Libri di Idolo Hoxhvogli
La comunità dei viventi
Idolo Hoxhvogli
Libro: Libro in brossura
editore: Clinamen
anno edizione: 2023
pagine: 58
In principio è lo scandalo, la spinta a fare del male. La storia umana comincia infatti con una scelta, la violenza. La direzione di questa scelta è il regno dei morti, la cui declinazione contemporanea è la città della tecnica: ricoperta da materiali morti, nulla sembra sopravvivere al suo ritmo insostenibile. La catabasi, però, non è mai definitiva. La speranza resiste alla fine di tutte le consolazioni. C’è sempre un particolare, un dettaglio grazie al quale la distruzione non ha la meglio sulla comunità dei viventi. Emergono così le figure della libertà: l’anarca, l’incognita, il mistero, l’animale.
Introduzione al mondo
Idolo Hoxhvogli
Libro
editore: Orientexpress
anno edizione: 2015
pagine: 120
In città, altoparlanti emettono ripetutamente un imperativo: Allegria! Il sindaco è stato eletto per offrire la felicità ai suoi concittadini. Le persone sentono invece solo un confuso rumore di fondo, la malinconia le incupisce e qualche sfortunato contrae uno strano morbo. C'è solo un farmaco in grado di ristabilire una vita senza controindicazioni: tutti sanno della medicina chiamata "Introduzione al mondo". Per procurarsela bisogna percorrere una città pullulante di spacciatori di felicità e trafficanti di varia umanità con le loro ricette a base di narcotici intestinali e romanzi di successo. Galleria di orrori, passioni tristi e violenze domestiche, "Introduzione al mondo" è una lente deformante e visionaria sul nostro tempo. Sullo sfondo una domanda: è possibile narrare una realtà integralmente falsa? Quale parola può esprimere un mondo capovolto, un anti-universo in cui la felicità si rovescia in inquietudine, la conversazione in soliloquio e il linguaggio in brusio anonimo?
Introduzione al mondo. Notizie minime sopra gli spacciatori di felicità
Idolo Hoxhvogli
Libro
editore: Scepsi & Mattana
anno edizione: 2012
Avendo udito da certi scienziati che il mondo manca di profondità, venditori e fabbricanti di oggetti si proposero allora di ricoprirlo. Detto fatto, la superficie fu pavimentata, riempita di cose e disseminata di altoparlanti. "Città dell'allegria", venne chiamata. Liete del baccano, che impediva di sentire alcunché, masse ebeti di umani presero ad accalcarsi. Alcuni per comprare, altri per guardare, altri solo per applaudire. Il peggio venne quando, abbagliati da un sorriso di "bocca", i più scelsero come sindaco il padrone degli altoparlanti. Venuto da un oltremare antico, lo sguardo fisso, tutto questo vide, il "viaggiatore"; e volle informare il mondo che il dritto ha sempre il suo "rovescio"; e il mare, sempre un'altra "sponda". Una fenomenologia del presente e dei suoi impazzimenti osceni, una caustica esplorazione del pensiero "breve" e del "comunicare banale".