Libri di Lea Ypi
Confini di classe. Diseguaglianze, migrazione e cittadinanza nello stato capitalista
Lea Ypi
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2025
pagine: 80
La cittadinanza non è più una conquista universale, ma uno strumento di esclusione. Lea Ypi smaschera le narrazioni identitarie e rivendica la giustizia di classe come bussola per ripensare la democrazia. Che cos’è la cittadinanza oggi? E in che modo la sinistra ha smarrito la propria bussola, accettando il dilemma tra giustizia sociale e immigrazione come un dato di realtà, e non come il frutto di rapporti di potere? Lea Ypi decostruisce qui, in modo radicale, i luoghi comuni del dibattito pubblico su migrazione, integrazione, sovranismo e cittadinanza, e dimostra che le politiche migratorie contemporanee rafforzano la divisione tra classi sociali, e che lo Stato capitalista – lungi dall’essere un garante imparziale della giustizia – è spesso uno strumento di esclusione e dominio. Il cuore della sua argomentazione è semplice quanto dirompente: la vera frattura non passa tra nativi e stranieri, ma tra chi ha diritti e risorse, e chi ne è sistematicamente privato. Anche nelle società all’apparenza più democratiche, la cittadinanza si compra, si eredita, si concede: non è mai davvero accessibile a tutti. E mentre la sinistra insegue narrazioni identitarie e discorsi sulla cultura nazionale, perde di vista ciò che ha storicamente costituito il suo compito: organizzare la solidarietà di classe. "Confini di classe" raccoglie tre dei più importanti saggi politici di Lea Ypi e propone una nuova chiave di lettura per comprendere le crisi della democrazia contemporanea. Un invito urgente a ripensare i confini, non in termini di geografia, ma di giustizia.
Libera. Diventare grandi alla fine della storia
Lea Ypi
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2023
pagine: 304
Anni ottanta, Albania. Lea è una bambina e la sua vita è scandita dalle promesse del socialismo di stato. Forse Lea sa che esiste la Coca-Cola solo perché nel mercato nero girano alcune lattine vuote, ma crescerà al sicuro tra compagni entusiasti, in un futuro preordinato. Ogni certezza crolla il giorno in cui Lea si ritrova aggrappata a una statua di pietra di Stalin, appena decapitata durante le proteste degli studenti: il mondo attorno a lei inizia a crollare. Con una nonna intellettuale, un padre che crede nei movimenti sociali del Sessantotto e una madre thatcheriana ultraliberista, Lea Ypi attraversa questi tempi di rivoluzioni con un’educazione politica unica e ricchissima. La sua è una storia di faticosa liberazione dalle menzogne: quelle del regime comunista, quelle che la sua famiglia le racconta per proteggerla, quella che si svela con il crollo del regime. La promessa di libertà dalla tirannia segna infatti l’inizio di un conflitto sanguinario. Se il progetto di costruzione di una società giusta è degenerato nella dittatura, ma la fine della dittatura non corrisponde a una vera liberazione, la libertà come si conquista?
Libera. Diventare grandi alla fine della storia
Lea Ypi
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2022
pagine: 304
Anni ottanta, a pochi chilometri da noi l’ultimo decennio del comunismo è appena cominciato. Lea Ypi è una bambina e la sua vita è scandita dalle promesse del socialismo di stato dell’Albania: un futuro preordinato, in cui si può crescere al sicuro tra compagni entusiasti. Tutto vero, fino al giorno in cui Lea si ritrova aggrappata a una statua di pietra di Stalin, appena decapitata dalle proteste degli studenti. Il comunismo non era riuscito a realizzare l’utopia. Il mondo attorno inizia a crollare. Lea si chiede chi è quel vecchio primo ministro dell’Albania accusato di collaborazione con i fascisti che porta il suo stesso cognome. Lei non sa che la sua famiglia paterna è una grande famiglia nobile dell’impero ottomano. Non sa che quando i suoi genitori parlano di amici appena laureati si riferiscono in realtà a fatti gravissimi. Lea sa che esiste la Coca-Cola solo perché nel mercato nero girano alcune lattine vuote, che diventano suppellettili rarissime. Con una nonna elegante, intellettuale e francofona, un padre che crede nei movimenti sociali del Sessantotto e una madre thatcheriana ultraliberista, Lea Ypi cresce attraversando questi tempi di rivoluzioni e di grande disorientamento, con un’educazione politica unica e ricchissima. La sua è una storia di faticosa liberazione dalle menzogne: quelle del regime comunista, quelle che la sua famiglia le racconta per proteggerla. Ma la menzogna più dolorosa è quella che si svela con il crollo del regime: la promessa di libertà segna invece l’inizio di un conflitto sanguinario. Il tentativo difficilissimo di entrare in Occidente è l’abisso di tutte le illusioni. Il Novecento è tramontato, ma dopo non c’è più nulla. La sensazione è claustrofobica: il progetto di costruzione di una società giusta è degenerato nella dittatura, ma la fine della dittatura non corrisponde alla libertà. E allora, la libertà, come si conquista?
Stato e avanguardie cosmopolitiche
Lea Ypi
Libro: Copertina morbida
editore: Laterza
anno edizione: 2016
pagine: 326
Gli autori che si rifanno al cosmopolitismo iniziano la riflessione da una visione ideale di come le leggi dovrebbero essere, ma omettono di considerare gli individui come essi sono; per contro, gli autori statisti perlopiù partono da un'analisi realistica della società ma tralasciano di considerare le potenzialità di trasformazione radicale delle leggi. In questo libro si propone una versione di cosmopolitismo concepito come agire politico di avanguardia. L'analisi è radicata in una concezione dialettica della giustizia sociale e dimostra come sia possibile promuovere la desiderabilità normativa dell'ideale cosmopolitico di eguaglianza grazie al contributo di forze politiche progressiste contenute nello Stato.