Libri di Luca Peretti
Labanta! Ex colonie portoghesi e cinema italiano
Andrea Gelardi, Luca Peretti, Paola Scarnati
Libro
editore: C&P Adver Effigi
anno edizione: 2025
pagine: 368
Cinema e storia. Volume Vol. 1
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2024
pagine: 298
Una rivista che si colloca su una terra di confine in buona parte ancora da esplorare. Ogni numero presenta contributi interdisciplinari focalizzati su un tema monografico e uniti da un filo comune: lo studio dell’immaginario e delle sue interazioni con la realtà, quale ideale luogo di incontro e dialogo tra il cinema, gli audiovisivi, la cultura visuale e la storia.
Un dio nero un diavolo bianco. Storia di un film non fatto tra Algeria, Eni e Sartre
Luca Peretti
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2023
pagine: 208
La storia di un film non fatto, scritto tra gli altri da Franco Solinas e Jean-Paul Sartre, e del clima politico e culturale in cui nasce: la guerra d’indipendenza algerina, l’Eni in Medioriente, il cinema industriale, il ruolo degli intellettuali, l’anticolonialismo e il terzomondismo in Italia. Anche se non verrà mai prodotto, "Un dio nero un diavolo bianco" è uno straordinario esempio dell’intreccio tra geopolitica e cinema negli anni sessanta. Il libro ricostruisce la genesi del film, dei protagonisti di questa avventura, e del contesto del tempo. Con la sceneggiatura inedita di "Un dio nero un diavolo bianco" e un inserto fotografico di un viaggio in Algeria di Gillo Pontecorvo e Franco Solinas per preparare "La battaglia di Algeri".
Annali. Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico. Volume Vol. 1
Libro
editore: C&P Adver Effigi
anno edizione: 2023
pagine: 336
Cinema e storia. Media-Impresa. Discorsi e pratiche cinematografiche e mediali nella cultura industriale
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2022
pagine: 250
Una rivista che si colloca su una terra di confine in buona parte ancora da esplorare. Ogni numero presenta contributi interdisciplinari focalizzati su un tema monografico e uniti da un filo comune: lo studio dell'immaginario e delle sue interazioni con la realtà, quale ideale luogo di incontro e dialogo tra il cinema, gli audiovisivi, la cultura visuale e la storia. Delle tante vite parallele del cinema quella industriale non è certo tra le più appariscenti. Eppure, è anche districandosi fra cubicoli da ufficio, fiere campionarie, presentazioni aziendali e viaggi d'affari che i mezzi audiovisivi hanno adempito alla propria funzione di agenti storici, divenendo presenze via via più pervasive e influenti nella quotidianità dei luoghi di lavoro. Questo numero speciale di «Cinema e Storia» parte dall'ormai vasta letteratura esistente sul cinema industriale e sponsorizzato per adottare una più ampia prospettiva sul processo di "mediatizzazione" che ha interessato le imprese e le organizzazioni lavorative nel contesto italiano. Muovendo della ripresa post-bellica come punto di partenza obbligato e individuando il boom economico quale periodo di maggior fortuna della cinematografia d'impresa, ci si spinge fino a metà degli anni Ottanta, quanto la rete mediale delle aziende accoglie l'introduzione delle tecnologie elettroniche e informatiche. A diverse altezze di questo percorso, i saggi qui raccolti offrono spaccati sulle istituzioni e sui saperi che hanno contribuito a irreggimentare il cinema tra gli strumenti della cultura imprenditoriale, sulle accezioni discorsive di medialità che emergono dalle pagine degli house organ aziendali e sul ruolo giocato dall'audiovisivo nella rappresentazione dei paesaggi industriali e nella costruzione della corporate image. Un assortimento di casi differenti sui quali si staglia il miraggio tutto italiano del tecno-umanesimo, ora in termini utopistici (il perfetto connubio fra estro artistico e precisione tecnica) ora con sembianze distopiche, a piegare ogni espressione culturale ai fini dell'ingegneria sociale.
Francis Ford Coppola
Jeff Menne
Libro: Libro in brossura
editore: Postmedia Books
anno edizione: 2018
pagine: 168
Stimato come uno dei registi americani più influenti e innovativi, Francis Ford Coppolalo lo è anche come autore indipendente sempre in guerra con la struttura di potere di Hollywood e la feroce critica all'America corporativa postindustriale che la stessa Hollywood simboleggia. Jeff Menne analizza la carriera di Coppola da una prospettiva postmodernista e Hollywood e la sua casa di produzione American Zoetrope come sistemi di produzione. Di conseguenza Coppola viene considerato come modello di artista creativo abile nel muoversi in un'economia postindustriale, la sua vitalità è la chiave di volta per reinventare il cinema hollywoodiano.

