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Libri di Giulia Zitelli Conti

Ma noi non potevamo aspettare più. Memorie e storia della lotta per la casa a Roma

Ma noi non potevamo aspettare più. Memorie e storia della lotta per la casa a Roma

Libro: Libro in brossura

editore: editpress

anno edizione: 2024

pagine: 248

Nel secondo dopoguerra, Roma si presentava costellata da borgate e borghetti abitati specialmente da immigrati, sfrattati dal centro storico e sfollati di guerra. In questi quartieri popolari, migliaia di famiglie si organizzarono per rivendicare il diritto alla casa e alla città. Il volume propone la trascrizione delle voci della memoria di alcuni dei protagonisti di questa intensa stagione di mobilitazione sociale: i ricordi inediti di Renato Fattorini, di Elisabetta Nori, di Antonio Molinari e degli altri intervistati qui raccolti ci trasportano, senza soluzione di continuità, da Borgata Gordiani alla Magliana, ricostruendo le storie di singole occupazioni abitative, narrando percorsi di impegno politico e amicizia e attraversando vent’anni di militanza nel movimento di lotta per la casa (1963-1985). Un movimento composito, eterogeneo e non esente da contraddizioni interne, che ancora oggi rappresenta un soggetto sociale di primaria importanza e urgenza per la città, dentro e fuori il Grande raccordo anulare.
20,00

Magliana nuova. Un cantiere politico nella periferia romana (1967-1985)

Magliana nuova. Un cantiere politico nella periferia romana (1967-1985)

Giulia Zitelli Conti

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2019

pagine: 224

Costruita sul finire degli anni Sessanta con diverse irregolarità, nell’immaginario collettivo Magliana Nuova è stata a lungo – e per certi versi lo è ancora – la periferia della speculazione edilizia per antonomasia. Non solo: “grazie” all’omonima Banda, la cui fama si è negativamente riflessa sul territorio, ha assunto i connotati di una zona popolare malfamata. Per un buon quindicennio, però, questo lembo di città è stato anche uno straordinario cantiere politico che ha visto operare tante realtà associative: dai partiti tradizionali, ai gruppi extraparlamentari, ai collettivi auto-organizzati come il Comitato di quartiere, il Comitato di lotta per la casa, il Centro di cultura proletaria, il Collettivo femminista e il Canzoniere della Magliana. Tutt’oggi molte delle organizzazioni protagoniste della mobilitazione degli anni Settanta e Ottanta mantengono una loro presenza territoriale, e nuove se ne sono andate aggiungendo. Lo studio degli archivi di quartiere, unito alla raccolta di fonti orali e all’analisi di varie tipologie documentarie – telegrammi prefettizi, censimenti comunali, articoli di giornale, inchieste, fotografie, audiovisivi – restituisce l’immagine di quel fermento urbano che ha portato a un sostanziale miglioramento delle condizioni di vita nel quartiere e alla conquista di una casa per centinaia di famiglie. Se in questi anni di profondi cambiamenti appare sempre più difficile parlare di identità territoriali, si può certamente dire che l’associazionismo sia ancora oggi un carattere costitutivo di Magliana Nuova. Un carattere che eredita direttamente dalla sua storia.
29,00

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