Libri di Luigi Vittorio Nadai
Le notti bianche
Fëdor Dostoevskij
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2025
pagine: 96
Nelle notti senza tramonto di una Pietroburgo estiva e deserta il cielo luminoso sembra propiziare incontri fatali. Come quello tra un timido sognatore che vaga senza meta fra palazzi e canali, prigioniero delle sue chimere, e una bella e malinconica fanciulla che si strugge di nostalgia per il suo innamorato. Per quattro notti i due sconosciuti mettono a nudo le loro anime e si confidano pene e solitudini. Per quattro notti il giovane sognatore prova a inseguire l'amore, finché l'alba dell'ultimo mattino dissolve ogni illusione lasciandolo solo col suo disincanto. Eppure nulla potrà mai cancellare l'inattesa felicità che quell'incontro gli ha regalato. Pubblicato nel 1848, il «romanzo sentimentale» del giovane Dostoevskij con la sua atmosfera magica ha incantato generazioni di lettori e ispirato maestri del cinema come Luchino Visconti e Robert Bresson.
Le notti bianche
Fëdor Dostoevskij
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2022
pagine: 304
Al centro delle "Notti bianche" – racconto pubblicato per la prima volta nel 1848 – c'è un sognatore, un giovane che vive una vita tutta sua, avulsa dalla realtà, fatta di chimere, fantasticherie, impalpabili emozioni. Nelle calde notti senza tramonto di una Pietroburgo estiva e deserta, il timido e notturno protagonista, triste vittima della vita urbana, vagabonda senza meta per la città fra palazzi e canali, e sogna a occhi aperti. Proverà a inseguire l'amore: quello della bella e appassionata Nasten'ka, che però ama, desidera, attende un altro. Così, dopo quattro notti di esaltata eccitazione, l'ultimo mattino porta con sé un amaro risveglio: il disincanto di un addio. Introduzione di Fausto Malcovati.
La mite
Fëdor Dostoevskij
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2019
pagine: 96
«Perché questa donna è morta?» Sconvolto davanti al cadavere ancora caldo della moglie, un uomo si interroga sul suo suicidio. Veniamo così a conoscenza del loro primo incontro, del matrimonio, delle liti. In un susseguirsi di sensi di colpa e autoassoluzioni, affiora dal magma indistinto dei ricordi la storia di un legame doloroso, di un amore appassionato e crudele. a tratti meschino. Apparso per la prima volta nel 1876. La mite è, insieme alle Notti bianche. il racconto più ispirato di Fédor Dostoevskij: attraverso un'analisi acutissima e spietata, apre vertiginosi squarci sui meandri della psiche umana, senza lasciare scampo.
Taras Bul'ba e gli altri racconti di Mirgorod
Nikolaj Gogol'
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2009
pagine: 304
Taras Bul'ba è il più celebre dei racconti di Mirgorod (1835), raccolta ispirata al mondo ucraino. In un tempo imprecisato fra i secoli XV e XVII, in un'Ucraina devastata da tartari e turchi e asservita ai polacchi, il bellicoso Taras Bul'ba combatte per la libertà della sua gente a capo di feroci orde di cosacchi. Durante l'assedio alla città di Dubno uccide Andrij, il figlio che ha tradito la causa, e vede giustiziare Ostap, l'altro figlio caduto prigioniero. Anche l'eroico protagonista viene alla fine catturato e arso vivo, e mentre le fiamme lambiscono i suoi piedi innalza il suo ultimo inno alla vita, alla gioia, alla fede. Nei racconti di Mirgorod comincia a farsi strada la consapevolezza dei mali che affliggono l'umanità, irrompono il dolore e la violenza, il conflitto e la prevaricazione. Per questo essi si propongono come naturale e drammatico trait d'union tra il lirismo sereno e stupefatto delle Veglie, la prima raccolta di ambientazione ucraina, e l'amarezza dei Racconti di Pietroburgo, dove tutto è menzogna, inganno, sopruso e follia.
Racconti
Fëdor Dostoevskij
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2006
pagine: XXXII-400
I primi racconti di questo volume furono scritti da Dostoevskij negli anni immediatamente precedenti l'arresto e la condanna ai lavori forzati; gli altri sono coevi dei capolavori della maturità. Dagli uni agli altri - tutti popolati da un'umanità descritta con sofferta partecipazione - si dilata il discorso sul "sottosuolo" e squarci sempre più profondi si aprono sui meandri contorti della psiche umana, sui suoi aspetti patologici, le sue ossessioni, le sue incoerenze, le sue rivolte. Il volume contiene i seguenti racconti: Il signor Procharcin ; La padrona ; Le notti bianche ; Uno spiacevole episodio ; Bobok ; La mansueta ; Il sogno di un uomo ridicolo.
Le notti bianche
Fëdor Dostoevskij
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2014
pagine: 96
Al centro delle "Notti bianche", racconto pubblicato per la prima volta nel 1848, c'è un sognatore, un giovane che vive una vita tutta sua, avulsa dalla realtà, fatta di chimere, fantasticherie, impalpabili emozioni. Nelle calde notti senza tramonto di una Pietroburgo estiva e deserta, il timido e notturno protagonista, triste vittima della vita urbana, vagabonda senza meta per la città fra palazzi e canali, e sogna a occhi aperti. Proverà a inseguire l'amore: quello della bella e appassionata Nasten'ka, che però ama, desidera, attende un altro. Così, dopo quattro notti di esaltata eccitazione, l'ultimo mattino porta con sé un amaro risveglio: il disincanto di un addio. Introduzione di Fausto Malcovati.
La morte degli dei. Giuliano l'Apostata
Dimitrij Sergeevic Merezkovskij
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2014
pagine: 376
Ultimo difensore della religione olimpica dopo la conversione di Costantino, l'imperatore Flavio Claudio Giuliano fu guerriero e filosofo, protagonista di un'epoca di violenta trasformazione. Per i cristiani era "l'Apostata", un persecutore, eppure Giuliano credeva ancora nella tolleranza, e se guardava con nostalgia alla perduta armonia greco-romana dell'uomo con il mondo, il suo paganesimo era intriso dei nuovi valori evangelici. Un eroe diviso, al quale Merezkovskij ha dedicato il più celebre dei suoi romanzi storici, costruendo attorno a Giuliano l'imponente affresco della lotta tra due verità equivalenti e incociliabili, quella celeste e quella terrena. In questa guerra di eserciti e di idee, che devasta l'impero del IV secolo, lo scrittore russo ritrova i tormenti spirituali e politici dell'Europa lacerata di fine Ottocento, così come i segni di una crisi - e di un'incessante ricerca di equilibrio - che attraversa la storia dell'umanità. Pubblicato nel 1895 e primo grande romanzo del simbolismo russo, "La morte degli dei" apre la trilogia "Cristo e Anticristo", che comprende anche "La rinascita degli dei", su Leonardo da Vinci, e "L'Anticristo" su Pietro il Grande.