Libri di Lorenzo Tinti
I canti
Giacomo Leopardi
Libro: Libro in brossura
editore: Foschi (Santarcangelo)
anno edizione: 2017
pagine: CXXXIII-541
Dopo le prime prove di ispirazione civile, la crisi del 1819 ("dal bello al vero") segnò una svolta nella produzione leopardiana; alla stesura delle successive canzoni si associò la composizione dei cosiddetti "piccoli idilli", le une e gli altri supportati da un pensiero sempre più lucido sul valore della scrittura letteraria e, in generale, dell'esistenza. Infine, a partire dall'aprile del 1828, Leopardi trovò un'originale misura lirica, che fu capace di rivestire di bellezza una tematica arida e desolata e che culminò negli accenti eroici e polemici del periodo napoletano. Sedimentazione attiva di questa straordinaria vicenda poetica e umana furono i "Canti", caposaldo imprescindibile della nostra tradizione letteraria e testo fondante della nuova sensibilità romantica. Essi furono pubblicati in primis nel 1831, quindi nel 1835 e, postumi, nel 1845, subendo da una redazione all'altra significative modifiche e aggiunte e definendo così il senso di un'opera aperta, di un capolavoro d'introspezione psicologica e di riflessione esistenziale.
Giovanni Verga. La rivoluzione regressiva
Lorenzo Tinti
Libro: Libro in brossura
editore: Liguori
anno edizione: 2013
pagine: 168
Nel corso degli anni molti hanno cercato d'impadronirsi dell'opera di Verga, proiettandovi i propri ideali estetici e politici. C'è stato così un Verga repubblicano, un Verga socialista e progressivo, perfino un Verga reazionario e protofascista. Non v'è dubbio che un prorompente bisogno di affermazione abbia indotto il narratore catanese ad accogliere via via le sollecitazioni culturali emergenti; nondimeno, così come non presunse mai di estendere ai fini della letteratura quelli delle scienze esatte, egli neppure patrocinò la causa di una particolare classe sociale. Verga rimase convinto che l'arte non possa collaborare al progresso civile, sia perché ogni progresso civile è in realtà semplicemente illusorio, sia perché all'arte compete semmai l'indagine dei princìpi universali cui necessariamente l'essere umano soggiace. In questo senso non esiste nemmeno nel Verga verista alcuna inclinazione al populismo: il popolo configura giusto un momento, il primo, di un progetto più vasto che avrebbe dovuto ricercare la legge dell'egoismo in ogni categoria sociale. Tale distacco dalla materia trattata rappresenta il fondamento del realismo verghiano: eppure proprio questo distacco, paradossalmente, "porta lo scrittore siciliano alla rappresentazione più convincente, che del mondo popolare sia stata data in Italia durante tutto l'Ottocento" (A. Asor Rosa).
Leopardi. Necessità del dolore e ribellione del canto
Lorenzo Tinti
Libro: Libro in brossura
editore: Liguori
anno edizione: 2007
pagine: 136
Operette morali
Giacomo Leopardi
Libro: Libro in brossura
editore: Liberamente
anno edizione: 2024
pagine: 400
"Operette morali" consiste in ventiquattro componimenti in prosa di cui diciassette in forma di dialogo, scritti tra il 1824 e il 1832. Il contrasto irriducibile fra il mondo intimo degli affetti e il mondo esterno, che costituisce il motivo fondamentale di un primo tempo del pensiero leopardiano, si dilata ora nella visione di tutta l'umanità condannata al dolore e alla morte, privata a poco a poco delle proprie illusioni più care dall'inesorabile scoperta della verità. In quest'opera Leopardi indaga il rapporto tra l'uomo e la natura, e il conflitto tra i desideri dell'uomo e le leggi naturali che governano l'universo.
Spada e il pastorale. L'Italia come teatro dello scontro tra papa Giovanni XXI e Ludovico il Bavaro
Lorenzo Tinti
Libro: Copertina morbida
editore: Azeta Fastpress
anno edizione: 2006
pagine: 237
In assenza
Lorenzo Tinti
Libro: Copertina morbida
editore: Azeta Fastpress
anno edizione: 2006
pagine: 47
Adelchi
Alessandro Manzoni
Libro: Libro in brossura
editore: Persiani
anno edizione: 2022
pagine: 496
L’Adelchi di Alessandro Manzoni viene pubblicato per la prima volta nell’ottobre del 1822. Com’è noto, la tragedia è ispirata alla vicenda storica della caduta dei Longobardi ad opera dei Franchi, in seguito al ripudio di Ermengarda da parte di Carlo Magno, e della successiva vendetta messa in atto da Desiderio, re dei Longobardi. Come accade in tutta la produzione di Manzoni, il contesto storico e politico influenza notevolmente anche questa tragedia, che anticipa alcuni motivi che troveranno piena espressione nel capolavoro dei Promessi sposi, nel quale un ruolo centrale verrà attribuito alla Divina Provvidenza. Lo sottolinea l’illustre critico Ezio Raimondi nel saggio che apre questa edizione, che ha il pregio di rispecchiare la volontà dell’autore, presentando uno di seguito all’altro le Notizie storiche, l’Adelchi e il Discorso sopra alcuni punti della storia longobardica in Italia, come accadeva appunto nell’edizione Ferrario del 1822. Con un saggio di Ezio Raimondi e il Discorso sopra alcuni punti della storia longobardica in Italia.