Libri di Graziano Biondi
Le maestrie di Zarathustra e Pitagora
Graziano Biondi
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2026
pagine: 414
Lo studio verte su Pitagora a contatto con i maestri egiziani e persiani Enufis e Zaratas (o Zarathustra) e costituisce una replica all’indirizzo prevalente di relegare Pitagora al di fuori della filosofia propriamente detta e di proporne una visione dipendente dal presunto “sciamanismo” siberiano. Definisce una concezione dell’anima non ristretta a un esercizio mediatico, ma neppure declinata in modo platonico, poiché non incline alla separazione dal mondo sensibile, ma strutturata in senso naturale, per certi versi “materialistico” in quanto messa in opera da lume e tenebra, elementi sia fisici e numerici, sia divini ed etici. L’anima pensata da Pitagora viene riscoperta come vita naturale, tanto cosmica quanto umana, non più ricondotta a coscienza dell’Io, né a persona individuale. Viene pertanto inserita nell’orizzonte di un dualismo universale in cui i contrari non si escludono a vicenda, ma compongono un’armonia durante una reciproca sussistenza di differenze e sintesi nuove. La prospettiva esegetica individua nell’opera su Zoroastro di Eraclide Pontico il luogo della sua documentazione e il motivo di una fuoriuscita dal platonismo. La conclusione mira a un’ipotesi di riordino della storia della filosofia ai suoi inizi.
La favola di Euforbo e Pitagora
Graziano Biondi
Libro: Libro in brossura
editore: Manifestolibri
anno edizione: 2009
pagine: 286
Una filosofia in forma di favola: questa era la maniera di comunicare di Pitagora, il primo a introdurre nell'Occidente il pensiero di un'anima non arrestata dalla morte, ma neppure chiusa in un solo uomo, poiché le sue rinascite sono i capitoli di una vita molteplice in continuo divenire. All'uomo moderno, chiuso nel proprio io come in trincea, quest'anima pitagorica potrebbe apparire una doppia identità o un'illusoria credenza in un'altra vita che non c'è. Ma, svolta con rimandi ai misteri della Grande Madre e di Dioniso salvato da Apollo, l'analisi delle testimonianze sulla favola in cui Pitagora ricorda d'esser già stato un messaggero ermetico di Dio e un guerriero, che apprende i dolori delle altre anime e si trasforma in un filosofo, documenta che l'anima non corrispondeva all'io di una persona, ma alla vita trascorsa in connessione con un cosmo altrettanto animato e soggetto a un armonico ed eterno ritorno. La favola dell'anima contiene sia raggiri retorici, sia criptici significati; sembra una storiella delle favolose incarnazioni di Pitagora in personaggi marginali dell"'Iliade" come Euforbo o delle "Argonautiche" come Etalide, ma costituisce un'iniziazione alla filosofia: comprendere il proprio e l'altrui vissuto significa scorgere un mondo.
Basilide. La filosofia del dio inesistente
Graziano Biondi
Libro: Copertina morbida
editore: Manifestolibri
anno edizione: 2005
pagine: 383
Basilide fu il primo pensatore gnostico cristiano: in Alessandria d'Egitto, agli inizi del II secolo d.C. scrisse il primo commentario al Vangelo che interpretò come un'allegoria, inserendovi elementi di filosofia ellenica e di sapienza egizia e persiana. I detti e i fatti di Gesù costituivano per Basilide una cifra segreta per la rivelazione di teorie iniziatiche, non comprese dai primi cristiani. Secondo una complessa astronomia degli angeli, propose per primo la festività del Natale. Venne dichiarato eretico dalla Chiesa di Roma, ma il suo pensiero influenzò la nascita della filosofia cristiana e contribuì, forse in modo decisivo, alla rielaborazione del concetto greco di Logos in senso cristiano.

