Libri di Giovanni Di Cagno
La giustizia, la politica e noi. Per un nuovo equilibrio tra i poteri dello Stato
Giovanni Di Cagno
Libro: Libro in brossura
editore: Cacucci
anno edizione: 2018
pagine: 139
Il rapporto tra potere giudiziario e potere politico risente di forti tensioni in tutte le democrazie, in ragione del progressivo ampliamento degli spazi di intervento della magistratura a scapito di quelli propri dei Governi e dei Parlamenti. Non siamo in presenza, tuttavia, di un complotto dei giudici, ma di un processo in larga parte oggettivo, connesso al mutamento della natura della legislazione e della domanda di giustizia innescato dallo sviluppo del "welfare-state". Negli ultimi anni, peraltro, il fenomeno ha assunto in Italia dimensioni del tutto peculiari. Il delicato equilibrio tra i poteri dello Stato delineato dalla nostra Costituzione è fondato su un duplice presupposto: la magistratura è assolutamente autonoma e indipendente dal potere politico, ma il magistrato è "soggetto alla legge" emanata dal Parlamento. Senonché, al magistrato italiano viene oggi riconosciuta la potestà di integrare, modificare e disapplicare la legge; e se la legge non rappresenta più un limite per il potere giudiziario, si determina un evidente squilibrio nei rapporti con il potere politico, fonte di negative conseguenze per la tenuta del sistema-Paese. Si tratta di una questione ben nota agli addetti ai lavori, ma sostanzialmente assente nel discorso pubblico. Con il presente saggio l'autore propone una riflessione sulla necessità di ricercare un nuovo equilibrio tra i poteri dello Stato, in un'ottica di bilanciamento che ribadisca lo statuto di autonomia e indipendenza della magistratura rispetto al potere politico, ma individui anche i necessari limiti al dispiegarsi del potere giudiziario. Il tutto, con l'obiettivo non tanto di indicare soluzioni politicamente praticabili nell'immediato, quanto di stimolare quel dibattito pubblico che in democrazia rappresenta il necessario preludio alle soluzioni di domani.
Romanzo giudiziario
Giovanni Di Cagno
Libro: Libro in brossura
editore: Cacucci
anno edizione: 2015
pagine: 272
Un traffico d'armi clandestino e un giudizio per impugnativa di licenziamento. La trattativa Stato-mafia (che chissà se c'è stata oppure no) e l'art.18 dello Statuto dei Lavoratori (che sicuramente non c'è più). Si può perdere il posto di lavoro senza una giusta causa? E per una giusta causa si può perdere il proprio futuro? Alla fine, chi vince e chi perde alla roulette della Giustizia? Due avvocati e un giudice (anzi, una giudice) sono i protagonisti di un romanzo corale, denso e avvincente. Tra cause di lavoro, indagini penali e procedimenti disciplinari; tra commissioni parlamentari, istituzioni della Repubblica e servizi segreti; tra giornalisti infidi, generali vanitosi e industriali spregiudicati; tra vite solari, vite infelici e vite blindate; tra amori, matrimoni e divorzi; la vicenda si snoda sino a un epilogo senza consolazione, ma anche senza rassegnazione.
Lo sciopero nei servizi essenziali
Giovanni Di Cagno, Maria Paola Monaco
Libro: Libro in brossura
editore: Cacucci
anno edizione: 2008
pagine: 280
Cosa nostra ieri, oggi, domani. La mafia siciliana nelle parole di chi la combatte e di chi l'ha abbandonata
Giovanni Di Cagno, Gioacchino Natoli
Libro: Copertina morbida
editore: edizioni Dedalo
anno edizione: 2004
pagine: 165
Attraverso la voce di magistrati, investigatori e "uomini d'onore", il volume tratteggia il quadro dell'evoluzione di "Cosa nostra" dagli anni Cinquanta a oggi. Una ricostruzione basata sulle audizioni davanti alla commissione "criminalità organizzata" del CSM e alla commissione parlamentare antimafia, sui verbali d'interrogatorio, sulle sentenze e sulle testimonianze. Dalla fase di "democrazia delle famiglie" a quella della dittatura dei corleonesi, dalla sommersione degli anni Novanta alla riemersione dei giorni nostri, il volume descrive l'organizzazione, le gerarchie, gli affari, i rapporti, le alleanze, le guerre e le strategie della mafia e apre uno squarcio sui possibili scenari futuri.

