Libri di Giuseppe Alba
La città dei sapori. Itinerario storico-gastronomico palermitano
Giuseppe Alba
Libro: Copertina rigida
editore: Edizioni Danaus
anno edizione: 2021
pagine: 204
Ballarò, Capo e Vucciria. Colori, odori e voci dei mercati storici di Palermo
Giuseppe Alba
Libro: Libro in brossura
editore: Kalós
anno edizione: 2016
pagine: 132
In un momento in cui i mercati storici sono in crisi, questo racconto per parole e immagini diventa una testimonianza di quello che per decenni hanno rappresentato nelle abitudini e nella tradizione dei palermitani. Il risultato di queste istantanee è una progressiva perdita di identità dei mercati, i colori vivaci della frutta e della verdura della provincia di Palermo sbiadiscono, gli odori di spezie, carne e pesce svaniscono, le voci e le famose abbanniate si fanno più silenziose e si dissolvono nei ricordi di un'intera città. Ballarò, Capo e Vucciria rappresentano un itinerario antropologico imprescindibile per la storia e la memoria di Palermo.
Le stanze delle meraviglie. Aspetti del collezionismo in Sicilia e in Europa
Giuseppe Alba, Aurelio Pes
Libro: Libro in brossura
editore: Qanat Production
anno edizione: 2014
pagine: 196
Provo con sorpresa – in una società come la nostra che sembra ormai adusa a ogni genere di raccolte – lo stesso shock che in genere provoca in noi il confronto con evenienze suggestive, e che inducono per esempio Picasso a imitare, nelle sue ceramiche, l’arte africana e, ancor di più, iranica che sino ad allora gli era del tutto sconosciuta; o Giacometti a rielaborare, nelle sue sculture, le statuine nuragiche, da sempre considerate delle semplici stranezze, non tali comunque da influenzare le più eccelse creazioni. Allo stesso modo, Alba ha esordito al collezionismo surrettiziamente, raccogliendo a sua volta francobolli, donati insieme ai grissini Kim con i quali da bambino faceva colazione; si è conseguentemente interessato, in modo più strutturato, alla filatelia, alla storia postale, per occuparsi di grafica liberty e trascorrere, in ultimo, alle figurine pubblicitarie, che la Liebig, dalla fine dell’Ottocento ai nostri giorni, insieme ad altri paesi, ha voluto dedicare alla Sicilia. Qui, il rango del collezionista si coniuga al fine gusto letterario, affidando al nostro godimento pagine di bella scrittura poetica.

