Libri di Giovanni Mazzaferro
Il giovane Cavalcaselle. «Il più curioso, il più intrepido, il più appassionato di tutti gli affamati di pittura»
Giovanni Mazzaferro
Libro: Libro in brossura
editore: Olschki
anno edizione: 2023
pagine: 244
«Il più curioso, il più intrepido, il più appassionato di tutti gli affamati di pittura»; l’uomo «che vede tutto»; «mezzo matto per entusiastica devozione verso la sua materia»: così i principali conoscitori europei di metà Ottocento definivano Giovanni Battista Cavalcaselle (1819-1897), critico d’arte e patriota italiano, le cui vicende rispecchiano il fervore e l’inquietudine di un’epoca tanto burrascosa quanto ricca di ideali. Il presente volume – arricchito da una prefazione di Donata Levi – indaga la sua biografia intellettuale dal 1834, anno in cui si iscrisse all’Accademia di Belle Arti di Venezia, al luglio 1857, quando tornò in Italia dopo un lungo esilio in terra anglosassone per aver partecipato ai moti risorgimentali del 1848-49. Viaggi, conoscenze, cultura visiva, formazione metodologica sostanziano una ricerca condotta a partire dalla rilettura integrale del Fondo Cavalcaselle presso la Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia; alla luce di una nuova prospettiva, la scelta è stata quella di non focalizzarsi sulle attribuzioni, per andare invece a scovare ‘tra le righe’ ogni particolare che potesse svelare indizi relativi alla sua vita personale. Inevitabilmente l’indagine, integrata con fonti inedite, si è allargata a quella “repubblica dei conoscitori” che popolava l’Europa di metà Ottocento (Eastlake, Mündler, Waagen, Passavant) e di cui Cavalcaselle fece parte a pieno titolo: ne emerge un quadro originale che sarà indispensabile per ogni futuro studio su uno dei più grandi storici dell’arte della sua epoca.
Le belle arti a Venezia nei manoscritti di Pietro e Giovanni Edwards
Giovanni Mazzaferro
Libro: Copertina morbida
editore: goWare
anno edizione: 2015
pagine: 262
Le vicende delle belle arti veneziane alla luce del Repertorio generale delle Venete Belle Arti, scritto da Giovanni Edwards nel 1833 e largamente debitore nei confronti di testi egualmente inediti del padre, Pietro Edwards. Restauro, Collegio dei Pittori, Accademia, permanenza del sistema corporativo, tramonto e caduta della Repubblica. E ancora: progetti museali fino ad oggi ampiamente sottovalutati, tutela e conservazione del patrimonio pubblico, criteri del gusto e meccanismi del commercio delle opere d'arte nei cinquant'anni (1770-1820) che sconvolgono la vita della Serenissima, la privano dell'indipendenza e la consegnano a francesi e austriaci.