Libri di Graham Harman
Arte e oggetti
Graham Harman
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2023
pagine: 276
Per la prima volta Graham Harman, fondatore dell’ontologia orientata agli oggetti (OOO), tratta insieme e organicamente i temi che gli stanno più a cuore. Frutto di una meditata riflessione riversatasi in altre opere, Arte e oggetti costituisce la base di una nuova estetica, improntata al formalismo, al pluralismo e al realismo. In un mondo popolato da oggetti, la cui dimensione ritratta resta inattingibile, l’osservatore viene sedotto e stupito dal loro fascino. Opponendosi alla critica di matrice relazionistica e olistica, Harman rilegge le avanguardie del Novecento e le attuali forme artistiche. Ispirandosi ai pensatori chiave del formalismo (Kant, Greenberg e Fried), Harman ne elabora una versione weird in salsa OOO, che rilancia il ruolo della bellezza e della teatralità. L’autonomia delle opere d’arte diventa così chiusura che seduce e che spinge lo spettatore a divenire oggetto reale della metafora, sostituendo la banalità del letterale e donando linfa vitale all’esperienza estetica.
Ontologia orientata agli oggetti. Una nuova teoria del tutto
Graham Harman
Libro: Libro in brossura
editore: Carbonio Editore
anno edizione: 2021
pagine: 320
Il pensiero moderno occidentale ci ha abituati a credere che solo ciò che percepiamo è reale, che l'essere umano sia al centro del mondo e lo scopo della filosofia sia permetterci di interpretarlo. Graham Harman teorizza una nuova, provocatoria ontologia e in questo saggio, che è il suo manifesto programmatico, sintetizza e spiega i punti chiave del suo pensiero. Al cuore dell'Ontologia Orientata agli Oggetti c'è l'idea che gli oggetti - reali, immaginari, naturali, artificiali, umani e non umani - siano indipendenti gli uni dagli altri e che rientri nei compiti della filosofia indagare la loro interazione, anche quando essa avviene in assenza della percezione umana. Nata negli anni Novanta, l'Ontologia Orientata agli Oggetti dà voce alle istanze e gli interrogativi di questa nostra epoca di smarrimento e incertezza, invitando a superare l'antropocentrismo e ad estendere la riflessione filosofica al di fuori dell'uomo. Questo innovativo modello di pensiero ha saputo infiammare il dibattito culturale degli ultimi anni, trovando applicazione negli ambiti più disparati, dall'ecologia all'arte, e ha avuto una potente eco in particolare nel mondo dell'architettura.
L'unica via d'uscita dalla filosofia moderna
Graham Harman
Libro
editore: Kaiak
anno edizione: 2023
pagine: 284
Ci sono parole comuni, spesso abusate, il cui significato letterale, benché nascosto, sembra avere maggiore profondità di quello metaforico o derivato. Una di queste è interfaccia: essa designa le complesse forme di interazione linguistico-prossemica tra esseri umani (il faccia-a-faccia), ma in termini sistemici può anche riferirsi alla relazione uomo-animale, uomo-vegetale o uomo-inorganico, come pure allo scambio animale-vegetale, animale-animale o animale-inorganico. In termini psicosociali, a fronte della insopprimibile tendenza ad antropomorfizzare l'interfaccia macchinica, ormai gli umani tendono a relazionarsi tra loro solo attraverso interfacce non umane, prevalentemente digitali, mentre un ultimo livello si dischiude quando due o più intelligenze artificiali conversano attraverso interfacce progettate dall'uomo per riprodurre, o al contrario per superare il carattere autoreferenziale dell'interazione umana. Testi di: Vincenzo Cuomo, Eleonora de Conciliis, Luca Fabbris, Romano Gasparotti, Friederich Kittler, François Laruelle, Jean-Claude Léveque, Alex Pagliardini, Aldo Pisano, Marion Roche, Francesco Striano.