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Libri di Laura Budriesi

Animali in scena. Drammaturgie del contemporaneo

Animali in scena. Drammaturgie del contemporaneo

Libro: Libro rilegato

editore: Editoria & Spettacolo

anno edizione: 2025

pagine: 307

Il teatro, la più antropocentrica delle arti, ha contribuito all'allontanamento e all'opposizione tra umani e non umani, almeno a partire dell'età moderna. Gli animali non umani sono stati costantemente esclusi dal teatro all'italiana, sono stati protagonisti coatti di altri generi spettacolari, dalle fiere ai music-hall, dal circo ai combattimenti e alle corse. Parallelamente la tradizione drammatica occidentale ha a lungo represso l'animalità. Esiste tuttavia una "tradizione ombra" nata nell'antichità e sviluppatasi appieno nel contemporaneo, da "Le rane" di Aristofane a "Il rinoceronte" di Ionesco, come a "Teatro con bosco e animali" di G. Scabia. La raccolta qui proposta si situa in questo solco proponendo drammaturgie animalizzate nel senso deleuziano del termine, tese a creare momenti di incontro e di contaminazione reale con l'animalità, in cui è inscritta una componente performativa determinate che si interroga su quali corpi portare in scena per raccontare l'oppressione, attraverso cui sfidare l'antropocentrismo decentrando l'umano, oppure rendendolo esplicito. Testi di Pietro Babina, Marta Cuscunà, Catherine Zambon, Teatro delle Ariette, Sista Bramini, Manuela Infante.
25,00

Animal performance studies. Ediz. italiana

Animal performance studies. Ediz. italiana

Libro: Libro in brossura

editore: Accademia University Press

anno edizione: 2023

pagine: 496

Indagare la dimensione dell'animalità nella storia degli studi teatrali implica la pluridisciplinarietà che è parte della nuova teatrologia, da sempre in dialogo con le scienze umane (antropologia, sociologia, semiotica) e con le neuroscienze. L'intento di questa raccolta di saggi è quello di iniziare a tracciare una storia del teatro come storia mista umana e non-umana - per la quale si rende necessario un dialogo con le scienze naturali, in particolar modo con l'etologia e con la zooantropologia, e di riattraversare in modo fruttuoso l'intera storia dei generi performativi, all'interno dei quali le performance interspecie si rivelano come una pratica originaria e costitutiva. In questo senso l'ottica sperimentale e multidisciplinare dei Critical Animal Studies risulta il terreno comune attraverso cui sono organizzati i contributi che compongono il volume e che spaziano dalla teoria della performance, all'etnoscenologia, dalla zooantropologia alla zoosemiotica, dalla filosofia all'etologia, senza tralasciare il punto di vista degli artisti della scena contemporanea.
34,00

Bologna come teatro nel Quattrocento. Volume Vol. 1

Bologna come teatro nel Quattrocento. Volume Vol. 1

Laura Budriesi

Libro: Libro in brossura

editore: I Libri di Emil

anno edizione: 2020

pagine: 416

A Bologna, come in molte città, nel Quattrocento il teatro si inventa. Nella seconda metà del secolo, l’età di Sante e di Giovanni II Bentivoglio (1446-1506), la città è teatro di significativi eventi festivi, nelle strade, nei cortili, nei palazzi, aperti a un’ampia fruizione. Entro spazi e tempi non quotidiani convergono uomini, linguaggi e forme espressive, specchio, qui come altrove, di una società che si propone nella sua dimensione ideale. Le grandi feste per nozze del secondo Quattrocento bolognese sono indagate facendo ricorso a varie tipologie di fonti, espressione del clima culturale della città che è centro potente e organizzato di promozione laica della cultura, finalizzata alla strategia politica della famiglia dominante, i Bentivoglio, che avvertono la convenienza della produzione di occasioni spettacolari volte ad affermare la propria potenza e autonomia, anche a costo di coagulare, intorno allo splendore, il dissenso, fino alla tragica caduta della dinastia (1506).
26,00

Michel Leiris. Il teatro della possessione

Michel Leiris. Il teatro della possessione

Laura Budriesi

Libro: Libro in brossura

editore: Pàtron

anno edizione: 2017

pagine: 464

Il volume, analizza l'incontro tra il letterato/autobiografo, poeta ed etnologo (Parigi 1901-1990) e i culti di possessione, attraverso la lente della performatività. Dopo averne presentato gli scritti etnologici, l'autrice si addentra qui nel suo percorso a più dimensioni, dall'infanzia tormentata fino al congedo con la scrittura. Esamina i motivi e gli esiti del viaggio in Africa - "una caccia senza prede al di fuori di ombre". Memoria mai appannata quella dell'esperienza vissuta accanto alla confraternita di Gondar. Vera trance da possessione o semplicemente teatro della possessione quello dei posseduti di Gondar? Il quesito "leirisiano" va riformulato alla luce di un'estetica del performativo che rifletta sulle ragioni dell'efficacia, sul potere trasformativo che necessariamente consegue l'assunzione di ruoli altri, di un "agire" che è un eseguire, un ri-fare (un re-enactment). La modernità di Leiris etnografo risiede nella non celata soggettività autoriale e nell'aver posto in primo piano la dimensione "rappresentazionale" dei culti come modalità di "conoscenza incarnata".
42,00

Michel Leiris sui palcoscenici della possessione. Etiopia e Haiti. Scritti 1930 - 1983

Michel Leiris sui palcoscenici della possessione. Etiopia e Haiti. Scritti 1930 - 1983

Laura Budriesi

Libro: Libro in brossura

editore: Pàtron

anno edizione: 2017

pagine: 216

L'opera è una raccolta esaustiva dei lavori di Michel Leiris sui culti zar in Etiopia (dagli anni Trenta agli anni Settanta) e sul vodu haitiano (degli anni Cinquanta), tradotti e commentati dall'autrice. Da questi lavori (poco conosciuti, soprattutto in Italia) e dai saggi più ampi e noti, l'Africa fantasma, del 1934, e La possessione e i suoi aspetti teatrali presso gli Etiopi di Gondar, del 1958, prende le mosse questa opera, che, seguendo un percorso cronologico, intende inserire la pionieristica lettura teatrale della possessione da parte di Michel Leiris (che ebbe quale privilegiato interlocutore Alfred Métraux), nel dipanarsi della sua complessiva ricerca di senso. Il teatro della possessione, costituì, infatti, un terreno fertilissimo su cui crebbe, intrecciandosi, la produzione dell'etnologo e quella del letterato/autobiografo e del poeta. La forza della scrittura di Leiris è nella sua mancanza di autorevolezza, nel suo distacco, nella sua voluta frammentaria soggettività, nello spaesamento, in qualche modo ricercato.
25,00

Viaggio attraverso la possessione nell'Etiopia di oggi

Viaggio attraverso la possessione nell'Etiopia di oggi

Laura Budriesi

Libro: Copertina rigida

editore: I Libri di Emil

anno edizione: 2012

Il viaggio attraverso la possessione nelle regione del Wollo (Etiopia settentrionale),compiuto dall'autrice tra il 2008 e il 2009, permette di documentare un fenomeno di grande interesse e difficile accessibilità per gli studiosi occidentali. I culti di possessione (da parte di vari spiriti: zar, sheitan, buda), che si ritengono causa di numerose patologie e malesseri e richiedono l'intervento di "grandi posseduti" divenuti in seguito guaritori e guide di confraternite, furono documentati negli anni Trenta del secolo scorso da Michel Leiris durante la missione Dakar-Gibuti e resi noti al pubblico dal suo celebre diario intimo "L'Afrique fantôme". La ricerca si concentra su due luoghi caratteristici dell'islam nell'Etiopia di oggi: il santuario di Jema Negus, non lontano da Dessie, e la casa di Alì un guaritore del Wollo, forte personalità di posseduto da spiriti zar, che opera nel nome di Allah guarendo attraverso vari metodi. Il lavoro dà anche conto della realtà politico-religiosa dell'Etiopia e dei sistemi medici tradizionali e pone l'accento sull'islam e sulla sua convivenza problematica con la chiesa ortodossa.
24,00

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