Libri di Isabella Colpo
Ruinae... et putres robore trunci. Paesaggi di rovine e rovine nel paesaggio nella pittura romana (I secolo a.C.-I secolo d.C.)
Isabella Colpo
Libro: Copertina morbida
editore: Quasar
anno edizione: 2010
pagine: 284
Dal ricco patrimonio di cultura che l'antichità classica ci ha lasciato, emerge un corpus considerevole di testimonianze che parlano di paesaggi di rovine, fonti letterarie ed immagini nelle quali ricorre costante un binomio i cui poli sono l'uomo e la natura: ruinae e putres trunci, realizzazioni dell'ingegno ed elementi vegetali, tutti in egual modo soggetti all'ineluttabilità del trascorrere del tempo. Solo rimettendo in sistema immagini e fonti è possibile dipanare la fitta rete di riferimenti culturali e/o politico sociali, e comprendere oggi il messaggio di cui le immagini erano portatrici per committenti e spettatori dell'epoca.
Iconografia 2005. Immagini e immaginari dall'antichità classica al mondo moderno
Isabella Colpo, Irene Favaretto, Elena Francesca Ghedini
Libro: Libro in brossura
editore: Quasar
anno edizione: 2006
pagine: 544
Nemsu, il tumore del faraone. Archeologia medica del Male
Pier Carlo Muzzio, Isabella Colpo
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2013
pagine: 128
"Le malattie", scriveva Gina Lagorio, "sono più intelligenti di noi, trovano la risposta dei nostri problemi prima della ragione". Il cancro è la malattia più intelligente di tutte e scriverne vuol dire confrontarsi inevitabilmente con le fragilità dell'uomo, con la sua più grande imperfezione di fronte a un Male astuto, capace di resuscitare ogni volta. Nonostante il Novecento lo abbia definito "il Male del secolo", il cancro accompagna da sempre il cammino dell'umanità e l'uomo lo ha temuto e combattuto con strumenti via via più raffinati. Questo libro ci conduce alla ricerca del cancro nei suoi segni più lontani, per delineare, partendo dalla realtà geografica, una sorta di atlante storico della presenza della malattia, dei tentativi di "stanarla", del grado di consapevolezza nel corso del tempo, degli sforzi per cercare cure credibili risorgendo da continue sconfitte. Il racconto di quest'avventura umana e scientifica - sapientemente condotto evocando atmosfere, episodi, sogni parte dalla preistoria e si addentra di volta in volta nel trascendente, nella magia, nella superstizione, per poi incontrare il metodo cartesiano e una medicina in grado di affrontare con strumenti tecnici adeguati una lotta spesso impari. Sullo sfondo una proposta: la definizione di una nuova disciplina, "archeologia medica", in cui gli apporti della cultura scientifica, umanistica, cibernetica, sociale, religiosa convergano per leggere i segni del passato. Prefazione di Cesare De Nichelis.