Libri di Gustavo Corni
L'Italia occupata. 1917-1918. Friuli e Veneto orientale da Caporetto a Vittorio Veneto
Gustavo Corni
Libro: Libro in brossura
editore: Gaspari
anno edizione: 2024
pagine: 224
Fra fine ottobre e i primi di novembre del 1917 la popolazione del Friuli e del Veneto a Est del Piave fu travolta da due inarrestabili ondate: la prima delle colonne di soldati e mezzi militari italiani in ritirata dopo la rottura del fronte a Caporetto, e pochi giorni dopo la seconda degli austro-ungarici e germanici vincitori. Per quasi un anno nel territorio invaso fu attuato uno spietato regime d’occupazione. Tutto fu conteggiato, stimato, requisito, e consumato in loco dagli occupanti, lasciando alla popolazione occupata solo le briciole. Fra occupanti e occupati si instaurarono complessi rapporti, fatti anche di reciproca compassione. Ma non mancarono atteggiamenti di reciproco odio. Il tema è stato largamente trascurato dalla storiografia, anche a livello locale. La monografia di Gustavo Corni, specialista di storia della Germania nell’Otto-Novecento, si propone come il primo ampio affresco basato su fonti d’archivio austro-germaniche e italiane e su una ricca produzione diaristica.
Inediti della grande guerra. Immagini dell'invasione austro-germanica in Friuli e nel Veneto orientale
Gustavo Corni, Eugenio Bucciol, Angelo Schwarz
Libro: Libro rilegato
editore: nuovadimensione
anno edizione: 2008
pagine: 272
Uno spaccato di un periodo storico che ha segnato in profondità la società e la storia di interi territori. Il libro è diviso in sezioni che descrivono con rare foto originali la società veneto-friulana durante l'occupazione militare austro-germanica nel 1917-18, i paesi del Friuli, delle retrovie e quelli sulla linea del fuoco, i iegionari cecoslovacchi sul fronte italiano, le esecuzioni capitali.
Il Friuli. Storia e società
Gustavo Corni
Libro
editore: Ist. Friulano Mov. Liberazione
anno edizione: 2000
pagine: 310
I ghetti di Hitler. Voci da una società sotto assedio 1939-1944
Gustavo Corni
Libro
editore: Il Mulino
anno edizione: 2001
pagine: 528
Il volume fa ricorso a una vasta messe di diari e memorie. Molti ebrei hanno infatti scritto della propria esperienza e lasciato minute cronache degli accadimenti. Rielaborando questo materiale Corni ha ricostruito tutti gli aspetti della vita quotidiana nei ghetti e le reazioni dei singoli e delle comunità alla persecuzione. Ne esce un libro terribilmente eloquente sugli indicibili disagi materiali (il sovraffollamento, la fame, il caroviveri), sulle violenze naziste, ma anche sull'autogoverno dei ghetti e la funzione spesso equivoca che lo Judenrat e la polizia ebraica esercitavano, sui tentativi di resistenza, infine sulla difficoltà, talora insuperabile, di preservare la propria dignità in condizioni estreme.
Hitler
Gustavo Corni
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2007
pagine: 221
Da oltre mezzo secolo la figura di Adolf Hitler non cessa di catalizzare l'attenzione degli storici e l'interesse, persino morboso, del pubblico più largo. Del resto, è indubbio che Hitler sia stato il personaggio storico che con la sua azione ha avuto la maggiore influenza, di segno negativo, sul corso delle cose europee e mondiali nel secolo ventesimo. Sulla biografia di Hitler si contano ormai molti contributi importanti, dalla biografia di Fest a quella vastissima di Rershaw. In questo quadro, il volume di Corni si presenta come un'equilibrata e aggiornata esposizione che mette a frutto e discute la più recente ricerca sia sulla vita e l'azione del Führer sia sulle caratteristiche dello stato nazista, ponendo in rilievo le questioni e i nodi interpretativi salienti che il lavoro degli storici ha fatto emergere.
Fascismo. Condanne e revisioni
Gustavo Corni
Libro: Libro in brossura
editore: Salerno Editrice
anno edizione: 2011
pagine: 135
Dal predominio del "paradigma antifascista" all'interpretazione del fascismo proposta da Renzo De Felice, Gustavo Corni ricostruisce l'evoluzione della storiografia contemporanea dal 1945 ad oggi. La sua analisi pone al centro dell'attenzione temi quali l'importanza della Resistenza, il consenso verso il regime fascista, i rapporti fra regime e poteri forti dell'economia. Dopo la fine della cosiddetta "prima Repubblica" il paradigma antifascista ha subito colpi ancora più duri, in un clima politico e culturale radicalmente cambiato. I "revisionismi" sono all'ordine del giorno, suscitando polemiche ma anche forti consensi nel pubblico. In un contesto culturale meno ideologizzato che in passato, ci si deve chiedere se sia possibile costruire percorsi di lettura della nostra storia recente più liberi da condizionamenti politici e di partito. Presentazione di Alessandro Barbero.
Guglielmo II. L'ultimo Kaiser di Germania tra autocrazia, guerra ed esilio
Gustavo Corni
Libro: Libro rilegato
editore: Salerno Editrice
anno edizione: 2022
pagine: 336
Guglielmo II Hohenzollern fu imperatore di Germania e re di Prussia dal 1888 al 1918, quando di fronte alla sconfitta militare e ai sussulti rivoluzionari fu costretto ad abdicare. Durante il suo lungo regno cercò di esercitare un potere assoluto: nominava e sfiduciava cancellieri (ben sette), imponeva l’agenda politica, era il protagonista indiscusso della politica estera del Reich. L’imperatore agiva facendosi forte di una legittimazione divina del suo potere, e aveva in spregio il parlamento e i partiti politici. Durante il suo regno fu osannato e celebrato come un sovrano moderno, perfino “socialista”, capace di risolvere i grandi problemi del Reich: l’industrializzazione accelerata e i conseguenti radicali mutamenti sociali. Fu abile nel servirsi dei nuovi mezzi di comunicazione di massa, in particolare la stampa e la fotografia. Ma fu anche vituperato e messo in caricatura, soprattutto all’estero. Nel corso della guerra fu oggetto di durissime critiche da parte dell’Intesa, che lo considerava l’incarnazione del militarismo e autoritarismo prussiano. Critiche che si accentuarono nel dopoguerra, quando gli fu attribuita la responsabilità dello scatenamento del conflitto. Visse per quasi ventitré anni in un grigio esilio nei Paesi Bassi, messo ai margini della storia, incapace di fare i conti con le proprie responsabilità, tenacemente abbarbicato al sogno di sovvertire le istituzioni repubblicane e di essere riportato sul trono da Hitler. Il libro ripercorre tutte le fasi della sua vita, parallela a uno dei momenti più critici della civiltà occidentale: dai trionfi del colonialismo e dell’industria, all’abisso della Grande guerra. Dall’infanzia, contrassegnata da problemi fisici e da un conflitto mai risolto con i genitori, al lungo e scintillante regno, alla repentina scomparsa dalla scena proprio negli anni di guerra, al lungo e malinconico tramonto nell’esilio. Le vicende private e individuali dell’uomo, segnato da un carattere scostante e arrogante, all’apparenza brillante ma umanamente arido, sono analizzati in stretto intreccio con i contesti in cui si snoda la sua lunga vita: l’ascesa della Prussia, l’unificazione del Reich, la guerra mondiale, la svolta repubblicana e infine l’irresistibile trionfo del nazionalsocialismo.
Raccontare la guerra. La memoria organizzata
Gustavo Corni
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori Bruno
anno edizione: 2012
pagine: 280
Raccontare la propria storia è, per ogni paese, un momento chiave nella costruzione dell'identità nazionale e nella messa in opera dei complessi meccanismi della memoria collettiva. A maggior ragione, raccontare di una guerra perduta è un procedimento rischioso e doloroso: coinvolge i testimoni (i reduci, i loro famigliari, le organizzazioni degli ex combattenti); quindi, via via, coloro che rielaborano a vario titolo la memoria, facendone racconto orale letteratura, cinema o documentari; infine gli storici. Un caso emblematico di questi processi è il discorso pubblico sulla campagna di Russia così come si è sviluppato, nel dopoguerra, sia in Italia che nella Germania Occidentale e, con diversa valenza, anche nella DDR. Questo libro ripercorre per la prima volta, sulla base di un vasto campione letterario (narrativa, memorialistica, scrittura autobiografica), modi in cui la campagna di Russia e il suo esito disastroso sono stati narrati, dal 1945 alla metà degli anni sessanta, nella fase culminante della Guerra fredda. Ne ricostruisce i modelli e i luoghi comuni dominanti. Mette infine in luce analogie e differenze nella percezione e nelle strategie interpretative di ciascun paese.
La grande guerra in Veneto e in Friuli. Documenri e immagini dell'occupazione militare austro-germanica nel Nordest
Gustavo Corni
Libro: Copertina morbida
editore: nuovadimensione
anno edizione: 2015
pagine: 119
Dall'inizio di novembre 1917 al novembre del 1919 la popolazione civile nel Friuli e Venero orientale, fino al Piave, venne sottoposta a una dura occupazione militare da parte delle truppe austro-ungariche e germaniche. Un'occupazione intrisa di violenza e di spietato sfruttamento di tutte le risorse disponibili sul territorio: ma anche intessuta di reciproca comprensione e di aiuto fra un esercito logoro e sull'orlo del crollo e una popolazione inerme, formata quasi esclusivamente da donne, bambini e anziani, perlopiù contadini.
La grande guerra in Veneto e in Friuli. Documenti e immagini dell'occupazione militare austro-germanica nel Nordest. Volume 1
Gustavo Corni
Libro: Copertina morbida
editore: nuovadimensione
anno edizione: 2015
pagine: 119
Dall'inizio di novembre 1917 al novembre del 1919 la popolazione civile nel Friuli e Venero orientale, fino al Piave, venne sottoposta a una dura occupazione militare da parte delle truppe austro-ungariche e germaniche. Un'occupazione intrisa di violenza e di spietato sfruttamento di tutte le risorse disponibili sul territorio: ma anche intessuta di reciproca comprensione e di aiuto fra un esercito logoro e sull'orlo del crollo e una popolazione inerme, formata quasi esclusivamente da donne, bambini e anziani, perlopiù contadini.
Storia d'Europa e del Mediterraneo. Volume Vol. 13
Libro: Libro rilegato
editore: Salerno
anno edizione: 2016
pagine: 752
L'esigenza di capire chi siamo e da dove veniamo è particolarmente sentita in questo inizio di millennio, mentre i confini nazionali dei paesi europei si dissolvono sotto l'impulso della globalizzazione economica e dell'unificazione politica, e una spinta migratoria irresistibile provoca un rimescolamento senza precedenti di popoli e culture. In questo contesto la storia ha riacquistato un ruolo centrale nel dibattito politico, culturale ed etico: è diffusa la sensazione che in un passato condiviso si possa trovare la risposta al nostro bisogno di identità. Ma per evitare manipolazioni è indispensabile una riflessione critica sulla storia, che utilizzi gli strumenti d'interpretazione più aggiornati: scopriremo allora che le nozioni oggi in causa, di Europa o di civiltà occidentale, di mondo cristiano o dì Islam, non corrispondono a identità fisse e immutabili, ma che il loro volto attuale si è formato nel corso dei millenni, in un gioco incessante di condizionamenti reciproci. Il titolo stesso della Storia d'Europa e del Mediterraneo contiene una risposta all'interrogativo cruciale: che cos'è l'Europa? I quindici volumi di quest'opera senza precedenti rintracciano l'intero sviluppo della civiltà europea, nella convinzione che questa vicenda millenaria possa essere compresa soltanto nel quadro più ampio del bacino mediterraneo, col suo intreccio senza eguali di culture e di fedi diverse.
8 settembre 1943. I.M.I. Internati militari italiani e altre prigionie
Gustavo Corni
Libro
editore: Museo Storico Italiano della Guerra
anno edizione: 2017
pagine: 168
Il volume raccoglie le relazioni presentate al Convegno internazionale “Internati Militari Italiani (IMI) nel contesto delle prigionie subite dai soldati italiani dopo l’8 settembre 1943”, organizzato nel 2013 dal Museo Storico Italiano della Guerra, dall’Accademia Roveretana degli Agiati, dal Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Trento e dal Laboratorio di Storia di Rovereto, con il contributo della Provincia autonoma di Trento. Il Convegno ha visto la presenza di alcuni tra i più autorevoli studiosi di internamento e prigionia, vicende rimaste per molti decenni ai margini della memoria collettiva e a tutt’oggi non ancora pienamente comprese nella loro complessità e drammaticità.

