Libri di Luigi Poggioli
Lager 7. Storia della mia giovinezza interrotta
Luigi Poggioli
Libro: Libro in brossura
editore: Scritture
anno edizione: 2025
pagine: 244
Quando Luigi Poggioli viene prelevato dalla propria casa a Farini d’Olmo, a 45 chilometri da Piacenza, sulle colline della Val Nure, ha diciassette anni. È il 15 luglio del 1944. Per un anno, Poggioli soffrirà la fame, il freddo, le umiliazioni, lavorando dodici ore al giorno in condizione di schiavitù nei lager vicino a Kahla, una cittadina della Turingia, dove i nazisti, che subivano la controffensiva dei devastanti bombardamenti inglesi, avevano deciso di trasformare le miniere in una fabbrica sotterranea per la produzione del Messerschmitt 262. A Kahla lavoreranno circa 15.000 esseri umani in condizioni proibitive, in maggioranza, probabilmente, russi e italiani: circa 6.000 moriranno di stenti; gli italiani, i primi ad arrivare nell’aprile del ’44, avranno il numero più alto di morti.
Minutaglie
Luigi Poggioli
Libro: Libro in brossura
editore: Pequod
anno edizione: 2022
pagine: 72
Minutaglie sì, ma minutaglie indispensabili questi racconti cesellati e un po' dolenti di Luigi Poggioli. Piccoli quadri, schizzi, abbozzi di persone, luoghi e ricordi che, messi assieme, uno via l'altro, fatti scorrere, realizzano una piccola magia: mettono in scena una vita.
Lager 7. Storia della mia giovinezza interrotta
Luigi Poggioli
Libro: Libro rilegato
editore: Scritture
anno edizione: 2006
pagine: 352
La testimonianza di un lavoratore coatto deportato al campo di Kahla, in Turingia, dove i nazisti avevano deciso di trasformare le miniere in una fabbrica sotterranea per la produzione del Messersmitt 262. A Kahla lavoravano circa 15000 uomini in condizioni terribili, in maggioranza russi e italiani, 6000 di loro moriranno di stenti. La memoria è seguita dal saggio di Carla Antonini (direttrice dell'ISREC di Piacenza) sul lager di Khala e sull'utilizzo "schiavile" del lavoro umano nel secolo del trionfo della razionalità economica, e in stretta connessione con il controllo autoritario della società e dell'uso della guerra come strumento privilegiato della politica.