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Libri di Igor Pizzirusso

Il primo libro di didattica della storia

Il primo libro di didattica della storia

Andrea Miccichè, Igor Pizzirusso, Marcello Ravveduto

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2025

pagine: 320

Alla base di questo volume vi è la consapevolezza che i nuovi insegnanti di storia appartengono alla generazione dei Millennials e che si rivolgeranno a studenti della generazione Z, detta anche Google Generation. Ciò comporta la necessità di un cambiamento di prospettiva. “Il primo libro di didattica della storia” è scritto da tre storici che appartengono alla categoria dei coloni digitali, hanno conosciuto la vita prima del web e dell’ipermediazione e sono stati protagonisti del boom della cyber technology. Anche in ragione di questo mutamento, è ormai possibile guardare alla didattica della storia come a una palestra del pensiero critico, addestrato alla verifica delle fonti, per promuovere l’assorbimento della rivoluzione digitale, così come in passato altre generazioni di umanisti hanno incorporato le nuove conquiste tecnologiche nel flusso della metamorfosi sociale. Oltre che come strumento di formazione di docenti e studenti, il volume si propone all’attenzione del pubblico appassionato di storia, chiamato a confrontarsi quotidianamente con un’offerta di passato sempre più imponente, articolata e complessa proveniente, oltre che dai tradizionali libri di studio e testimonianza, da una pluralità di media.
24,00

Farestoria. Società e storia pubblica. Nuova serie. Volume Vol. 2

Farestoria. Società e storia pubblica. Nuova serie. Volume Vol. 2

Libro: Libro in brossura

editore: I.S.R.Pt Editore

anno edizione: 2023

pagine: 140

Adottando una prospettiva multidisciplinare, il numero intreccia le specificità del caso regionale con le tendenze e le prospettive di ricerca dei Deindustrialization studies. Dialogando con una storiografia sempre più consistente e integrandola con indagini statistiche e archivistiche, i contribuiti hanno cercato di esplorare i modelli sociali, le forme di lavoro e le pratiche di memorializzazione che hanno sostituito o riconvertito gli spazi lasciati aperti dalla crisi della grande industria novecentesca. Ne affiora un quadro eterogeneo, segnato dal riemergere di istanze di conflittualità, dalle conseguenze sociali delle ondate di dismissioni, da percorsi di rilancio e di prospettiva e da legittimi interrogativi sulle eventuali peculiarità della deindustrializzazione toscana. Il tutto spingendo l'analisi all'interno di un dibattito di ampio respiro, capace di toccare quasi tutte le realtà provinciali e di conformare un passaggio importante per comprendere le evoluzioni della «deindustrializzazione» in Toscana, la sua dimensione percettiva e la tangibilità dei suoi riflessi - conflittuali, occupazionali, politici, produttivi e ambientali - sull'attualità.
8,00

Farestoria. Società e storia pubblica. Nuova serie. Volume Vol. 1

Farestoria. Società e storia pubblica. Nuova serie. Volume Vol. 1

Libro: Libro rilegato

editore: I.S.R.Pt Editore

anno edizione: 2023

pagine: 128

I Game studies sono un fenomeno piuttosto recente per la ricerca storica in Italia, una realtà il cui esordio, sulla scia della Public History, porta con sé una serie di spunti di riflessione. La definizione stessa di gioco, ad esempio, occupa uno spazio notevole nel dibattito tra gli studiosi. Questo numero di «Farestoria» intende occuparsi del gioco entro diverse sfaccettature: come forma di "intrattenimento dotato di regole"; come strumento didattico; come mezzo di divulgazione o "nuovo media"; ultimo, ma non meno importante, come opera d'autore. Definizioni molto ampie, evocate in modo tale da riconoscere ai giochi funzioni e caratteristiche complesse e stimolanti per il dialogo tra storici e grande pubblico. La tipologia alla quale ci si rivolge è quella del gioco in tutte le sue declinazioni: gioco di ruolo dal vivo; video e table games; infine, esperienze virtuali con una componente ludica (prodotti quindi interattivi e partecipativi, ossia che prevedano l'interazione giocante). Tutti media attraverso i quali poter comunicare storia: un vantaggio, senza dubbio, ma anche una caratteristica problematica in certi casi. Tramite gli history games è infatti possibile interagire con il passato, talvolta trasformarlo o conoscerlo. Circostanze che rendono legittimo analizzare e riflettere sui contenuti e sulle narrazioni che i giochi a tema storico propongono: dalla raffigurazione, stereotipizzazione o accuratezza del passato rappresentato, oppure anche solo immaginato nel gioco, fino al rapporto che c'è tra il pubblico e l'idea che quest'ultimo ha del passato rispetto a quella che costruiscono le storiche e gli storici. A partire da questi aspetti, il presente numero monografico di «Farestoria» va ad indagare, con un'analisi ad ampio spettro, i giochi e i contesti ludici della nostra epoca per capire come essi interagiscono col passato, contribuendo a costruirlo nella sua percezione e conoscenza che se ne ha nella cultura di massa, e quale visione della storia offrono.
8,00

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