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Libri di Giuseppe Salvia

Il progetto della natura. Gli strumenti della biomimesi per il design

Il progetto della natura. Gli strumenti della biomimesi per il design

Giuseppe Salvia, Valentina Rognoli, Marinella Levi

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2009

pagine: 296

La natura è assimilabile ad un pregevole progetto, frutto di processi evolutivi perpetuatisi per quasi 4 miliardi di anni, tali per cui la continua ottimizzazione degli organismi ha generato materiali, strutture e meccanismi di mirabile efficacia, spesso superiore ai corrispondenti artefatti umani, soprattutto dal punto di vista ambientale. Il libro, "Il progetto della Natura", è il risultato del percorso di ricerca per la diffusione dell'approccio biomimetico nella progettazione, che trae ispirazione proprio dagli organismi naturali per la realizzazione di prodotti e processi avanzati in molteplici livelli (prestazionale, tecnologico, ambientale, economico,...) e ambiti applicativi (prodotti industriali, tessile e abbigliamento, architettura e costruzioni). Le potenzialità dell'approccio biomimetico vengono illustrate attraverso una vasta esemplificazione dei casi applicativi ed espedienti più significativi. La trattazione del tema comprende inoltre una panoramica sugli approcci, le istituzioni di maggior rilievo e gli strumenti basilari per avviare la progettazione bioispirata attraverso l'indicazione di riviste specializzate, blog di divulgazione e scambio, nonché database mirati a sostenere i progettisti della prossima "era biomorfica".
44,00

Il valore dell'imperfezione. L'approccio wabi sabi al design

Il valore dell'imperfezione. L'approccio wabi sabi al design

Francesca Ostuzzi, Giuseppe Salvia, Valentina Rognoli, Marinella Levi

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2016

pagine: 136

Gli artefatti sono intrinsecamente destinati ad accompagnare la vita degli individui. Sono entità vive e mutevoli, che possono cambiare il loro aspetto o perfino la loro funzione. Così come per l'uomo, rughe, cicatrici costituiscono una testimonianza del passaggio del tempo e delle esperienze, analogamente graffi, ingiallimento, imperfezioni, a partire da uno stato di "brillantezza" di fabbrica, sono sintomatici dell'evoluzione e dell'unicità dell'artefatto. Le imperfezioni divengono quindi elementi narrativi, che raccontano il vissuto specifico dell'artefatto, l'uso che ne è stato fatto e le sue peculiarità, riuscendo inoltre a rivelare qualcosa del proprietario. Così l'imperfezione diviene un valore da ricercare, come era avvenuto in Oriente con l'influsso del Wabi sabi, la "bellezza delle cose mutevoli, imperfette e temporanee". Imperfetto diviene sinonimo di reale, naturale, inevitabile, umano. Ridare valore all'imperfezione significa progettare prodotti capaci di invecchiare, di modificarsi, di essere riparati; significa stimolare il legame emotivo tra utente e prodotto, allungarne il ciclo di vita e, soprattutto, significa accettare la presenza di una variabile non controllabile che spesso "cambia il finale del racconto". Il libro indaga il valore attribuibile alle imperfezioni degli oggetti, proponendole come sintomi di un'inequivocabile unicità del prodotto, nonché fautrici del rafforzamento del legame emotivo, nel tempo e nello spazio.
23,00

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