Libri di L. Dattrino
Le istituzioni cenobitiche
Giovanni Cassiano
Libro
editore: Scritti Monastici
anno edizione: 2007
pagine: 340
Giovanni Cassiano, nato verso il 360/65, neppure ventenne compì un viaggio in Palestina, a Betlemme si fece monaco, quindi "desideroso di conoscere la dottrina dei Padri", decise di recarsi in Egitto, dove ebbe modo di incontrare i più grandi monaci del deserto. La fondazione di due monasteri a Marsiglia (415/16), uno maschile e uno per le donne, diedero modo a Cassiano di introdurre quelle direttive che avrebbe poi fissato nelle Istituzioni cenobitiche e nelle Conferenze dei Padri. San Benedetto indica i libri dei santi Padri come una "chiara indicazione della via più sicura e veloce per tornare al nostro Creatore", e fa riferimento alle Istituzioni di Cassiano quali "preziosi aiuti e stimoli alla virtù, per monaci bene impegnati e obbedienti" (RB 73, 6).
Conferenze ai monaci. Volume Vol. 2
Giovanni Cassiano
Libro
editore: Città Nuova
anno edizione: 2000
pagine: 488
Contro i detrattori della vita monastica
San Giovanni Crisostomo
Libro
editore: Città Nuova
anno edizione: 1996
pagine: 232
Alla consorte. L'unicità delle nozze
Quinto S. Tertulliano
Libro
editore: Città Nuova
anno edizione: 1996
pagine: 208
Dialogo sulla vita di Giovanni Crisostomo
Andrea Palladio
Libro
editore: Città Nuova
anno edizione: 1995
pagine: 320
Opera di grande importanza, a motivo della sua forma di dialogo e del rilievo dato ad un periodo storico cruciale della storia della Chiesa, il "Dialogo" del Palladio, composto presumibilmente nell'anno 408, è imperniato attorno alle vicende del grandissimo oratore e vescovo di Alessandria Giovanni Crisostomo, condannato ingiustamente per aver professato dottrine eretiche ed esiliato. In prima versione in lingua italiana, l'opera di Palladio non mancherà di suscitare un grande interesse attorno alla figura di Crisostomo.
Trattato pratico sulla vita monastica
Evagrio Pontico
Libro: Libro in brossura
editore: Città Nuova
anno edizione: 1992
pagine: 136
Evagrio nacque verso il 345, nel Ponto - una delle sei Province in cui era divisa l'Asia Minore sotto l'Impero Romano - nella città di Ibora, oggi non ancora bene identificata quanto alla sua posizione geografica. Fin da giovane ebbe contatti con Basilio Magno e con Gregorio di Nazianzo. Si spiega così la sua familiarità con i famosi Cappadoci, la piena adesione di lui agli ideali di vita religiosa e ascetica da essi professata. Da Basilio fu ordinato lettore, da Gregorio venne fatto diacono. Intorno al 383 prese l'abito monastico e si trasferì in Egitto. Dimorò dapprima a Nitria, quindi alle Celle, ai limiti del deserto libico, dove rimase fino alla morte, avvenuta nel 399. Temi evidenti del Trattato pratico - una raccolta di cento massime sulla vita monastica - sono la dedizione dell'uomo a raggiungere uno stato di perfezione intellettuale e morale, e la lotta da sostenere contro i demoni. Quest'ultimo argomento costituisce forse la parte più sviluppata dell'opera di Evagrio. E in realtà, se anche il vero conflitto ingaggiato è costituito dalla lotta contro le passioni, questa lotta è destinata a svolgersi contro i demoni fino alla sua conclusione vittoriosa. Tra gli elogi che gli scrittori del nostro tempo indirizzano a Evagrio, non manca quello di essere stato "un precorritore, in psicologia, della scienza contemporanea". Notevole fu l'influenza di Evagrio e non meno larga fu la sua fortuna nell'antichità. Il prof. Lorenzo Dattrino si è proposto non sollo di facilitare la conoscenza diretta dell'Autore, ma anche di contribuire a dare rilievo al merito di chi è in gran parte all'origine della vita monastica in tutto l'Occidente.