Libri di Luisa Coeta
La psicologia della zia ricca e il mistero della sua immortalità in 25 racconti esemplari
Erich Mühsam
Libro: Libro in brossura
editore: Casagrande
anno edizione: 2025
pagine: 96
25 racconti, mordaci e divertenti, che ritraggono altrettante zie raccapriccianti – da zia Amalia a zia Zerlinda – e i loro avidi nipoti, inchiodando al muro del salotto la società borghese d'inizio Novecento.
L'arte dell'ozio
Hermann Hesse
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2022
pagine: 400
All'efficientismo frenetico e alle sollecitazioni consumistiche della società industriale, che allontanano dalla riflessione e dall'analisi interiore, Hesse oppone la sua "arte dell'ozio". Un'arte di matrice orientale, cara in particolare agli artisti, che proprio nelle pause creative trovano gli stimoli per un nuovo fervore, ma che Hesse considera essenziale per chiunque voglia impedire alla razionalità di prendere il sopravvento sulla spontaneità. La contemplazione, l'autocritica, lo sviluppo della propria individualità sono i temi dominanti dei testi qui raccolti per la prima volta in volume e disposti in ordine cronologico di scrittura (se inediti) o di pubblicazione su quotidiani e riviste. Ricordi, riflessioni, memorie, brevi racconti in gran parte autobiografici nei quali la prosa di Hesse, che affiora spontanea e naturale persino laddove il contesto si fa più complesso, crea momenti di grande suggestione.
Lezione di tedesco
Siegfried Lenz
Libro: Libro in brossura
editore: BEAT
anno edizione: 2015
pagine: 506
È il 1953 e nell'aula del riformatorio situato alle foci dell'Elba, non lontano dal confine tra Germania e Danimarca, è entrato oggi un individuo smilzo, profumato di brillantina. Si chiama Korbjuhn, dottor Korbjuhn, ed è entrato con l'aria che i ragazzi rinchiusi nel riformatorio chiamano korbjunesca, cioè sprezzante e timorosa insieme. Il dottor Korbjuhn si è fatto augurare il "buon giorno signore" e, senza preavviso, senza avvertimento, ha distribuito i quaderni dei temi. Non ha detto nulla. Semplicemente, quasi godendo della cosa, è andato alla lavagna, ha preso il gesso, ha alzato una mano insignificante e, mentre la manica gli scivolava fino al gomito scoprendo un braccio secco, giallognolo, vecchio almeno di cent'anni, ha scritto sulla lavagna il tema con la sua scrittura prona, obliqua, l'obliquità dell'ipocrisia. Era intitolato: "Le gioie del dovere". Ora, nel chiuso della sua cella, il giovane Siggi Jepsen sta meditando davanti al suo quaderno dei temi con l'etichetta grigia. Siggi si trova alle foci dell'Elba, perché, nel lontano 1943, avrebbe raccolto in un vecchio mulino una serie di quadri rubati. In realtà, Siggi ha semplicemente nascosto le opere di un pittore amico, Max Ludwig Nansen, un artista espressionista, sulle quali pendeva la minaccia nazista di essere "verboten und verbrannt", proibite e bruciate. Come cominciare quel compito sulle "gioie del dovere"? Da suo padre, poliziotto obbediente agli ordini, a qualunque ordine, nella Germania di Hitler?
Lezione di tedesco
Siegfried Lenz
Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2006
pagine: 506
È il 1953 e nell'aula del riformatorio situato alle foci dell'Elba, non lontano dal confine tra Germania e Danimarca, è entrato oggi un individuo smilzo, profumato di brillantina. Si chiama Korbjuhn, dottor Korbjuhn, ed è entrato con l'aria che i ragazzi rinchiusi nel riformatorio chiamano korbjunesca, cioè sprezzante e timorosa insieme. Il dottor Korbjuhn si è fatto augurare il "buon giorno signore" e, senza preavviso, senza avvertimento, ha distribuito i quaderni dei temi. Non ha detto nulla. Semplicemente, quasi godendo della cosa, è andato alla lavagna, ha preso il gesso, ha alzato una mano insignificante e, mentre la manica gli scivolava fino al gomito scoprendo un braccio secco, giallognolo, vecchio almeno di cent'anni, ha scritto sulla lavagna il tema con la sua scrittura prona, obliqua, l'obliquità dell'ipocrisia. Era intitolato: "Le gioie del dovere". Ora, nel chiuso della sua cella, il giovane Siggi Jepsen sta meditando davanti al suo quaderno dei temi con l'etichetta grigia. Siggi si trova alle foci dell'Elba, perché, nel lontano 1943, avrebbe raccolto in un vecchio mulino una serie di quadri rubati. In realtà, Siggi ha semplicemente nascosto le opere di un pittore amico, Max Ludwig Nansen, un artista espressionista, sulle quali pendeva la minaccia nazista di essere "verboten und verbrannt", proibite e bruciate. Come cominciare quel compito sulle "gioie del dovere"? Da suo padre, poliziotto obbediente agli ordini, a qualunque ordine, nella Germania di Hitler?