Libri di Luciano Russi
Pensare la pace
Luciano Russi
Libro: Libro in brossura
editore: Di Felice Edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 232
La costruzione della pace, dentro e fuori lo Stato, dovrebbe diventare il tema portante della riflessione collettiva e occupare in modo stabile l’agenda politica dei decisori. Luciano Russi spiega come l’impegno per un mondo di pace debba consistere in ben altro che la semplice non belligeranza, ma nel dovere quotidiano di ciascuno, tanto nelle grandi decisioni politiche quanto nei piccoli gesti d’umana operosità. Ne è un esempio questo libro che la Fondazione Luciano Russi dedica a tutte le vittime di chi, alla pace, non pensa.
Ancora
Luciano Russi
Libro: Libro in brossura
editore: Di Felice Edizioni
anno edizione: 2023
pagine: 144
"Quella di Luciano si potrebbe definire una poesia ginnica, ginnastica, etimologicamente: nuda, di puro movimento, che fa della lontananza una poetica dinamica dell’attuale, della contingenza, dell’urgenza. Il suo sguardo terso mira a lontananze cruciali e cogenti: l’origine e la sparizione, il lutto e la sopravvivenza. C’è un’acclamazione ferita nella voce. C’è un’inesausta tentazione di opporre un gesto, una fisicità, ancora e ancora, all’infinito nulla che noi siamo. La poesia è spesso un alibi, dici poesia e tocchi (pensi di toccare) un livello a priori di comunicazione superiore, garantita dalla marca. Non è così: la poesia come prova, rischio, ricerca costante, continuo riequilibrio del peso specifico della parola è sempre qualcosa che, come la lepre delle favole, puoi continuare a inseguire, puoi anche sfiorarla. Ma proprio la corsa con cui la insegui ne segna, con il battito del tuo cuore, la necessaria velocità per non perderla di vista. E credo che Luciano abbia sempre corso e non l’abbia mai persa di vista." (dalla prefazione di Renato Minore)
Studi su Carlo Pisacane. Realtà e utopia di un rivoluzionario
Luciano Russi
Libro
editore: Rubbettino
anno edizione: 2012
pagine: 276
Carlo Pisacane è stato il primo socialista (non marxista) della storia d'Italia e, secondo Luciano Russi, da pensatore politico si è conquistato uno spazio per aver posto temi come la relazione fra "questione sociale" e "questione nazionale", e quello della "vera democrazia" al centro del dibattito europeo post 1848. Come scrittore era il frutto di un intreccio non risolto fra correnti culturali e politiche differenti: la tradizione vichiana e dell'illuminismo meridionale, il materialismo socialista ottocentesco europeo, la filosofia civile romagnosiana, il repubblicanesimo patriottico. Questo contraddittorio, sincretico modo di approvvigionarsi culturalmente alla base della storia della sinistra politica italiana, rappresenta secondo Russi un nodo da studiare, insieme a tutta la storia della "polis risorgimental-unitaria", per comprendere i passaggi politici che hanno condotto fino alla costruzione di quella "nazione difficile" che continua ad essere l'Italia. In questo senso la rivoluzione, politicamente praticabile, con il suo radicamento nella storia, renderà possibile (reale), una ipotesi di futuro fondata su una forte immaginazione sociale e politica (utopia). Gli studi qui raccolti rappresentano tutta la produzione che Russi ha dedicato a Carlo Pisacane fuori dai suoi libri e con essi formano un corpus di opere oggi più facilmente consultabili.

