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Scepsi & Mattana

Sfacciati accidenti. Casi sparsi dell'evidenza del mondo come lotteria
10,00

Preferivo fare la fila. I miei conti in pubblico sulla vita, la morte, il destino, la malattia

Preferivo fare la fila. I miei conti in pubblico sulla vita, la morte, il destino, la malattia

Roberta Migliarini

Libro: Libro rilegato

editore: Scepsi & Mattana

anno edizione: 2023

pagine: 64

Roberta Migliarini nasce a Roma nel 1965, nella normalità di una famiglia borghese: un'infanzia felice, un fratello complice, i giochi senza tempo della casa in campagna. Poi, come capita a tutti, i riti di passaggio dell'età: le scoperte e gli strappi dell'adolescenza. A 20 anni, sotto l'abbaglio di una vita splendente, un matrimonio d'impulso con un uomo di 15 anni più grande; e la progressiva presa di coscienza, la percezione della fatuità, l'orgoglio di andarsene. Riprende gli studi e comincia a lavorare; si laurea in sociologia della comunicazione e collabora alla didattica nella sua Università. Nel frattempo, l'incontro con Paolo, ex compagno di scuola: una lunga convivenza, una figlia, il secondo matrimonio. Famiglia, lavoro, impegno, interessi, viaggi, sport. Una vita, insomma. A tradimento, a 49 anni, il suo numero viene estratto. La malattia - lo si capirà dopo - comincia da una neoplasia ovarica: la risposta immunitaria aggredisce il tumore ma non si ferma; sale verso l'alto, raggiunge il cervelletto e lo compromette. Nel giro di poche settimane l'attività motoria si spegne e la vita viene rivoltata come un calzino. Il corpo, da strumento si fa fardello. Un inventario delle possibilità negate spinto sino all'estremo limite della lucidità; un auto-esame spietato delle proprie umanissime fluttuazioni; un dire la verità che inchioda e strappa ogni maschera. Una voce dal buio della malattia che, mentre raggela, ha il misterioso potere di riscaldare. Un'esperienza del nulla, che nega il nulla attraverso la scrittura.
10,00

Inciascu, beffa, brulla e stroccidura. Racconti, schizzi e amenità del Campidano di Cagliari. Un viaggio nel vissuto attraverso il linguaggio del comico. Ediz. italiana e sarda

Inciascu, beffa, brulla e stroccidura. Racconti, schizzi e amenità del Campidano di Cagliari. Un viaggio nel vissuto attraverso il linguaggio del comico. Ediz. italiana e sarda

Antonio Murgia

Libro: Libro rilegato

editore: Scepsi & Mattana

anno edizione: 2022

pagine: 112

Originario di Gergei, profondo Campidano, Antonio Murgia fa scuole elementari al suo paese e medie e liceo a Sanluri, nel collegio degli Scolopi (ottimo incubatore per un futuro marxista). Dopo il diploma, si iscrive in filosofia a Cagliari, dove cade il momento topico della sua formazione, l'incontro con Ernesto De Martino e la lettura del suo "Sud e magia": uno sguardo fenomenologico che non lo lascerà più. Un po' per insofferenza per certe barbosità accademiche locali, un po' per anarcoide curiosità per il mondo, va a finire gli studi ad Urbino: letture, incontri, militanza, impegno, varietà. Tornato a Cagliari, entra nella pubblica istruzione e insegna per 15 anni in provincia e per 20 nei licei cittadini. Senza troppo riscaldarsene, vive tutte le estenuanti stagioni "riformiste" della scuola italiana. Mentre tutto questo accadeva, la sarditudine, mai spenta, agiva sottotraccia e sedimentava nelle fibre profonde; alimentata dai periodici ritorni a Gergei e dagli incontri con gli amici di gioventù, vero laboratorio di recupero de is contus po' inciascu. Un piccolo, grande patrimonio ascoltato, accarezzato, accumulato e oggi posto a disposizione di tutti.
10,00

Lo Zen e l'arte di sopravvivere nella scuola di (questa) massa ovvero tutto quello che avreste voluto sapere sui docenti skazzati ma che nessuno ha mai avuto il coraggio di dirvi

Lo Zen e l'arte di sopravvivere nella scuola di (questa) massa ovvero tutto quello che avreste voluto sapere sui docenti skazzati ma che nessuno ha mai avuto il coraggio di dirvi

Maria Castronovo

Libro: Libro in brossura

editore: Scepsi & Mattana

anno edizione: 2020

pagine: 48

Una confessione di agghiacciante sincerità sul guasto culturale e morale della nostra scuola pubblica. Uno squarcio di luce sopra un'adolescenza inebetita dai media e allevata nell'idea della vita come Bengodi senza frustrazioni. Un tragico ragguaglio su un mondo dove “i vecchi non hanno più voglia di insegnare e morire; e i giovani di imparare e vivere”.
6,00

Il ragazzo della Farnesina 46 immagini della vita di Nando Monello

Il ragazzo della Farnesina 46 immagini della vita di Nando Monello

Libro: Libro in brossura

editore: Scepsi & Mattana

anno edizione: 2019

pagine: 48

Memorie fotografiche di un giovane allievo della Accademia di scherma della Farnesina: dal ventennio fascista alla attività di Ispettore della PI e Direttore dell'ISEF a Cagliari.
15,00

La credenza di Dio. Come gli illustri Marfan, Alzheimer, Hodgkin e Parkinson vedessero deragliare una cena nelle tenebre del rovello

La credenza di Dio. Come gli illustri Marfan, Alzheimer, Hodgkin e Parkinson vedessero deragliare una cena nelle tenebre del rovello

Tore Ximenes

Libro: Libro rilegato

editore: Scepsi & Mattana

anno edizione: 2018

Pare che il veneficio a mezzo “tavola” fosse, nel bel tempo antico, pratica non proprio rara. È per questo che scalchi e coppieri dovevano assaggiare vivande e bevande; era il “fare la credenza”, provare cioè l'innocenza del servito. Dall'atto, la parola sarebbe trascorsa alla stanza, poi alla tavola imbandita e, infine, al mobile. Ha voluto, l'autore, visto che di mensa racconta, alludere al serpentino significato? Lo ignoriamo. Giustappunto, l'ignoranza; la cosa che capita meno a sproposito nei discorsi. Nel racconto – acronico quanto basta – quattro celebri convitati, scopritori peritissimi di segmenti finiti di mondo, balbettano, tronfi e goffi, quando si passa al “tutto”. L'operetta procede beatamente verso il caos, scoprendo insospettabili torbidumi dei signori e la sapienza nascosta della governante. A mezz'aria, una domanda: “può una perfetta salute fisica nuocere gravemente alla metafisica”?
10,00

Un'infilata di onesti accidenti. Come l'ombra di un leccio portasse a morte uno studente di Magonza e la sproporzione polverizzasse un Re

Un'infilata di onesti accidenti. Come l'ombra di un leccio portasse a morte uno studente di Magonza e la sproporzione polverizzasse un Re

Pee Gee Daniel

Libro: Libro rilegato

editore: Scepsi & Mattana

anno edizione: 2016

pagine: 80

In un rarefatto passato, incroci beffardi di casi tribolano sfaccendati, valvassori, funzionari e Re; senza - si capisce - trascurare osti, artisti, passanti e zotici. La macchina febbrile dello scompiglio mai si riposa. “La vita danza sui piedi del caso”, sentenziò una volta un noto malato di nervi. Dacché piccoli insetti pensanti presero a brulicare nel mondo, costruendovi complicati alveari, si aprì fatale partita con le possibilità. Due piccoli, amabili contes sur le desordre, scritti con humour illuministico e divertito linguaggio barocco. Con una morale: guai a non tenere nel debito conto i dettagli: dall’ombra di un leccio all’andatura di un naso.
10,00

Lo scellerato marcisce in fortezza. Divagazioni sul conte Felicini, gaglioffo bolognese castigato in Toscana

Lo scellerato marcisce in fortezza. Divagazioni sul conte Felicini, gaglioffo bolognese castigato in Toscana

Gigi Monello

Libro: Copertina rigida

editore: Scepsi & Mattana

anno edizione: 2016

pagine: 64

24 Luglio 1672, Domenica mattina: termina a Fivizzano la carriera criminale di Giuseppe Maria Felicini, mandante di undici omicidi nonché di una interminabile sfilza di malefatte minori. Catturato dai gendarmi del Granduca, viene portato a Volterra, carcere di stato, dove rimane sino alla morte, nel 1715. Paga con 43 anni di galera una vita di soperchierie. Raccontata l'ultima volta nel 1919, la storia quasi dimenticata di un legno storto nell'Italia del '600.
7,50

Il principe e il suo sicario. Come Cesare Borgia tolse dal mondo Astorre Manfredi

Il principe e il suo sicario. Come Cesare Borgia tolse dal mondo Astorre Manfredi

Gigi Monello

Libro: Copertina morbida

editore: Scepsi & Mattana

anno edizione: 2014

pagine: 192

Roma, Settembre 1499, Rodrigo Borgia, in arte Papa Alessandro VI, volendo metter fine al secolare disordine del suo stato, dichiara decaduti tutti i vicari di Romagna; di nome feudatari, di fatto piccoli re. Con l'apparenza della ragion di stato, ma in realtà per libidine di grandezza, dato a suo figlio Cesare il comando delle milizie, lo incarica di recuperare le antiche dipendenze, concedendogli di farne un dominio tutto suo. Uno dopo l'altro, i signori romagnoli ora scappano, ora son travolti, ora patteggiano la deposizione. La sola Faenza si prepara ad opporsi e a difendere strenuamente il governo dei Manfredi. Attaccata nel Novembre 1500, la città resiste sino all'Aprile successivo, quando, ormai sul punto d'esser presa con la forza, onde evitare le brutture del sacco, capitola ad onorevoli condizioni. Andato a visitare il vincitore, forse circuito dalla sua affabilità, il giovanissimo Astorre accetta di restare con lui. Compiendo l'atto che lo perderà per sempre. Per un anno prigioniero in Castel Sant'Angelo, una notte il disgraziato scompare. Il 4 Giugno 1502 il Tevere ne restituisce il cadavere. Non ha ancora compiuto diciott'anni.
16,00

La musica degli americani. Fili perduti di ragazzi tra le macerie

La musica degli americani. Fili perduti di ragazzi tra le macerie

Stefania Porcu

Libro: Copertina rigida

editore: Scepsi & Mattana

anno edizione: 2014

pagine: 96

Quando meno te lo aspetti, la vecchia palazzina di Villanova dalle ripide scale diventa la macchina del tempo; e un normale dopopranzo lo scivolo per una vertiginosa discesa. "Ognuno ha tanta storia...". Per un po' si aprono le porte gelose dell'altrui durata, la dimensione profonda dove ognuno si sente un "io" unico e indistruttibile. Il vissuto risale, balena, tocca, si fissa. Voci, facce, sensazioni; tutto riprende a vivere con testarda densità. Racconti a bassa voce. L'uditrice-narratrice ascolta, raccoglie, cuce fili sparsi, già domani più fragili e pericolanti. Lo scopo è la continuità: conservare, difendere, custodire. Il passato ritorna: tra le macerie della guerra perduta e degli inganni svelati, Marco, quattordici anni, veneziano di famiglia sarda, parte alla ricerca di un padre legato al regime e creduto morto. Maria, cagliaritana, quindici anni, prima di sfollare in campagna, spalanca gli occhi sulla magica stranezza di quel gioco dei grandi che sfascia la città. Entrambi si troveranno di fronte loro, gli alieni; bombardatori e ballerini; spreconi, giocosi, sfrontati, contagiosamente superficiali, maledettamente vincitori.
13,00

Accadde a Famagosta. Appendice

Accadde a Famagosta. Appendice

Gigi Monello

Libro

editore: Scepsi & Mattana

anno edizione: 2013

pagine: 48

Nulla, purtroppo, è dato di sapere dell'autore, frate Agostino, al di fuori che fu priore eremitano nel Convento di Sant'Antonio e testimone oculare di molte delle cose narrate. Diretto spettatore e, più di una volta, colorito osservatore di cose e caratteri, così da far essere questa la più "psicologica" delle relazioni, quella dove meglio si coglie il profilo emotivo del Bragadin, la cui tenacia pare spingersi sino al rifiuto della realtà. Il documento, come recita il finale, fu "letto in Senato il 12 febbraio 1572", forse dal suo stesso autore; a soli sei mesi di distanza dai "successi" di Cipro, quando ancora vivissima doveva essere, in Italia e fuori, l'eco delle enormità accadute a Famagosta.
6,00

Introduzione al mondo. Notizie minime sopra gli spacciatori di felicità

Introduzione al mondo. Notizie minime sopra gli spacciatori di felicità

Idolo Hoxhvogli

Libro

editore: Scepsi & Mattana

anno edizione: 2012

Avendo udito da certi scienziati che il mondo manca di profondità, venditori e fabbricanti di oggetti si proposero allora di ricoprirlo. Detto fatto, la superficie fu pavimentata, riempita di cose e disseminata di altoparlanti. "Città dell'allegria", venne chiamata. Liete del baccano, che impediva di sentire alcunché, masse ebeti di umani presero ad accalcarsi. Alcuni per comprare, altri per guardare, altri solo per applaudire. Il peggio venne quando, abbagliati da un sorriso di "bocca", i più scelsero come sindaco il padrone degli altoparlanti. Venuto da un oltremare antico, lo sguardo fisso, tutto questo vide, il "viaggiatore"; e volle informare il mondo che il dritto ha sempre il suo "rovescio"; e il mare, sempre un'altra "sponda". Una fenomenologia del presente e dei suoi impazzimenti osceni, una caustica esplorazione del pensiero "breve" e del "comunicare banale".
15,00

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