Libri di Giorgio Tricarico
Il diavolo a Helsinki
Giorgio Tricarico, Giuseppe M. Vadalà
Libro: Libro in brossura
editore: Tracce e Ombre
anno edizione: 2023
pagine: 182
Chi è Pietari Jakola, l'inquietante individuo che Matteo incontra nel centro di Helsinki, in un freddo venerdì di dicembre? Matteo è un uomo del terzo millennio che non si riconosce nel tempo in cui vive. A partire da quella che lui definisce un'"esperienza Giobbe", cioè l'esperienza di un carico di dolore che eccede una quantità tollerabile, inizia a cercare con rabbia un senso al "dolore del mondo". Proprio allora compare Pietari, che sardonicamente spariglia e rovescia i faticosi tentativi di Matteo di cercare un senso al male, di mettere ordine nel caos, di intendere l'incomprensibile. Il racconto si snoda nell'arco di soli tre giorni, tra riflessioni e dialoghi sulle relazioni umane, sul nostro mondo malato e sulle domande di sempre dell'essere umano: da dove viene il male, perchè il dolore, che senso ha la morte. Nel racconto non trovano posto risposte definitive; solo ipotesi insature e un tragitto di ricerca che chiama altri viaggiatori a unirsi, per poter fare una differenza.
Daídalon. L'archetipo della possibilità
Giorgio Tricarico
Libro: Libro in brossura
editore: Moretti & Vitali
anno edizione: 2009
pagine: 156
Cosa accade tra il paziente e l'analista quando la terapia cura? Quali sono i fattori terapeutici che si attivano nella relazione fra i due? L'esperienza clinica si offre come mappa per un'esplorazione della psiche che delinea in modo inedito l'immagine del labirinto quale simbolo della Possibilità: la psiche è come un labirinto dentro cui si può rintracciare la leva che attiva l'archetipo del Possibile. Se il terapeuta riesce a cogliere nel paziente quegli aspetti inconsci che esprimono il suo possibile potenziale e riesce a portarli a coscienza, in qualche modo riuscirà a restituire questa percezione al paziente, il quale la sentirà come vera perché avrà toccato i nuclei vitali della sua psiche: quei nuclei che necessitavano di un rispecchiamento profondo per potersi esplicitare e divenire coscienti. Se questa percezione avviene all'interno di una relazione importante e significativa, si può attivare un processo trasformativo. Il concetto di archetipo della Possibilità si offre come importante chiave di comprensione dell'operato di terapeuti di scuole teoriche molto diverse; in particolare getta luce sulla nascita del complesso dell'Io, che nella teoria junghiana è il tramite dell'integrazione tra il modello intrapsichico e il modello relazionale e fornisce nel contempo una dimensione più clinica al concetto cardine di Individuazione.

