Libri di Luca Tirloni
Attacco dal cielo! Missioni ed imprese dei paracadutisti tedeschi nella Seconda guerra mondiale
Luca Tirloni
Libro
editore: Il Corso della Storia
anno edizione: 2025
La storia dei paracadutisti delle forze armate tedesche è costellata da temerarie operazioni militari, spesso coronate da successo in grado di stupire il mondo intero ed essere riconosciute dagli stessi nemici. I “Fallschirmjager” come vengono chiamati i paracadutisti in lingua tedesca, furono utilizzati come truppe per aviosbarchi nell’occupazione dei forti di Eben Emael nell’invasione tedesca del Belgio, nella Campagna di Norvegia, nell’occupazione dell’istmo di Corinto, a Creta ed in Sicilia. Sono leggendarie le loro azioni veloci e imprevedibili, sin dal loro primo impiego sul fronte Occidentale, nel maggio del 1940. Spesso agirono in operazioni combinate con i “Brandemburg” un reparto di “commandos” conseguendo insieme risultati sorprendenti. L’altissimo grado di preparazione e di efficienza, risultato di un addestramento intensivo cui venivano sottoposti, ha sempre costituito il fattore determinante del successo nelle operazioni dove vennero impiegati.
La guerra delle onde. Radio clandestine italiane e missioni Alleate
Luca Tirloni
Libro
editore: Il Corso della Storia
anno edizione: 2025
Dopo la caduta del fascismo e l’armistizio dell’8 settembre 1943, inizia la guerra di Liberazione. Civili e Militari iniziano ad organizzarsi ed a compiere azioni di guerriglia contro gli occupanti tedeschi. Le radio ufficiali e quelle clandestine diventano i mezzi per comunicare messaggi in codice oltre le linee nemiche, anche per supportare l’avanzata degli Alleati. Il presente volume focalizza il suo obiettivo sul periodo 1943-1945 ovvero quello dove prendono forma tutte le possibili sfaccettature che riflettono questo fenomeno caleidoscopico sorto per far fronte alle varie esigenze di comunicazioni operative sia clandestine, sia informative, nel corso delle vicissitudini che hanno portato alla graduale liberazione dell’Italia. Le radio “clandestine” furono utilissime sia alla resistenza attiva – condotta tramite la lotta armata – che a quella passiva portata avanti dalle varie stazioni che grazie alle loro trasmissioni riuscivano a dare segnali di speranza e di senso civico alle popolazioni ed agli oppressi.