contrapposti ai “ciechi che il nulla chiamano / vita”…» (dalla prefazione di Giancarlo Pontiggia)
13,50

Donna me prega

Donna me prega

Guido Cavalcanti

Libro: Libro in brossura

editore: Ponte alle Grazie

anno edizione: 2023

pagine: 128

"Chi è questa che vèn, ch'ogn'om la mira, che fa tremar di chiaritate l'âre e mena seco Amor, sì che parlare null'omo pote, ma ciascun sospira?"
10,90

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