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Libri di Laura Testaverde

Ogni giorno è un buon giorno. Quindici gioie che il tè mi ha insegnato

Ogni giorno è un buon giorno. Quindici gioie che il tè mi ha insegnato

Noriko Morishita

Libro

editore: Einaudi

anno edizione: 2020

pagine: XII-236

La cerimonia del tè è uno dei riti tradizionali più affascinanti del Giappone. I monaci buddisti del sedicesimo secolo hanno codificato ogni passaggio di questo rituale che, attraverso i gesti più semplici, chiama i partecipanti a concentrarsi sulla profonda ricerca di se stessi. Con quella sua ritualità che immutata attraversa i secoli, la cerimonia del tè sembra qualcosa di molto lontano dalla vita di tutti i giorni. Lo sembrava anche a Morishita Noriko quando, studentessa svogliata e indecisa sulla strada da intraprendere, su consiglio della madre prese a frequentare un corso sulla cerimonia del tè. Non sa che quelle prime lezioni sono l'inizio di un viaggio che durerà tutta la vita. I momenti dedicati alla cerimonia del tè, ai suoi riti, alla meditazione che impone e, contemporaneamente, dischiude diventano momenti per trovare un senso alle prove che la vita mette davanti a Noriko: un matrimonio annullato poche settimane prima della cerimonia, il tentativo di conciliare il lavoro con il privato, un trasferimento oltreoceano... il caos della vita si riconcilia nel tempo concentrato di una tazza di tè.
16,00

I gatti di Shinjuku

I gatti di Shinjuku

Durian Sukegawa

Libro: Libro rilegato

editore: Einaudi

anno edizione: 2023

pagine: 200

A Tokyo, nei primissimi anni Novanta – gli anni della «bolla» immobiliare –, impazzano i procacciatori d'affari e crescono i grattacieli. Non dappertutto, però. Nella zona di Shinjuku ci sono soprattutto alberghi a ore in rovina e gatti. Nel cuore di Shinjuku c'è Goldengai, un gruppo di isolati che risale ai «tempi caotici del dopoguerra», con più di duecento piccoli bar l'uno accanto all'altro. È un mondo di ruderi e lanterne colorate quello in cui si aggira Yama, aspirante sceneggiatore, autore di quiz per la televisione, daltonico. Quando entra per la prima volta al Kalinka, un localino stretto e lungo dove i clienti abituali ingannano il tempo facendo scommesse sui gatti che faranno capolino alla finestra, Yama si ritrova in una «enciclopedia illustrata del genere umano». Gomito a gomito, al bancone bevono un bassista rock, una dominatrice di un club sadomaso, un regista, un «pornoredattore», un ex carcerato, un uomo vestito di paillette. Dietro il bancone lavora Yume, che arrostisce spiedini e peperoni. Come molti dei suoi clienti, Yume sembra un po' sfasata: ti guarda con un occhio solo, non sorride mai, e sembra sapere molte cose sui gatti del quartiere. Intrigato dal mistero – dove si incontrano, Yume e i gatti? –, combattuto tra la perenne sensazione di smarrimento e gli impulsi creativi, Yama cerca di trovare una strada che faccia per lui. Lungo il cammino si metterà nei guai col suo datore di lavoro, si cimenterà nella poesia, si lascerà cullare dalle luci di Goldengai. E, proprio quando sentirà sbocciare un fiore dentro di sé, vedrà un luogo magico scivolare via come sabbia, portandosi dietro una ragazza dagli occhi sfuggenti e forse un'intera epoca della vita.
18,50

Rashomon e altri racconti

Rashomon e altri racconti

Ryunosuke Akutagawa

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2018

pagine: 241

«La prima qualità della scrittura di Akutagawa Ryunosuke è lo stile, l'uso squisito della lingua giapponese. Non ci si stanca mai di leggere e rileggere le sue opere». (Murakami Haruki). Pochi autori hanno saputo rappresentare, come Akutagawa, lo spirito e la mentalità del popolo giapponese. Capace di fondere, nei suoi primi racconti, temi tradizionali e inquietudini moderniste, in seguito Akutagawa si è rivolto alla propria vita per trarne il materiale per testi struggenti e drammatici. Da "Rashomon" e "Nel bosco" - da cui Kurosawa avrebbe ricavato uno dei suoi film più celebri - fino a "Vita di uno stolto" e "Il registro dei morti", i racconti di Akutagawa dipingono, con uno stile terso e dolente, un universo in cui l'uomo è costantemente minacciato dalla povertà, dalla follia, dall'avidità, dalla morte, ma in cui, improvvise, possono balenare la bellezza e la speranza. Il risultato è un'opera complessa e sfumata la cui superficie smaltata e rilucente cela una sostanza amara, satirica, incredibilmente moderna.
13,00

I gatti di Shinjuku

I gatti di Shinjuku

Durian Sukegawa

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2024

pagine: 200

«Aver potuto conoscere una persona con cui guardarmi negli occhi in questa breve vita era un miracolo». Nel cuore di Shinjuku, a Tokyo, c'è Goldengai, un piccolo quartiere che resiste a grattacieli e speculazione edilizia. E nel cuore di Goldengai c'è un localino stretto e lungo dove si raccolgono i randagi del posto, siano essi gatti o esseri umani. A cominciare da un aspirante sceneggiatore daltonico e una cameriera strabica che cucina yakitori, misteriosa conoscitrice dei felini della zona. Tra i bagliori delle notti di Shinjuku, una storia di incontri umani e felini, di smarrimenti, di vite sghembe e di palpiti di poesia, in un luogo e in un'epoca - i primi anni Novanta - che riportano a galla una Tokyo ammaliante e ormai scomparsa.
12,00

Le ricette della signora Tokue

Le ricette della signora Tokue

Durian Sukegawa

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2019

pagine: 180

Sentarō è un uomo di mezza età, ombroso e solitario. Pasticciere senza vocazione, è costretto a lavorare da Doraharu, una piccola bottega di dolciumi nei sobborghi di Tōkyō, per ripagare un debito contratto anni prima con il proprietario. Da mattina a sera Sentarō confeziona dorayaki - dolci tipici giapponesi a base di pandispagna e an, una confettura di fagioli azuki - e li serve a una clientela modesta ma fedele, composta principalmente da studentesse chiassose che si ritrovano lì dopo la scuola. Da loro si discosta Wakana, un'adolescente introversa, vittima di un contesto familiare complicato. Il pasticciere infelice lavora solo il minimo indispensabile: appena può abbassa la saracinesca e affoga i suoi dispiaceri nel sakè, contando i giorni che lo separano dal momento in cui salderà il suo debito e riacquisterà la libertà. Finché all'improvviso tutto cambia: sotto il ciliegio in fiore davanti a Doraharu compare un'anziana signora dai capelli bianchi e dalle mani nodose e deformi. La settantaseienne Tokue si offre come aiuto pasticciera a fronte di una paga ridicola. Inizialmente riluttante, Sentarō si convince ad assumerla dopo aver assaggiato la sua confettura an. Sublime. Niente a che vedere con il preparato industriale che ha sempre utilizzato. Nel giro di poco tempo, le vendite raddoppiano e Doraharu vive la stagione più gloriosa che Sentarō ricordi. Ma qual è la ricetta segreta della signora Tokue? Con amorevole perseveranza, l'anziana signora insegna a Sentarō i lenti e minuziosi passaggi grazie ai quali si compie la magia: «Si tratta di osservare bene l'aspetto degli azuki. Di aprirsi a ciò che hanno da dirci. Significa, per esempio, immaginare i giorni di pioggia e i giorni di sole che hanno vissuto. Ascoltare la storia del loro viaggio, dei venti che li hanno portati fino a noi». Come madeleine proustiane, i dolcetti giapponesi diventano un pretesto per i viaggi interiori di Sentarō e Tokue, fra i quali si instaura un legame profondo che lascia emergere segreti ben più nascosti e ferite insanabili. Con l'autunno, però, un'ombra cala sulla piccola bottega sotto al ciliegio: quando il segreto di Tokue viene alla luce, la clientela del negozio si dirada e la donna, costretta a misurarsi di nuovo con il pregiudizio e l'ostracismo sociale che l'ha perseguitata per tutta la vita, impartirà a Sentarō e Wakana la lezione pù preziosa di tutte. "Le ricette della signora Tokue" è una favola moderna sull'amicizia, la libertà e la resilienza. Un'ode alla vita di palpabile sensualità che ci insegna a trovare la grazia nell'inaspettato e la felicità nelle piccole cose.
12,00

Il sogno di Ryosuke

Il sogno di Ryosuke

Durian Sukegawa

Libro: Libro rilegato

editore: Einaudi

anno edizione: 2022

pagine: 296

Tre giovani alla deriva, tre vite che non sanno bene che direzione prendere, stanno per sbarcare su una piccola e sperduta isola dell'arcipelago giapponese, l'isola di Aburi. In particolare Ryōsuke langue in una profonda crisi esistenziale: senza fiducia in se stesso, vive alla giornata ancora incapace di riprendersi dalla morte del padre. Dopo un tentativo di suicidio, decide di fare luce sui motivi che, anni prima, spinsero suo padre a togliersi la vita a sua volta. Si trasferisce cosí sull'isola dove dovrebbe risiedere il miglior amico del padre, l'unico che può spiegargli i veri motivi di quel gesto. Aburi è una piccola isola un po' misteriosa, dalla natura rigogliosa e ancora selvatica, abitata da una piccola comunità chiusa e scontrosa con i forestieri. Ma è anche famosa per le sue capre selvatiche. Qui Ryōsuke scopre che il sogno del padre era proprio produrre il formaggio dal latte di questi animali cosí particolari: il figlio decide di portare a termine il progetto paterno ma il suo sogno si scontra con i tabú locali e suscita la rabbia degli abitanti dell'isola... Dopo "Le ricette della signora Tokue", il nuovo romanzo di Sukegawa è una storia di maturazione dolce e profonda.
20,00

La mia vita con i gatti

La mia vita con i gatti

Noriko Morishita

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2022

pagine: 184

«Nei giorni in cui il freddo è pungente, Mimí sale sulle mie ginocchia e si acciambella come una volpe addormentata. Quando la stringo a me, lei si arrotola ancor più stretta, in modo da adattarsi perfettamente al mio abbraccio. In quei momenti penso: "La felicità non è lontana, ma qui, ora"». La mamma Mimí, il piccolo Tarō e i suoi quattro fratelli sono entrati nella vita di Noriko all'improvviso, come improvvisa è la felicità che bussa alla porta. Ogni gattino della cucciolata ha la sua personalità (perché Mimì si fa accarezzare solo quando i figli non la vedono?), il suo carattere timido o scontroso, le sue abitudini inconfondibili. Osservandoli, vivendo insieme a loro, lasciandosi cambiare la vita da questi gatti indimenticabili, Morishita Noriko si avvicina al segreto che unisce tutte le creature. Un legame che, a prescindere dalla loro specie, non si può che definire amore.
12,00

Ogni giorno è un buon giorno. Quindici gioie che il tè mi ha insegnato

Ogni giorno è un buon giorno. Quindici gioie che il tè mi ha insegnato

Noriko Morishita

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2023

pagine: 216

«Ci sono cose che puoi provarci quanto e come vuoi ma non le capisci finché non arriva il momento giusto. Però quando poi un giorno le capisci, dopo non puoi far finta di niente». Prenditi il tuo tempo. Vivi il momento presente e non farti travolgere dalle distrazioni. Guarda il mondo intorno a te come se fosse la prima volta. Ascolta la natura, asseconda le stagioni. Obiettivi a cui tutti aspiriamo, certo, ma che non sappiamo mai come raggiungere. Non lo sapeva nemmeno Morishita Noriko quando, ventenne, cominciò a frequentare le lezioni della signora Takeda per eseguire la cerimonia del tè. Né sapeva che quelle prime lezioni erano l'inizio di un lungo cammino che sarebbe durato tutta la vita. Ogni giorno è un buon giorno è il racconto di una tradizione antichissima, dei suoi rituali, della sua filosofia piú profonda e delle gioie che può regalare. A tutti noi.
12,50

I miei piatti preferiti. La cucina giapponese di tutti i giorni

I miei piatti preferiti. La cucina giapponese di tutti i giorni

Noriko Morishita

Libro: Libro rilegato

editore: Einaudi

anno edizione: 2024

pagine: 344

Il vapore avvolgente del ramen, la perfezione di certi bento, la dolcezza particolare dei mochi. Morishita Noriko torna a raccontare le tradizioni e la quotidianità del Giappone esplorando le sue prelibatezze, conosciute e amate in tutto il mondo. Delicato intreccio di memorie personali e storie collettive, splendidamente illustrato dall'autrice stessa, "I miei piatti preferiti" è un viaggio sentimentale attraverso ingredienti e sapori unici, ancor più speciali perché arricchiti dalla spezia dei ricordi. «Ricordo ancora chiaramente il giorno in cui ho provato per la prima volta quel gusto. Secondo anno di scuola elementare. Accadde a casa della nonna, dove ero andata a trascorrere le vacanze estive. Su un tavolino basso rotondo, di quelli con le gambe pieghevoli, erano disposte la bottiglina della salsa di soia, le ciotole di riso, le scodelle della zuppa di miso e le coppette con il tofu per tutta la famiglia». I ricordi legati a ingredienti, sapori e fragranze conferiscono un significato unico a ogni piatto, soprattutto se relativi all’infanzia o alla vita in famiglia. Ed è proprio da qui, dai ricordi, che parte il viaggio di Morishita Noriko attraverso le specialità gastronomiche giapponesi, da quelle più diffuse in tutto il mondo a quelle meno conosciute, per esaltarne le particolarità e svelarne i segreti. Nella cucina di sua madre e di sua nonna, ai tavoli degli izakaya, in fila per entrare nei negozietti d’antica tradizione in cui si preparano manicaretti eccezionali nella loro semplicità, di passaggio dai punti vendita delle stazioni, sbirciando tra gli scaffali dei konbini: Morishita Noriko si fa avvolgere dall’odoroso vapore del ramen, canta i contrasti estremi del pesce essiccato kusaya, contempla con nostalgia il gusto degli ohagi, dolci che suo padre amava, si bea della croccantezza dei bordi dei taiyaki, condivide la felicità che un bento perfetto può regalare, confessa gli spuntini notturni a base di cup noodles. Con la stessa grazia e la stessa autenticità con cui ha raccontato la cerimonia del tè in “Ogni giorno e un buon giorno”, Morishita Noriko scrive una dedica ai piatti che ama, arricchendo le pagine di splendide illustrazioni che ha realizzato personalmente, e accompagna i lettori in un’emozionante esplorazione al cuore della grande varietà culinaria del Giappone.
18,00

Una lieve vertigine

Una lieve vertigine

Mieko Kanai

Libro: Libro in brossura

editore: Neri Pozza

anno edizione: 2024

pagine: 176

Natsumi è una casalinga come tante. Un marito, due figli, un appartamento moderno a Tokyo, scelto per la bella esposizione a sud e a est, in un palazzo vicino al parco e con piscinetta per bambini. La sua vita è un rincorrersi di lavatrici, conversazioni con le amiche, discussioni con i vicini, visite al supermercato o ai genitori, incombenze familiari o scolastiche. Natsumi non ha una preoccupazione al mondo, eppure dentro, sotto la facciata composta e ordinata, il suo io freme e ribolle. Nel suo palazzo borghese, nella sua vita borghese dove niente succede mai e succede tutto, ecco allora che subentrano minuzie, ansie più o meno futili. Riflessioni sui turni dei lavori domestici, una straordinaria capacità mnemonica da casalinga per la collocazione delle merci sugli scaffali, la seduzione della società dei consumi che crea interminabili desideri: tutto questo fluisce nel monologo interiore della protagonista, riempie un vuoto che si sospetta esistenziale e poi ingloba anche il lettore, che si ritrova incapace di porre confini fra sé stesso e Natsumi, risucchiato in una vertigine da cui non si solleva e in cui però nemmeno mai cade. Con una lingua mimetica, limpida e iridescente, Mieko Kanai porta alla luce la tranquillità e la crudeltà che coesistono fianco a fianco in ogni vita ordinaria. Una lieve vertigine è la voce che parla ininterrottamente nella nostra testa ma è anche studio sul matrimonio, sulla genitorialità, sull’essere donne, sulla lotta fra l’immagine che proiettiamo e ciò che, nel foro interiore, pensiamo di noi stessi.
18,00

L'isola dei senzamemoria

L'isola dei senzamemoria

Yoko Ogawa

Libro: Libro rilegato

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2018

pagine: 224

In un tempo non precisato, su un'isola senza nome l'intera popolazione progressivamente smette di ricordare. Come per un'inspiegabile epidemia della memoria, sparisce l'idea di qualcosa, quindi sparisce la cosa stessa. Un giorno dopo l'altro, l'epidemia colpisce tutto e tutti. Nottetempo un guizzo inatteso, e gli uccelli è come se non esistessero più: cancellati dalla mente, vibrano nell'aria come meteore senza senso. Che cos'erano le fotografie e i francobolli, cosa i frutti del bosco e le caramelle? Che cos'era il suono del carillon, cosa il profumo delle rose? Dimenticati, i fiori vengono gettati nel fiume, per sbarazzarsi di ciò che è inutile oramai. Gli abitanti dell'isola non ricordano più i traghetti, non sanno più andarsene. Gli abitanti dell'isola non ricordano più la funzione di gambe e braccia, non sanno più muoversi. Gli abitanti dell'isola bruciano i libri su un rogo per disfarsi di quegli oggetti di carta che nessuno è in grado di usare. La Polizia Segreta vigila sull'oblio collettivo, perseguitando chi, per cause misteriose, non riesce a dimenticare. Vigila e perseguita chi dei libri vorrebbe ancora servirsi, come un'autrice e il suo editore, impegnati a difendere la memoria attraverso la narrazione scritta, ultimo baluardo contro la cancellazione della coscienza. Nell'Isola dei senza memoria di Yoko Ogawa la dimenticanza si fa regime totalitario, sistema di sorveglianza, come nelle migliori distopie e nelle peggiori deviazioni del reale. Una fiaba allegorica e oscura, terribilmente vera, sul potere della memoria e la devastazione generata dalla sua perdita, che equivale alla perdita dell'umanità; sulla speranza della letteratura come ultima traccia del nostro labile passaggio sulla Terra. Yoko Ogawa scrive così il surreale libro nero di un mondo in cui il divenire è svuotamento e la vita persecuzione; in cui alienazione e separazione dal senso sono le uniche costanti nel buio grottesco della natura umana.
24,00

Nuotare con un elefante tenendo in braccio un gatto

Nuotare con un elefante tenendo in braccio un gatto

Yoko Ogawa

Libro: Libro in brossura

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2015

pagine: 237

C'è un bambino nato con le labbra chiuse, a cui manca il silenzio del suo primo giorno di vita. Entrato in un deposito degli autobus, la sua attenzione è attirata da una vettura fuori servizio: è coperta di rampicanti, muschio, foglie morte; all'interno non ha sedili né corrimano, ma scrigni scolpiti con decorazioni arabescate, lampade liberty, posate d'argento, arazzi. Nell'autobus vive un uomo dalla carne debordante, appassionato di scacchi e pasticcere provetto, che al bambino decide di trasmettere tutto il suo sapere: aperture, strategie, arrocchi e attacchi doppi. Ma soprattutto gli insegna a tracciare, mossa dopo mossa, magnifici disegni sulla scacchiera. Il posto del bambino però non è di fronte all'avversario: è sotto la scacchiera, da dove muove i pezzi senza vederli, solo ascoltandone il suono. Alla morte dell'uomo - sempre più grasso, e impossibilitato a scendere dall'autobus -, il bambino passa sotto la scacchiera intere giornate, finché non viene invitato a unirsi a un club prestigioso quanto segreto, il Circolo di scacchi sul fondo del mare, dove smettere di diventare grandi è doloroso come piegare il proprio corpo per entrare in un automa e muovere i pezzi attraverso i suoi arti meccanici. D'ora in poi lo chiameranno Little Alechin, dal nome del "poeta della scacchiera".
20,00

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