Libri di Jonathan Pierini
How to... on design deducation
Libro: Libro in brossura
editore: Corraini
anno edizione: 2024
pagine: 368
How to [...] on design education raccoglie sei conversazioni tenute nel 2022 presso l'ISIA di Urbino in occasione della XVI edizione del Premio Nazionale delle Arti. Ne emerge un confronto sulla didattica del design in ambito nazionale e internazionale - grazie all'intervento di docenti, studentesse e studenti, designer - con l'intento di integrare posizioni di ricerca, necessità gestionali, richieste e aspettative della comunità educante. "In un contesto segnato da crisi politiche, ambientali e sociali, il design non può esimersi da un profondo rinnovamento che prenda le mosse dall'acquisizione di consapevolezza in merito alle sue responsabilità, ai suoi limiti, alle distorsioni e discriminazioni cui esso ha partecipato e partecipa. Su questa consapevolezza si fondano nuove pratiche inclusive e sostenibili di cui le conversazioni raccolte in questo volume raccontano". Jonathan Pierini, progettista grafico, direttore ISIA Urbino 2017/2023. Con gli interventi di: Danah Abdulla, Mahmoud Keshavarz, Jonathan Pierini, Matthias Görlich, Lena Mahr, Markus Miessen, Marco Ferrari, Joseph Grima, Vera Sacchetti, Lisa Baumgarten, Nicola Chemotti, Nina Paim, Silvia Sfligiotti, Patrick Lacey, Alessandro Petti, Marco Tortoioli Ricci, Davide Fornari, Ellen Lupton, Leonardo Sonnoli.
Spiriti. Otto fotografi raccontano Giancarlo De Carlo a Urbino
Jonathan Pierini, Marco Pierini
Libro: Copertina morbida
editore: Corraini
anno edizione: 2021
pagine: 256
Otto fotografi di fama internazionale, docenti ISIA, sono chiamati a raccontare il lavoro di Giancarlo De Carlo a Urbino, raccogliendo l'invito dell'architetto a valutarne l'ultima fase, il risultato finale: in "L'architettura della partecipazione" De Carlo denuncia come spesso la rappresentazione dell'architettura non includa le persone che la abitano, mentre, per lui, un luogo è uno spazio "esperito, consumato, perennemente trasformato dalla presenza umana". Una raccolta di immagini, quindi, che narrano il lavoro urbinate di De Carlo nell'attualità. Paola Binante, Luca Capuano, Mario Cresci, Paola De Pietri, Jason Fulford, Stefano Graziani, Armin Linke e Giovanna Silva esplorano e raccontano, attraverso la fotografia, la natura di questa lezione. Ai loro molteplici sguardi si affiancano il racconto del lavoro performativo portato avanti dal grafico Patrick Lacey e dall'artista Ben Cain con gli studenti ISIA e le narrazioni elaborate dagli studenti dell'Università Iuav di Venezia insieme ad Armin Linke a partire dal materiale fotografico di archivio. Il libro, curato da Jonathan Pierini e Marco Pierini con Leonardo Sonnoli e Irene Bacchi, è pubblicato in occasione dell'omonima mostra alla Galleria Nazionale delle Marche presso il Palazzo Ducale di Urbino e raccoglie i contributi di Gianni Filindeu, Luigi Gallo, Sara Marini, Jonathan Pierini, Marco Pierini, Roberta Valtorta e Mirko Zardini. Ai testi di approfondimento si affiancano le immagini dell'allestimento e le opere dei singoli fotografi, che raccontano il proprio lavoro in prima persona.
Steiner e Dolcini. Tra grafica utile e disordine attivo
Jonathan Pierini
Libro: Copertina morbida
editore: Corraini
anno edizione: 2021
pagine: 188
Il volume raccoglie saggi scritti nell'arco di cinque anni e in occasioni differenti, alcuni già pubblicati come contributi in volumi e riviste o come atti di convegni e conferenze, altri rimasti finora inediti. Il lavoro di Massimo Dolcini è al centro di queste riflessioni eppure non si tratta di un lavoro monografico. A partire dalla figura di Dolcini, la visione si amplia secondo una direttrice temporale e spaziale includendo altri racconti. In particolare si pone l'accento sulla rilevanza per Dolcini dell'incontro con Albe Steiner e Michele Provinciali e del loro lavoro presso lo CSAG di Urbino nella convinzione che questo permetta di comprendere meglio la figura di Dolcini sia per quanto riguarda il suo impegno sociale e politico, sia per quanto concerne il linguaggio grafico da lui sviluppato. Con una prefazione di Carlo Vinti, docente e storico del design e della comunicazione visiva.
Il diritto di essere deboli. Massimo Dolcini a Parigi nel 1989 per i diritti dell′uomo. Catalogo della mostra (Pesaro, 13 dicembre 2019-1 marzo 2020)
Libro: Libro rilegato
editore: AIAP (Milano)
anno edizione: 2019
pagine: 77
Il catalogo raccoglie i manifesti esposti, quelli della mostra ‘Pour les droits de l’homme. Histoire(s) Image(s) Parole(s)”, organizzata nel 1989 al Museo Beauborg di Parigi dall’associazione Artis 89 e dal collettivo grafico francese Grapus: un progetto voluto dal Governo Francese per celebrare il 200esimo anniversario della rivoluzione francese e della Dichiarazione Universale dei Diritti dell′Uomo e del Cittadino. Allora come oggi, protagonisti i lavori di 65 progettisti, grandi maestri della grafica invitati a partecipare da ogni parte del mondo, fra cui Dolcini, appunto, che rappresentò l’Italia insieme a Pierluigi Cerri e Andrea Rauch. Il titolo “Il diritto di essere deboli” è stato mutuato proprio dal manifesto creato da Dolcini: una celebrazione in chiave quotidiana e ironica, come è tipico del suo stile, della vittoria di Davide su Golia, e dunque dell’intelligenza (e perché no anche di un po’ di furbizia) sulla ‘sola’ forza. Accanto alle opere parigine, c′è una scelta di manifesti di pubblica utilità.
Altri sguardi. Museo delle civiltà Roma
Libro: Libro in brossura
editore: Corraini
anno edizione: 2023
pagine: 64
Con Altri sguardi, una collana editoriale promossa dalla Direzione Generale Musei del Ministero della Cultura, ci incamminiamo in un percorso fotografico nei paesaggi museali dello stivale: aree archeologiche, case museo, monumenti e musei nell'accezione più tradizionale sono offerti all'obiettivo di grandi autori. Una collana – a cura della storica dell'arte Maura Picciau – per esplorare musei e luoghi meno noti dell'Italia attraverso gli occhi di grandi fotografi e le parole di scrittori e critici, e riscoprire con altri sguardi il nostro patrimonio artistico. Situato in due edifici simmetrici, il Palazzo delle Scienze e il Palazzo delle Arti e Tradizioni, il Museo delle Civiltà (declinate al plurale) raccoglie molteplici storie di esseri umani e di altre specie viventi, dai tempi più remoti fino alla contemporaneità. Le collezioni – composte da circa due milioni di opere e documenti – e la relazione fra discipline differenti – archeologia, antropologia, etnografia, storia dell'arte e scienze della terra – definiscono le coordinate enciclopediche di un museo “di” e “sui” musei, in cui è in corso una radicale revisione dei criteri di ricerca, catalogazione, esposizione e condivisione, con l'obiettivo di capire se, e come, possa operare un museo antropologico contemporaneo. Lo sguardo di Antonio Biasiucci ci accompagna tra i resti mortali di uomini e animali, utilizzando questi reperti come un laboratorio attivo per costruire un percorso straordinario, alla ricerca di un dialogo continuo e profondo con ogni soggetto.