Libri di J. Hayez
Il tesoro di un povero. Il memoriale di Francesco Bentaccordi, fiorentino in Provenza (1400 ca)
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2016
pagine: 530
Francesco Bentaccordi, un oscuro fiorentino già portiere di un cardinale, morì nel 1425 nell'ospedale dei poveri di Carpentras, dopo un soggiorno provenzale di trent'anni; aveva perso tutto ma conservava ancora, racchiuso nel codice qui edito, un tesoro prezioso. Questo "libro-biblioteca" scritto in mercantesca comprende, oltre a una pratica di mercatura, un centinaio di ricette (di vita quotidiana, mediche, magiche, metallurgiche e artistiche), problemi matematici e tavole di conto, descrizioni monetarie, ricordanze private, un itinerario transalpino, disegni di animali esotici e fantastici e qualche testo devozionale e letterario, tra cui spiccano opere di Dante e Petrarca. La collaborazione di specialisti di questi vari "saperi" ha consentito di commentare il testo nella sua molteplice dimensione, per gettare luce sul sincretismo della cultura medievale, in particolare nelle sue forme tecniche e popolari.
Palazzo Datini a Prato. Una casa fatta per durare mille anni
Libro: Copertina rigida
editore: Polistampa
anno edizione: 2012
pagine: 720
Il primo tomo dell'opera, grazie ai contributi di noti studiosi internazionali, documenta le fasi costruttive di una delle più importanti testimonianze architettoniche del Trecento, un palazzo destinato a ospitare uno dei più facoltosi e attivi mercanti del tempo e la sua famiglia, costituita anche da parenti, servitori e collaboratori. Una serie di saggi ricostruisce la ricca ornamentazione pittorica all'interno e all'esterno del palazzo e la struttura del vasto giardino. Una sezione di grande interesse storico analizza la funzione della dimora come centro non soltanto della vita privata ma anche degli affari del pratese, documentati da un imponente archivio di lettere e scritture contabili che rappresenta uno dei massimi patrimoni di conoscenza sul Trecento in Italia e in Europa. Successivamente assistiamo alla trasformazione del palazzo, per volontà dello stesso Datini, in opera assistenziale di fondamentale importanza nella società pratese, con ulteriori trasformazioni architettoniche, sino agli interventi ottocenteschi e novecenteschi. Conclude il primo tomo un'interessante carrellata sugli attuali restauri della struttura e della superstite decorazione pittorica