Libri di Harold Acton
Il Botticelli fantasma e altri racconti
Harold Acton
Libro: Copertina morbida
editore: Passigli
anno edizione: 2009
pagine: 219
Nato e vissuto a Firenze in una delle ultime grandi ville patrizie, Sir Harold Acton (1904-1994) è stato uno dei più versatili scrittori inglesi contemporanei. Membro influente del così detto "Oxford Group", che riunì alcuni dei più noti narratori inglesi, fu poeta, romanziere, storico d'arte, saggista. Ma Acton fu anche testimone e protagonista della Firenze cosmopolita prediletta dagli anglosassoni, nella quale, nell'arco di qualche decennio, vissero personaggi del calibro di Henry James, Edith Wharton, Vernon Lee, D.H. Lawrence, Aldous Huxley, Isadora Duncan, Bernard Berenson e molti altri. Ma, al di là di queste celebrità, la numerosa colonia anglosassone fiorentina era composta anche da personaggi più anonimi, molto spesso assai bizzarri, come rivelano questi racconti: appassionati collezionisti d'arte, eccentriche dame, romantiche signore del bel mondo, rampolli di grandi famiglie oramai decadute, aristocratiche bisbetiche, tutti personaggi - come scrive Harold Acton nella corposa prefazione - "il cui aroma individuale era innegabile, farcito di stravaganza e astrazioni".
Ville italiane e loro giardini
Edith Wharton
Libro: Libro rilegato
editore: Passigli
anno edizione: 2019
pagine: 201
«Il giardino deve essere studiato in rapporto alla casa, e giardino e casa in rapporto al paesaggio», afferma la Wharton, ed in questa affermazione è già tutto l'interesse del libro: non un trattato di floricoltura, o una delle tante raccolte fotografiche sull'argomento, dunque, ma uno studio sottile ed attento dei grandi giardini italiani, del loro rapporto con le rispettive ville, dei diversi stili di vita caratteristici della «vita in villa» nelle diverse regioni d'Italia. «Gli antichi giardini italiani erano fatti per essere vissuti», afferma ancora la Wharton. Comprendere i più intimi aspetti dell'arte dei giardini è dunque comprendere anche la vita e l'organizzazione sociale che a quei giardini si accompagnavano. Lungi da essere una mera descrizione di luoghi, questo libro è dunque un documento di quell'interesse per la vita italiana che, dai primi viaggiatori inglesi del Seicento e Settecento ai nostri giorni, non ha mai smesso di affascinare gli anglosassoni. E non a caso Edith Wharton appartiene a pieno titolo alla generazione e cultura dei suoi amici Henry James, Bernard Berenson, Vernon Lee e gli altri grandi «espatriati» che dall'America e dall'Inghilterra, sulle orme del classico «grand tour», venivano a Napoli, a Firenze, a Roma, a Venezia, ultimo esempio di una cultura cosmopolita e raffinata che sarebbe stata di li a poco travolta dalla guerra e dalle trasformazioni profonde del XX secolo. Introduce il volume — interamente illustrato con disegni, incisioni e dipinti d'epoca — un partecipe scritto di Harold Acton, che del mondo di Edith Wharton fu testimone diretto.
I Borboni di Napoli (1734-1825)
Harold Acton
Libro: Libro rilegato
editore: Giunti Editore
anno edizione: 1998
pagine: 826
Sui Borboni di Napoli si sono avute opinioni diverse o addirittura contrastanti, influenzate in gran parte dai pregiudizi liberali del XIX secolo. Dall'unificazione d'Italia in poi, i Borboni sono stati sistematicamente condannati: Napoli tuttavia deve molto della sua essenza vitale a questa dinastia scomparsa. Dopo aver consultato una mole sterminata di documenti e senza mai indulgere nel dotto o nel professorale, Acton ribalta questa interpretazione e ci restituisce la cronaca di quasi cent'anni di storia di quel regno di Napoli che fu a lungo centro della contesa tra Francia e Inghilterra per il controllo del Mediterraneo.