Libri di Giorgio Trentin
Chengyu. Cento aforismi della tradizione cinese
Giorgio Trentin
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2017
pagine: 320
I chengyu rappresentano una delle espressioni più profonde dell'antica Cina. Sebbene queste locuzioni idiomatiche, spesso formate da soli quattro caratteri, siano entrate nei secoli nella parlata comune, esse sono in realtà il frutto della grande tradizione storica, filosofica o letteraria. Come sottolinea l'autore, non sempre - anzi, molto raramente - il senso del chengyu è strettamente collegato al significato dei suoi termini. In altre parole, «la somma della traduzione letterale dei componenti non trasmette quasi mai direttamente e interamente il significato di cui l'espressione è in realtà portatrice». Ne può essere un esempio «huà long diàn jing», la cui traduzione letterale suonerebbe «dipingere draghi e tratteggiarne le pupille», ma che intende invece indicare l'aggiunta di un tocco finale (una parola, una frase) che dia eleganza a un discorso, il tocco da maestro, insomma. Questo lavoro offre al lettore una scheda esaustiva dei chengyu qui antologizzati, affiancando al testo e ai suoi significati anche l'identificazione delle fonti, nonché il passo che ha dato origine all'aforisma, presentandolo ove possibile nella sua completezza, in modo da poter ricostruire la storia della locuzione attraverso il testo che l'ha generata.
Lettere dalla Cina
Filippo Coccia
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2017
pagine: 148
Le lettere dalla Cina di Filippo Coccia offrono una serie di immagini della società, delle istituzioni, del pensiero e della cultura della Cina tra il 1957 e il 1960. La Cina in cui arriva Filippo nel 1957, insieme alle sue amiche Renata Pisu ed Edoarda Masi, è un Paese in grande cambiamento e in grande fermento politico. Proprio nel 1957 Mao Zedong avviava la Campagna dei cento fiori che, ideata per liberalizzare in una certa misura il clima politico del Paese, sfocerà nella campagna repressiva del Movimento contro i destri. È dunque in questo clima di costante mutazione e cambiamento che approda per la prima volta Filippo Coccia. Il libro è una raccolta di lettere scritte ai genitori che offre numerosi spunti di riflessione. Le maggiori fonti di informazione sono offerte dalla realtà, osservata nella quotidianità con stupore e interesse. Il libro è corredato da una prefazione di Renata Pisu che ricorda con nostalgia quel periodo della sua vita così ricco di esperienze, da una articolata biografia di Filippo Coccia e da note esplicative puntuali ed esaustive.

