Pequod
Metafore, internet e intelligenza artificiale
Filippo Bruni
Libro
editore: Pequod
anno edizione: 2026
Avanti a ritroso
Giuseppe Rizzuto
Libro: Libro in brossura
editore: Pequod
anno edizione: 2025
pagine: 168
L’ossimoro del titolo più che ai concetti progresso/regresso, rinvia prima di tutto a una soggettività che nel suo andirivieni temporale tra coscienza individuale e coscienza storica cerca un terreno di incroci tra ciò che è lontano e ciò che è vicino nel tempo, non per annullare la dimensione temporale, bensì per aumentarne la consapevolezza su una linea di profondità, con tutte le sue contraddizioni interne, che non ci è sempre presente, abbarbicati, come spesso ci accade, a una superficie temporale altamente ingannevole.
Argine degli angeli
Fabio Valdinoci
Libro: Libro in brossura
editore: Pequod
anno edizione: 2025
pagine: 54
«La poesia di Valdinoci è canto discreto, non spiegato, e non vuole essere neanche confessione. Poiché nasce come un gesto di ascolto, chiede la stessa postura, la stessa intensa attenzione, dato che il sentimento di un respiro presente non appartiene solo a chi scrive, ma anche a chi legge e a ogni corpo che si è sentito, anche per un istante, diviso tra la terra e la memoria. In queste immagini il poeta cerca di custodire qualcosa che resiste al tempo, voce che persiste nel bianco, l’eco del mare che ci richiama al principio.» (Gianfranco Lauretano)
Nodo antico
Le rose e il deserto
Libro: Libro in brossura
editore: Pequod
anno edizione: 2025
pagine: 107
"Nodo Antico" è un diario lacerato e luminoso, un sacro mosaico di frammenti che Luca Cassano tiene insieme grazie alla forza lacerante della perdita. Ogni poesia è una scheggia di vetro emersa dopo una frana, un reperto affettivo e spirituale che taglia e insieme illumina. Il testo si compone per affioramenti: non è un racconto lineare ma un atlante di emozioni, immagini, ricordi, oggetti, parole sospese, che si depositano con la precisione minuziosa della memoria vera. La memoria che fa male e al tempo stesso tiene in vita. Al centro di questa raccolta c'è una figura bifronte, mito fondativo e persona reale, presenza costante e assenza insostenibile: la madre. Ogni testo ne contiene traccia, ogni poesia è un modo per tornare da lei — o per accettarne il distacco. La madre non viene mai idealizzata, ma evocata in tutta la sua concretezza, nei gesti quotidiani, nelle frasi spezzate, nei malesseri e nelle piccole tenerezze. E una madre tangibile quella delineata da Cassano: mai astratta, radicata nel corpo e nel linguaggio, che emerge nel caffè preparato la mattina, in un gesto inespresso, nel silenzio di una camicia appesa. Postfazione di Alessandro Pertosa.

