Libri di Giuliana Sanò
Produrre e riprodurre soggettività nello scenario post-pandemico. Differenze, gerarchie e forme di esclusione tra strategie di controllo e tattiche di resistenza
Libro: Libro in brossura
editore: Ledizioni
anno edizione: 2024
pagine: 202
La pandemia da Covid-19 ha attivato tensioni nelle relazioni quotidiane di potere che hanno permesso di ricondurre questioni economiche, lavorative e professionali entro più ampie matrici sociali, politiche e culturali. Indagando etnograficamente le condizioni di lavoro e di vita durante la pandemia, gli autori e le autrici dei contributi qui raccolti forniscono un ritratto della soggettività e delle sue plurime articolazioni di classe, genere e "razza" che, per un verso, vengono forzate alla produzione di forme di vita funzionali alle strutture produttive e di potere e, per un altro, generano forme di vita non pienamente compatibili o aderenti alle richieste che le vengono imposte. Attraverso l'esplicita formulazione di esperienze di vita e di lavoro che sfidano gli ordinamenti sociali imposti dalla pandemia, i contributi mostrano, allora, in che misura la soggettività agisca da fattore di mediazione tra vecchie e nuove dinamiche di potere.
Fabbriche di plastica. Il lavoro nell'agricoltura industriale
Giuliana Sanò
Libro: Libro in brossura
editore: Ombre Corte
anno edizione: 2018
pagine: 260
Il volume indaga la condizione del lavoro agricolo in un distretto della Sicilia sud-orientale, interamente destinato alla coltivazione di ortaggi in serra e caratterizzato da una significativa presenza di lavoratrici e lavoratori stranieri. In particolare, si mettono a fuoco le contraddizioni di un sistema agricolo che aspira a raggiungere elevati standard produttivi ma che conserva pervicacemente un'organizzazione del lavoro ancorata a modelli tipicamente pre-moderni, attingendo a diverse forme del lavoro informale e precario. Con uno stile etnografico, dopo averne ricostruito la storia, l'autrice analizza le trasformazioni e la condizione che caratterizzano il distretto agricolo ragusano, spaziando dalle rappresentazioni e dalle narrazioni locali sull'agricoltura e sul funzionamento del lavoro agricolo, ai resoconti di una giornata di lavoro in serra o in un magazzino di confezionamento. Soffermandosi poi sugli spazi destinati alla vita domestica e alla socializzazione dei lavoratori e delle lavoratrici migranti, evidenzia chiaramente come questi siano stati fortemente riassorbiti dalle logiche della produzione e del mercato del lavoro, come il lavoro precario e insicuro condizioni profondamente la loro vita quotidiana, le loro scelte e i loro progetti di mobilità, e la stessa percezione che essi hanno di sé.