Libri di Giuseppe Mazzeo
Memorie di guerra. Il fronte e la prigionia di quattro internati lucani
Ciro Moretti, Carmine Paolino, Giovanni Libutti, Giuseppe Mazzeo
Libro: Libro in brossura
editore: Photo Travel Editions
anno edizione: 2022
pagine: 132
Pochi avvenimenti nella storia italiana del '900 assunsero un significato particolare come l'armistizio dell'8 settembre 1943. Circa 600 mila soldati italiani furono catturati dalle truppe tedesche e inviati in centri di raccolta per essere trasferiti poi, con viaggi interminabili, in campi di prigionia sparsi nei territori controllati dal Terzo Reich. Questi prigionieri furono considerati I.M.I (Internati Militari Italiani), uno status particolare ispirato dalla volontà di punire il tradimento italiano dell'8 settembre, eludere i controlli della Croce Rossa e aggirare le limitazioni della Convenzione di Ginevra e furono utilizzati per lo più nell'industria bellica tedesca. Dopo circa ottant' anni, vengono rese pubbliche le memorie manoscritte di quattro prigionieri di guerra: tre di loro furono I.M.I. mentre uno fu prigioniero degli inglesi. Minuziosa cronaca di eventi drammatici consumati nei lager, in cui traspare tutta la ferocia della guerra e i patimenti della prigionia, ma anche l'umanità e il coraggio di questi ragazzi nel condividere tra loro la privazione della libertà e della condizione di esseri umani, con la sempre viva speranza di ritornare presto alle loro famiglie.
Delitto in monastero
Giuseppe Mazzeo
Libro: Copertina morbida
editore: Abrabooks
anno edizione: 2019
Città a meno del piano. L'indifferenza delle strutture urbane alla pianificazione
Giuseppe Mazzeo
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2011
pagine: 224
La città è una struttura viva e in continua mutazione. La velocità con cui essa cambia non è costante ma differisce sia da una città all'altra che da periodo a periodo. Lo strumento che negli ultimi centocinquanta anni è stato utilizzato per governare le trasformazioni urbane è il piano, ma, poiché il processo evolutivo che parte dalla formazione del piano non è lineare, quasi mai il punto di arrivo è quello previsto in origine. In questa ottica il piano rappresenta soprattutto una esercitazione sull'ieri e sull'oggi, quasi mai sul domani. Il volume analizza il fenomeno urbano da diversi punti di vista ed è suddiviso in due parti. Nella prima parte il ragionamento si sviluppa a partire dalla constatazione che il piano come è oggi inteso è sempre più inefficace ad assolvere ai compiti che storicamente gli sono stati affidati, oltre che a far fronte alle nuove sfide che incombono sulle città. In questo il peso distorcente della norma ha un suo rilevante impatto negativo. La difficoltà del piano nel configurarsi come strumento capace di guidare l'evoluzione della città viene evidenziata nella seconda parte del volume, incentrata sull'analisi di una serie di casi-studio il cui denominatore comune è rappresentato dalla presenza di processi trasformativi - talvolta rapidissimi, talaltra lentissimi - che sembrano fare tranquillamente a meno del piano.